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Sessione: 13.06.2014
Come riportato dal domenicale "Schweiz am Sonntag" del 1° giugno 2014, secondo un sondaggio della rete medica Grisomed dell'autunno 2013 oggi nel Cantone mancano almeno 20 medici di famiglia. Nel 2018 ne mancheranno probabilmente circa 50. Quale motivo della carenza di medici di famiglia, il direttore di Grisomed cita tra l'altro la limitazione del diritto di dispensazione diretta da parte dei medici vigente nel Cantone.

A questo proposito, si chiede al Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. A quanto ammonta la differenza degli introiti di uno studio medico con e senza dispensazione diretta?

2. Come giudica il Governo le conseguenze della limitazione del diritto di dispensazione diretta dei medici sull'effettivo di medici di famiglia nel Cantone?

3. Il Governo è disposto a presentare al Gran Consiglio una proposta per l'abolizione della limitazione del diritto di dispensazione dei medici sancita nella legge sull'igiene pubblica?

4. Quali conseguenze avrebbe per le farmacie un'eventuale modifica della legge?

Coira, 13 giugno 2014

Holzinger-Loretz, Hardegger, Geisseler, Blumenthal, Brandenburger, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Casutt Renatus, Darms-Landolt, Dermont, Engler, Fontana, Furrer-Cabalzar, Giacomelli, Grass, Gunzinger, Hitz-Rusch, Jenny, Kasper, Koch (Tamins), Kollegger (Coira), Komminoth-Elmer, Kunz (Fläsch), Kunz (Coira), Lorez-Meuli, Niederer, Niggli (Samedan), Papa, Pfenninger, Rosa, Steck-Rauch, Stiffler (Davos Platz), Trepp, Troncana-Sauer, Vetsch (Klosters Dorf), Waidacher, Wieland, Deplazes, Felix (Scuol), Kuoni, Müller (Susch), Patt, Schlatter, Spreiter

Risposta del Governo

Quale misura per contrastare la carenza di medici di base che andava delineandosi, nel 2010 il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità ha svolto, su incarico del Governo, una procedura di consultazione relativa a un progetto per una revisione parziale della legge sull'igiene pubblica, con la quale si intendeva abolire il sistema di dispensazione diretta limitata introdotto nel Cantone nel 1984.

Dall'esame delle prese di posizione è emerso il quadro seguente:

PPDC e UDC si sono espressi contro un'abolizione della limitazione del diritto di dispensazione diretta da parte dei medici. Il PLD ha chiesto un congelamento del progetto finché non vi sarebbe stata chiarezza in merito alle conseguenze della prevista revisione a livello federale della legge sugli agenti terapeutici per il diritto di dispensazione diretta da parte dei medici, mentre il PS aveva alcuni dubbi riguardo alla totale liberalizzazione della dispensazione diretta da parte dei medici. Solo UDF e PBD si sono detti a favore della nuova regolamentazione proposta. I comuni nei quali si trova una farmacia si sono espressi in maggioranza contro una liberalizzazione della dispensazione diretta, temendo che in questo caso la farmacia locale avrebbe chiuso. I comuni più piccoli, che di principio non erano interessati dalla nuova regolamentazione prevista, si sono tendenzialmente pronunciati a favore di un'abolizione della limitazione alla dispensazione diretta. Sulla base dell'esame delle prese di posizione, il Governo ha dovuto partire dal presupposto che l'abolizione posta in consultazione della limitazione del diritto di dispensazione diretta da parte dei medici, disciplinata nella legge sull'igiene pubblica, non sarebbe stata in grado di ottenere il consenso della maggioranza. Con decreto del 12 ottobre 2010 (prot. n. 888), in considerazione dei risultati della consultazione, il Governo ha deciso di rinunciare provvisoriamente all'elaborazione di un corrispondente disegno di revisione a destinazione del Gran Consiglio.

Il Governo risponde come segue alle domande poste:

1. Non vi sono cifre sulla differenza degli introiti tra uno studio medico con e senza dispensazione diretta. Grisomed valuta che la differenza annuale di reddito tra uno studio medico con dispensazione diretta e uno con dispensazione diretta limitata (prima consegna) sia quantificabile in un importo a cinque cifre, comunque piuttosto contenuto. I medici con una dispensazione diretta illimitata stimano che il reddito supplementare derivante dalla vendita di medicamenti sia del 10 – 20 per cento.

2. Il Governo giudica piuttosto contenute le conseguenze della limitazione del diritto di dispensazione diretta dei medici sull'effettivo di medici di famiglia nel Cantone. Gli studi di medici di famiglia per i quali non si trova un successore, si trovano di norma in zone nelle quali vige la dispensazione diretta illimitata.

3. Sulla base dell'analisi dei risultati della procedura di consultazione svolta nel 2010, il Governo parte dal presupposto che l'abolizione della limitazione della dispensazione diretta da parte dei medici disciplinata nella legge sull'igiene pubblica non sia in grado di ottenere il consenso della maggioranza. In assenza di un incarico del Gran Consiglio, il Governo non vede perciò motivo di presentare al Gran Consiglio una proposta per l'abolizione della limitazione del diritto di dispensazione diretta da parte dei medici sancita nella legge sull'igiene pubblica.

4. Le conseguenze finanziarie che un'abolizione della limitazione del diritto di dispensazione diretta da parte dei medici potrebbe avere sulle farmacie dipende dalla percentuale della cifra d'affari ascrivibile alla vendita di medicamenti su ricetta. Il Cantone non dispone di cifre concrete al riguardo. Stando alle indicazioni dell'Associazione dei farmacisti dei Grigioni, la quota dei medicamenti su ricetta è di circa il 70 per cento. In cambio, verrebbe meno l'obbligo per le farmacie di mantenere un servizio 24 ore su 24 per garantire l'approvvigionamento farmaceutico della popolazione.

3 settembre 2014