A causa della forza del franco e di ulteriori incertezze anche in relazione all'attuazione dell'iniziativa popolare contro l'immigrazione di massa, l'economia grigionese si trova ad affrontare sfide di enorme portata. In particolare l'economia d'esportazione, il turismo e l'edilizia ne soffrono già le conseguenze.
Il Governo viene incaricato di riesaminare in maniera approfondita e di ridurre la burocrazia legata alle autorizzazioni. A tale scopo sono necessarie le seguenti misure:
1. Realizzare un portale per i cittadini accessibile a tutti che dia la possibilità alle nostre imprese, ma anche a privati, di rendere noti i costi di regolamentazione, procedure, doppioni e durate eccessive delle procedure.
2. Con riguardo alle procedure di autorizzazione, limitare l'onere amministrativo per le imprese tramite termini ordinatori previsti dalla legge. I relativi adeguamenti devono essere attuabili senza la necessità di ulteriori risorse di personale.
3. Dichiarare in maniera coerente i costi di regolamentazione in futuro. Ciò dovrà avvenire in base al check-up della regolamentazione sviluppato dalla SECO. L'obiettivo deve consistere nella riduzione dei costi dovuti alla regolamentazione.
Coira, 21 aprile 2015
Epp, Schneider, Caduff, Albertin, Blumenthal, Burkhardt, Casty, Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Davos Clavadel), Crameri, Darms-Landolt, Dosch, Fasani, Foffa, Geisseler, Joos, Kasper, Kunfermann, Mathis, Niederer, Noi-Togni, Pedrini, Sax, Schutz, Stiffler (Davos Platz), Thomann-Frank, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Zanetti, Cajacob, Cantieni, Ellemunter, Heini, Sigron
Risposta del Governo
Il Governo condivide l'opinione secondo cui l'economia grigionese attualmente sta vivendo una situazione difficile e si trova a dover affrontare le sfide più disparate. Intende affrontare queste ultime adottando misure concrete. In sede di dibattito riguardo al rapporto del Governo sullo sviluppo economico nel Cantone dei Grigioni, in Gran Consiglio sono stati presentati numerosi orientamenti. L'attuazione avviene mediante un'attribuzione di priorità in ogni caso necessaria. Innanzitutto, in occasione della sessione di agosto 2015, la revisione totale della legge sullo sviluppo economico sarà discussa dal Gran Consiglio. Durante la stessa sessione il Gran Consiglio tratterà gli obiettivi e le linee guida politici di ordine superiore per il periodo di pianificazione 2017-2020 del programma di Governo e del piano finanziario elaborati dalla sua commissione strategica in collaborazione con il Governo. Partendo da tale base, durante la sessione di febbraio 2016 seguirà la discussione relativa ai programmi elaborati dal Governo. Questi conterranno gli obiettivi e i punti centrali di sviluppo per i prossimi quattro anni con particolare riguardo al settore dell'economia. Con riferimento alle singole richieste delle firmatarie e dei firmatari va rilevato quanto segue:
1. Non esiste un portale unico per i cittadini del tipo richiesto. Tuttavia, proprio nel recente passato è stata ampliata l'offerta online con informazioni relative a competenze, procedure, interlocutori concreti e possibilità di intervento secondo quanto richiesto dalle firmatarie e dai firmatari. A tal proposito, il Governo rinvia alla risposta all'interpellanza Felix (Haldenstein) che sarà trattata nella medesima sessione. Essa contiene anche informazioni relative a ulteriori strumenti di deregolamentazione, per il cui esercizio in parte sono competenti istituzioni vicine all'economia.
2. Tutte le autorità sono soggette al principio di celerità, secondo cui sono tenute a trattare le procedure avviate da loro in maniera rapida e a procedere alla loro evasione senza indugio. Inoltre, procedure e termini per l'evasione sono disciplinati in parte mediante legislazione speciale a livello federale o cantonale, come ad esempio nella legge cantonale sulla pianificazione territoriale. La tempistica per una procedura di autorizzazione è definita da termini ordinatori previsti dalla legge. Limitarsi a disciplinare la durata non comporta grandi benefici per quanto riguarda lo sgravio amministrativo a favore delle imprese. Spesso è la complessità a livello di contenuto a rendere una procedura gravosa e onerosa. A tal proposito, il prospettato rafforzamento del coordinamento e della collaborazione fra autorità competenti risulta essere più efficace.
3. Il check-up della regolamentazione sviluppato dalla SECO prevede un processo di ampio respiro con la definizione degli obblighi di agire più importanti e gravosi, il loro raggruppamento e la ripartizione tra categorie di imprese. In seguito, in base ai numeri di casi rilevati, viene formulata una valutazione di esperti. Se ciò non è possibile, è necessario intervistare le imprese. La valutazione formulata dagli esperti deve essere avvalorata da ulteriori interviste con le imprese, in conclusione si procede al calcolo dei costi. In occasione dei successivi workshop vanno individuate semplificazioni che costituiranno la base per un'analisi d'impatto conclusiva della regolamentazione. La SECO prevede di far eseguire tali check-up della regolamentazione da terzi. Anche se a livello cantonale tali check-up venissero eseguiti con risorse interne all'amministrazione, questi implicano in ogni caso la partecipazione delle imprese. Ciò comporta un onere amministrativo supplementare. A livello cantonale si rinuncia a una procedura così gravosa; verifiche e ottimizzazioni di processi vengono eseguite costantemente perseguendo l'obiettivo di un continuo miglioramento.
Secondo il Governo sono a disposizione sufficienti strumenti di deregolamentazione e di snellimento della burocrazia, di cui del resto le imprese e i privati non si servono troppo spesso. Pertanto, è opportuno rinunciare ad adottare ulteriori misure in questo ambito. Il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere il presente incarico.
27 maggio 2015