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Sulla base del piano LIPIn Grigioni è stata elaborata la legge per l'integrazione dei disabili. La legge è entrata in vigore il 1° gennaio 2012.

La Commissione per la sanità e la politica sociale approva la legge sull'integrazione dei disabili a destinazione del Gran Consiglio

08.08.2011

La Commissione del Gran Consiglio per la sanità e la politica sociale ha discusso in via preliminare il messaggio del Governo relativo alla legge per l'integrazione sociale e professionale di persone disabili (legge sull'integrazione dei disabili) e propone al Gran Consiglio di approvare il progetto.

In occasione di due sedute, presiedute dal granconsigliere Martin Candinas e tenutesi alla presenza del Consigliere di Stato Hansjörg Trachsel, la Commissione per la sanità e la politica sociale (CSPS) ha deciso di proporre al Gran Consiglio l'accettazione della legge per l'integrazione sociale e professionale di persone disabili (legge sull'integrazione dei disabili).

Il messaggio del Governo relativo alla legge sull'integrazione dei disabili intende ridisciplinare a livello legislativo l'integrazione sociale e professionale di persone disabili e stabilire un nuovo sistema di finanziamento, poiché con la nuova impostazione della perequazione finanziaria nel 2008 la competenza per il finanziamento delle istituzioni per persone disabili è passata dalla Confederazione ai Cantoni. In futuro, il finanziamento delle offerte si orienterà al bisogno individuale di assistenza e si baserà su forfetarie standard, in modo da consentire alle persone disabili un'offerta nel settore ambulatoriale, semistazionario o stazionario, coordinata in modo ottimale al loro bisogno di assistenza.

Avendo riconosciuto la necessità di agire, all'unanimità la Commissione è entrata nel merito del progetto e appoggia anche il progetto di legge elaborato dal Governo. I membri della Commissione hanno presentato soltanto due proposte di minoranza sostanziali: una minoranza della Commissione chiede l'inserimento nella legge di una quota che fissi il numero di persone disabili impiegate presso l'Amministrazione cantonale. Un'altra minoranza chiede l'inserimento di una disposizione che permetta al Cantone di sostenere con sussidi una costruzione senza ostacoli, anche se vengono effettuati adeguamenti a costruzioni accessibili al pubblico già esistenti.

Il Gran Consiglio discuterà la legge sull'integrazione dei disabili nella sessione di agosto 2011.

Licenziato il messaggio relativo alla nuova legge sull'integrazione dei disabili

Il Cantone dei Grigioni intende ridisciplinare l'integrazione sociale e professionale delle persone disabili e adottare un nuovo sistema di finanziamento. Il Governo ha licenziato il messaggio relativo alla nuova legge sull'integrazione dei disabili a destinazione del Gran Consiglio, che discuterà l'affare nella sessione di agosto.

La nuova legge sull'integrazione dei disabili proposta dal Governo ha quale scopo l'integrazione sociale e professionale di persone disabili. Gli adeguamenti sono necessari poiché, nel corso della Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC), dal 2008 i Cantoni hanno rilevato dalla Confederazione la competenza per il finanziamento delle istituzioni per persone disabili. La proposta del Governo si basa sulla strategia del Cantone dei Grigioni per promuovere l'integrazione di persone disabili approvata il 24 settembre 2010 dal Consiglio federale.

Il nuovo atto normativo intende favorire la visione generale e il controllo delle offerte ambulatoriali, semistazionarie e stazionarie per persone disabili. Sono considerate offerte per l'integrazione sociale i posti abitativi protetti, gli accompagnamenti a domicilio, nonché le offerte per l'integrazione e le offerte di consulenza. Nel settore dell'integrazione professionale, rientrano nell'offerta posti di lavoro protetti, posti protetti in strutture diurne, accompagnamenti lavorativi e posti di lavoro a scopo d'integrazione. Stando a un rilevamento del 2008, nei Grigioni vi sono complessivamente 34 strutture che offrono in totale circa 1'500 posti per persone disabili.

La legge sull'integrazione dei disabili si pone come obiettivo di consentire un'offerta per persone disabili adeguata al loro bisogno di assistenza, che possa essere messa a disposizione con i mezzi finanziari disponibili. A questo scopo il Cantone effettuerà un'analisi del bisogno e procederà a una pianificazione dell'offerta. In futuro, queste costituiranno la base per l'orientamento strategico delle offerte d'aiuto ai disabili nel Cantone, nonché per il riconoscimento delle istituzioni aventi diritto a sussidio e per la concessione dei sussidi. A questo proposito la legge stabilisce che il Cantone stipula con le istituzioni aventi diritto a sussidi dei mandati di prestazioni, che di regola avranno una durata di quattro anni.

Nuovo sistema di finanziamento

Il nocciolo del progetto di legge è il nuovo sistema di finanziamento, che dovrà essere semplice, chiaro e comprensibile per tutti gli interessati. Esso deve garantire un'assistenza impeccabile, adeguata ed economica alle persone disabili. In futuro, il finanziamento delle offerte si orienterà al bisogno individuale di assistenza e si baserà su forfetarie standard. In questo modo va sostituito il precedente sistema applicato dalla Confederazione, orientato al finanziamento del disavanzo. In cambio, con il nuovo sistema di finanziamento le strutture godranno di maggiore autonomia e ad esempio della possibilità di costituire riserve.

Sulla base dei modelli, il Cantone ha calcolato che dopo l'introduzione del nuovo sistema dovrà far fronte a costi supplementari per circa 1 milione di franchi all'anno. Nell'esercizio 2009 i sussidi d'esercizio a favore di istituzioni grigionesi riconosciute per l'integrazione di disabili adulti ammontavano a circa 31 milioni di franchi. Il nuovo modello di finanziamento avrà conseguenze anche per le strutture. Le istituzioni che oggi si trovano al di sotto della media delle forfetarie per prestazioni avranno a disposizione maggiori mezzi finanziari. Le altre strutture dovranno adeguare la loro gestione ai nuovi sussidi forfetari. Il nuovo modello di finanziamento andrà perciò introdotto gradualmente sull'arco di un periodo transitorio di tre anni.

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