Il 28 settembre 2014, il Popolo grigionese ha deciso di attuare la riforma della perequazione finanziaria e dunque di sostituire l'antiquata perequazione finanziaria risalente agli anni Cinquanta.
Nel messaggio e in particolare nelle argomentazioni relative alla votazione sul referendum, al capitolo relativo ai principali vantaggi, sulla diapositiva 16 l'Amministrazione fa osservare che le strutture più snelle verrebbero create soprattutto per il Cantone.
1. In quali settori manifesteranno i propri effetti le strutture più snelle?
2. Le strutture più snelle libereranno anche delle risorse?
3. Se sì, qual è l'entità attesa?
4. È effettivamente possibile ridurre il personale od offrire nuovi servizi?
5. Le semplificazioni avranno effetti anche sul preventivo?
Coira, 22 ottobre 2014
Wieland, Blumenthal, Dudli, Alig, Berther, Brandenburger, Burkhardt, Caluori, Casty, Cavegn, Caviezel (Davos Clavadel), Claus, Engler, Felix (Scuol), Florin-Caluori, Giacomelli, Gunzinger, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Hug, Jenny, Kasper, Koch (Tamins), Koch (Igis), Kunz (Coira), Kuoni, Märchy-Caduff, Michael (Castasegna), Müller, Nay, Niederer, Salis, Schutz, Steck-Rauch, Steiger, Stiffler (Coira), Thomann-Frank, Toutsch, Vetsch (Pragg-Jenaz), Waidacher, Weber, Weidmann, Widmer-Spreiter, Candrian, Geisseler, Natter, Sgier
Risposta del Governo
La riforma della perequazione finanziaria (riforma PF) è un progetto strutturale che disciplina in modo trasparente, controllabile ed efficiente la perequazione finanziaria tra i comuni e che fissa in modo adeguato le relazioni finanziarie tra il Cantone e i comuni. Essa agevola inoltre l'attuazione della riforma territoriale e dei comuni, ciò che contribuisce in misura sostanziale alla semplificazione delle strutture statali.
L'interpellanza parte dall'aspetto centrale delle strutture più snelle grazie alla riforma PF e si concentra poi nella quarta domanda sulle conseguenze per il personale del Cantone. I vantaggi strutturali di questa riforma hanno conseguenze solo marginali sul fabbisogno di personale presso l'Amministrazione cantonale. Come spiegato alle pagine 333 e 334 del messaggio relativo alla riforma PF (quaderno n. 7/2013-2014), la riforma PF non permetterà probabilmente di attuare risparmi sul personale. Le semplificazioni sono ripartite tra troppi servizi per consentire un risparmio in questo ambito. Inoltre, come esposto di seguito nella risposta alla quarta domanda, singoli compiti diventeranno più impegnativi.
Le strutture più snelle da attendersi a seguito della riforma PF interessano principalmente le relazioni finanziarie tra il Cantone e i comuni. La risposta alle domande farà riferimento soprattutto a questo aspetto. Con la riforma PF, il finanziamento dei compiti e la perequazione finanziaria vengono chiaramente separati. I comuni ricevono più risorse e maggiori margini di manovra nella loro politica finanziaria. Dei comuni forti garantiscono un adempimento dei compiti prossimo ai cittadini e strutture snelle. Il Cantone non premia più elevati tassi fiscali dei comuni ed elevate spese, ciò che tendenzialmente porta a una gestione più economica dei fondi pubblici.
Risposte alle domande
1. La riforma PF interessa numerosi settori di compiti, ad esempio in particolare le scuole popolari, professionali e medie, la prevenzione sanitaria (consulenza alle madri e ai padri), le abitazioni sociali, l'aiuto sociale e l'aiuto ai tossicodipendenti, l'esecuzione delle misure, la circolazione stradale e i trasporti pubblici, l'approvvigionamento idrico, lo smaltimento delle acque di scarico, la gestione dei rifiuti, l'agricoltura, la protezione civile, nonché le imposte e la perequazione finanziaria. Questi compiti saranno di norma finanziati soltanto dal livello competente per il loro adempimento. Ciò semplifica anche il relativo finanziamento. In questi settori verrà meno la fatturazione reciproca tra Cantone e comuni.
2. A livello cantonale, la riforma PF interessa direttamente 18 servizi. Di norma, essa comporterà per loro sgravi amministrativi di scarsa entità. Lo sgravio sul piano amministrativo sarà invece maggiore per i comuni. In diversi settori non dovranno più versare contributi al Cantone. Inoltre, in diversi settori di competenza non dovranno più seguire la procedura di richiesta di contributi. Grazie alla riforma PF riceveranno inoltre risorse finanziarie supplementari a libera disposizione pari a 22 milioni.
3. Gli effetti sulle strutture non possono essere quantificati.
4. Come già indicato nel messaggio e nelle spiegazioni introduttive, non sono da attendersi riduzioni del personale. I servizi cantonali maggiormente interessati saranno l'Ufficio per i comuni (UC), l'Ufficio del servizio sociale (USo) e l'Ufficio per la scuola popolare e lo sport (USPS). Nel 2015, questi tre servizi saranno inizialmente i più sollecitati dall'introduzione della riforma. Anche questo maggiore carico temporaneo potrà essere affrontato con il personale esistente. A medio termine, l'UC dovrà concentrare maggiormente le proprie risorse di personale sugli esami dell'efficacia e sulla vigilanza finanziaria nei confronti dei comuni. Dopo una fase transitoria, la nuova perequazione degli oneri in ambito sociale sgraverà l'USo sul piano amministrativo. I comuni non dovranno più presentare i conteggi trimestrali. L'USPS non dovrà più graduare i sussidi agli enti scolastici secondo la capacità finanziaria dei comuni. Un cambiamento sostanziale riguarda i sussidi alle spese di trasferta degli allievi. Le domande degli enti scolastici a questo riguardo saranno sostituite da forfetarie. A titolo di novità, l'USPS determinerà delle forfetarie e dovrà procedere ai calcoli in modo che risultino comprensibili per gli enti scolastici.
5. Il preventivo cantonale risulterà più snello soprattutto a seguito delle semplificazioni nel finanziamento dei compiti. Circa 30 flussi finanziari antitetici tra il Cantone e i comuni vengono meno o risultano generalmente più contenuti. Nel preventivo cantonale possono essere stralciate diverse voci di sussidio sul lato delle spese e su quello dei ricavi. Ciò non riguarda i preventivi globali dei servizi, con le spese per il personale e le spese per beni e servizi.
30 dicembre 2014