Recentemente abbiamo ricevuto dal Governo il rapporto annuale aria 2008. Al suo interno possiamo leggere che rispetto al 1990 sono stati realizzati grandi passi avanti per quanto riguarda lo stato dell'aria, tuttavia nel caso di ozono, NO2 e polveri fini avvengono ancora dei superamenti dei limiti.
I valori limite delle immissioni dell'OIAt non valgono per i locali chiusi. Le sostanze nocive nei locali chiusi vengono misurate dall'UPA solo in casi eccezionali, come nel caso del radon, misurato su mandato dell'USDA. Per le aziende SUVA, la SUVA provvede ai relativi controlli dei locali e alle misure per la limitazione delle sostanze nocive. In tutti gli altri spazi accessibili al pubblico e sul posto di lavoro esiste una grande lacuna da colmare. Durante la fase preparatoria della legge per la protezione dal fumo passivo, approvata con il 74% di voti favorevoli, sono state effettuate diverse ricerche concernenti l'inquinamento da polveri fini nei locali chiusi.
Le ripercussioni acute e croniche di un inquinamento da polveri fini elevato sono conosciute da tempo. In alcuni casi in locali chiusi accessibili al pubblico con posti di lavoro sono stati misurati inquinamenti da polveri fini cento volte oltre il limite permesso per l'esterno. Diverse pubblicazioni scientifiche svizzere ed estere hanno dimostrato che la quota degli infarti cardiaci gravi è diminuita di oltre il 20% dopo l'introduzione della legge per la protezione dal fumo passivo. La lacuna di misurazione nelle imprese non SUVA deve assolutamente essere colmata, per via dell'alto potenziale di riduzione dei danni.
Le firmatarie e i firmatari desiderano porre al Governo le seguenti domande:
1. Il Governo condivide l'opinione secondo cui, sulla base degli studi scientifici più recenti, una riduzione dell'inquinamento da polveri fini sarebbe di primaria importanza?
2. Il Governo come prevede di migliorare la base di dati riguardante l'inquinamento da polveri fini nei locali chiusi nei Grigioni?
3. Quali mezzi vengono messi a disposizione per la misurazione e l'ampliamento delle misurazioni delle sostanze nocive (polveri fini, nanoparticelle,…)?
4. Per una migliore protezione della salute vanno ampliate le basi legali, oppure vanno effettuati degli adeguamenti a livello di ordinanze?
Coira, 8 dicembre 2009
Trepp, Peer, Augustin, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Caduff, Casparis-Nigg, Dermont, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Jaag, Jäger, Jenny, Kleis-Kümin, Koch, Menge, Mengotti, Meyer Persili (Coira), Meyer-Grass (Klosters Dorf), Niederer, Noi-Togni, Peyer, Pfenninger, Pfiffner-Bearth, Thöny, Troncana-Sauer, Wettstein, Brasser, Furrer-Cabalzar
Risposta del Governo
Nell'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt; RS 814.318.142.1), la legislazione sulla protezione dell'ambiente contiene valori limite d'immissione per diversi inquinanti atmosferici nell'aria all'aperto, quindi anche per la polvere in sospensione (PM10), nonché per la ricaduta di polvere in totale. Nel Cantone dei Grigioni la qualità dell'aria viene monitorata da parte dell'Ufficio per la natura e l'ambiente (UNA).
Le polveri fini e altre sostanze inquinanti possono gravare non solo l'aria all'aperto, bensì anche quella nei locali chiusi. I maggiori inquinamenti da polveri fini nei locali sono dovuti al fumo. Altre fonti di polveri fini sono ad esempio stufe a legna, caminetti, candele accese e bastoncini d'incenso.
In Svizzera non esistono valori indicativi o valori limite concernenti la qualità dell'aria nei locali chiusi. Dieci anni fa il Parlamento ha rifiutato di autorizzare nella legge sui prodotti chimici il Consiglio federale a determinare valori limite per sostanze nocive nell'aria di locali chiusi. Esistono tuttavia prescrizioni riguardanti la qualità dell'aria interna per aziende sottoposte all'ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali (RS 832.30). Per tali aziende che impiegano personale in Svizzera valgono i cosiddetti valori MAC (valori della concentrazione massima nei luoghi di lavoro), che indicano la concentrazione media massima ammessa di una sostanza sottoforma di gas, di vapore o di polvere nell'aria che secondo le conoscenze attuali non mette a repentaglio la salute della maggior parte delle persone sane attive sul posto di lavoro. La competenza per il controllo spetta alla Suva.
Se esiste il sospetto che i locali chiusi siano gravati da sostanze nocive, nel Cantone dei Grigioni gli interessati possono rivolgersi all'Ufficio per la sicurezza delle derrate alimentari e la salute degli animali (USDA), che può effettuare semplici verifiche dei veleni domestici. I casi complicati vanno chiariti da parte di aziende specializzate nel settore. Nel campo delle sostanze nocive nei locali chiusi l'USDA è perlopiù un servizo informazioni per ulteriori possibili procedure.
Dal 1° marzo 2008 nel Cantone dei Grigioni è vietato fumare negli spazi chiusi accessibili al pubblico, salvo in appositi spazi separati (cfr. art. 15a della legge sull'igiene pubblica, CSC 500.000, art. 4 dell'ordinanza relativa alla legge sull'igiene pubblica, CSC 500.010). L'inquinamento da polveri fini negli spazi chiusi accessibili al pubblico ha così potuto essere ridotto in modo massiccio. Il 1° maggio 2010 entreranno in vigore la nuova legge federale del 3 ottobre 2008 concernente la protezione contro il fumo passivo e la relativa ordinanza. Questa legge non vale solo per spazi accessibili al pubblico, bensì anche per locali chiusi che fungono da posto di lavoro per numerose persone.
Risposte alle domande:
1. Sì, questa opinione viene pienamente condivisa. Perciò si mantengono le misure per la riduzione delle polveri fini nell'aria all'aperto, in particolare il controllo dei riscaldamenti a legna e i controlli delle emissioni di aziende industriali e artigianali con importanti carichi di polveri. Per quanto riguarda l'aria all'interno il Governo non vede nessuna necessità di agire, dato che con il divieto di fumo l'inquinamento da polveri fini nella maggior parte degli spazi chiusi accessibili al pubblico è sensibilmente diminuito e nei locali di lavoro diminuirà.
2. Il Governo non ritiene necessario migliorare la base di dati relativa all'inquinamento da polveri fini nei locali chiusi nel Cantone dei Grigioni. La maggiore fonte di polveri fini negli spazi accessibili al pubblico e nei locali di lavoro è stata eliminata con il divieto di fumo, o lo sarà.
3. Al momento il Governo non prevede di mettere a disposizione mezzi per la misurazione e l'analisi di sostanze nocive. Se a livello federale dovessero venire emanate prescrizioni concernenti la qualità dell'aria nei locali chiusi, il Governo esaminerà nuovamente la questione.
4. Ulteriori prescrizioni concernenti la qualità dell'aria all'interno andrebbero previste dalla Confederazione in una legge. L'emanazione da parte di ogni Cantone di ulteriori prescrizioni proprie non sarebbe opportuna. Al momento il Governo non ritiene necessaria una modifica delle disposizioni concernenti la protezione dei non fumatori previste dalla legge cantonale sull'igiene pubblica, come ad es. un'ulteriore inasprimento del divieto di fumo. Il Governo considera invece di primaria importanza la lotta all'inquinamento da polveri fini tramite l'applicazione dell'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico, allo scopo di migliorare la qualità dell'aria all'aperto.
1° marzo 2010