L'anno contabile 2010 del Cantone dei Grigioni chiude in modo molto positivo. Invece del previsto disavanzo di 35 milioni di franchi sono state registrate maggiori entrate per 109 milioni di franchi.
Di questi ricavi supplementari deve approfittare in modo duratuo l'intera popolazione grigionese, nonché l'economia grigionese. In considerazione delle grandi discussioni relative a un approvvigionamento energetico sicuro e del fatto che il Cantone dispone di molte risorse naturali, nonché di molto know how nel settore delle energie rinnovabili, va creato un fondo energetico grigionese dotato di 109 milioni di franchi.
Con questo fondo, in collaborazione con l'economia e la ricerca, andranno sia promossi investimenti in energie rinnovabili e tecnologie pulite (Cleantech), sia sostenuti provvedimenti, progetti, investimenti e servizi in questo settore.
Le firmatarie e i firmatari incaricano il Governo di trasferire in questo senso l'utile del conto annuale 2010 in un fondo grigionese per l'energia, nonché di emanare le relative disposizioni necessarie.
Coira, 18 aprile 2011
Peyer, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Frigg-Walt, Giacomelli, Jaag, Locher Benguerel, Müller (Davos Platz), Noi-Togni, Pult, Thöny, Trepp, Michel (Igis), Monigatti, Pedrini (Soazza)
Risposta del Governo
Con il presente incarico viene chiesto di versare l'eccedenza dei ricavi del consuntivo 2010, pari a circa 109 milioni di franchi, interamente a un nuovo fondo per l'energia grigionese. Con questo fondo, in collaborazione con l'economia e la ricerca, andranno sia promossi investimenti in energie rinnovabili e tecnologie pulite (Cleantech), sia sostenuti provvedimenti, progetti, investimenti e servizi in questo settore.
Il Governo condivide l'opinione secondo la quale si debba investire sia nella ricerca, sia nell'impiego di energie rinnovabili e tecnologie pulite. Va prestata particolare attenzione anche all'efficienza energetica.
Già oggi vengono fornite prestazioni sostanziali nel settore della promozione di energie rinnovabili e di tecnologie pulite. Con la rimunerazione per l'immissione di energia a copertura dei costi (RIC) vengono promosse le forze idriche (fino a 10 megawatt), il fotovoltaico, l'energia eolica, la geotermia, la biomassa e le scorie di biomassa. D'altro lato, Confederazione e Cantoni sostengono i risanamenti di edifici con il programma di promozione "Il Programma Edifici". Contemporaneamente, con la nuova legge sull'energia del Cantone dei Grigioni (LGE; CSC 820.200) la promozione cantonale è stata armonizzata al programma di promozione nazionale. Inoltre, con il Masterplan Cleantech Svizzera il Consiglio federale ha creato uno strumento per consolidare in modo mirato la forza innovativa delle imprese in questo settore. Infine, con il programma EnergiaSvizzera, dal 2001 la Confederazione dispone di un programma per l'efficienza energetica e le energie rinnovabili.
La politica energetica sta di nuovo subendo un radicale cambiamento a livello mondiale. Gli avvenimenti di Fukushima hanno provocato anche in Svizzera un ulteriore cambiamento di direzione nelle discussioni energetiche concernenti l'approvvigionamento, il clima, l'economia e l'ambiente. Con il graduale abbandono dell'atomo, il 25 maggio 2011 il Consiglio federale ha deciso di smantellare le centrali nucleari esistenti alla scadenza della loro durata di esercizio e di non sostituirle con nuovi impianti. A questo scopo, secondo il Consiglio federale è necessaria una trasformazione dell'attuale sistema energetico. Nella strategia energetica 2050 esso abbozza una moltitudine di provvedimenti possibili da discutere. Queste discussioni necessiteranno di un po' di tempo e porteranno probabilmente a un gran numero di provvedimenti supplementari.
Le sfide future nei settori efficienza energetica, energie rinnovabili e tecnologie pulite andranno affrontate in stretta collaborazione con tutti gli interessati e in particolare coordinate con gli strumenti e i mezzi di promozione già esistenti. La creazione di un fondo cantonale per l'energia separato non gioverebbe in alcun modo a questo obiettivo di coordinamento, anzi, avrebbe l'effetto contrario. Si creerebbero mezzi speciali provenienti dal bilancio statale generale complementari che per un breve periodo completerebbero le prestazioni di promozione ordinarie inserite nel preventivo. A questo scopo, oltre a questioni giuridiche andrebbero chiarite anche questioni relative alla competenza (natura giuridica del fondo, competenze per l'assegnazione al fondo, per i prelievi e aspetti simili). Dei fondi andrebbero tuttavia creati solo quando al Cantone confluiscono entrate a destinazione vincolata per adempire compiti prescritti. Altrimenti, i fondi portano a una perdita di mezzi dal preventivo ordinario, con tutte le conseguenze negative riguardanti la trasparenza e l'efficienza. Verrebbe così considerevolmente ostacolata un'adeguata gestione dell'impiego dei mezzi in tutte le sfere d'attività del Cantone. Il relativo impegno finanziario del Cantone per l'attuazione della politica energetica cantonale deve invece avvenire come finora tramite il preventivo ordinario.
Per i motivi esposti il Governo respinge l'incarico.
8 luglio 2011