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Sessione: 15.06.2016

Con il messaggio relativo al conto annuale 2015, il Governo ha dato seguito all'incarico Casanova-Maron concernente il nuovo calcolo delle forfetarie per la scuola regolare.

 

Con il messaggio relativo alla revisione totale della legge scolastica erano stati dichiarati costi supplementari per complessivi 4,57 milioni di franchi. Ancora prima di iniziare il dibattito relativo alla revisione totale della legge scolastica nella sessione straordinaria del Gran Consiglio di marzo 2012 è stato necessario correggere errori nei calcoli, ciò che ha portato a un nuovo totale di costi supplementari pari a 6,53 milioni di franchi. In seguito, il Gran Consiglio ha ulteriormente gravato la revisione totale della legge scolastica attraverso decisioni che hanno comportato ulteriori costi pari a 3,94 milioni di franchi e portato il totale a 10,47 milioni di franchi.

 

L'avvenuto rilevamento dei costi supplementari dovuti alla revisione totale della legge scolastica ha per contro fatto emergere un importo pari a circa 25,6 milioni di franchi.

 

Le conseguenze finanziarie sono ben al di sopra dei costi supplementari previsti. Si può ritenere che il Gran Consiglio avrebbe deciso diversamente in merito a diverse richieste, se fosse stato a conoscenza degli effettivi costi supplementari.

 

Per questa ragione, le firmatarie e i firmatari incaricano il Governo di determinare i reali fattori di costo della revisione totale della legge scolastica e di presentare tramite una nuova revisione parziale della legge scolastica proposte idonee alla riduzione dei costi.

 

Coira, 15 giugno 2016

 

Casanova-Maron (Domat/Ems), Michael (Donat), Hug, Aebli, Alig, Brandenburger, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Caviezel (Davos Clavadel), Claus, Crameri, Danuser, Davaz, Della Vedova, Engler, Felix (Haldenstein), Felix (Scuol), Giacomelli, Hardegger, Hartmann (Champfèr), Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jenny, Kasper, Koch (Tamins), Koch (Igis), Kollegger, Komminoth-Elmer, Kunz (Fläsch), Kunz (Coira), Kuoni, Lamprecht, Lorez-Meuli, Marti, Mathis, Michael (Castasegna), Müller, Nay, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Paterlini, Pedrini, Salis, Sax, Schutz, Steck-Rauch, Steiger, Stiffler (Davos Platz), Stiffler (Coira), Troncana-Sauer, Valär, Vetsch (Pragg-Jenaz), Waidacher, Weber, Weidmann, Widmer-Spreiter, Wieland, Gugelmann, Hartmann-Conrad (Schiers), Natter, Pfister

Risposta del Governo

Il Governo ha adempiuto l'incarico Casanova-Maron concernente il nuovo calcolo delle forfetarie per la scuola regolare (presentato il 5 dicembre 2013) nel quadro del messaggio relativo al conto annuale 2015. Il Gran Consiglio ha in seguito stralciato l'incarico con 115 voti favorevoli e 0 contrari. Nel messaggio il Governo ha osservato che a seguito della nuova legge scolastica erano stati calcolati costi supplementari per 25,6 milioni di franchi complessivi (p. 37). Dopo l'attuazione della riforma della perequazione finanziaria grigionese (riforma PF), la quota del Cantone ammonta a 15,9 milioni di franchi, quella dei comuni a 9,7 milioni di franchi. Inoltre, nel quadro della riforma PF è stata aumentata di 2,1 milioni di franchi la partecipazione del Cantone ai costi dei comuni per l'insegnamento a bambini alloglotti. In tal modo, sui comuni ricadono costi supplementari per 7,6 milioni di franchi complessivi (Cantone: 18 milioni di franchi). Il Governo ha confrontato questi costi supplementari con i valori a suo tempo previsti. Una nuova analisi a posteriori dei costi supplementari emersi e delle differenze rispetto ai valori a suo tempo pianificati non avrebbe senso e non porterebbe a nuove evidenze.

Con riguardo ai costi supplementari effettivi della revisione totale possono essere indicati soprattutto i seguenti fattori: adeguamento compreso tra l'1,3 % (pedagogia speciale scuola elementare) e il 7,3 % (scuola dell'infanzia) dello stipendio annuo minimo per l'intera forchetta salariale fino al 154 % (contrariamente al massimo salariale del 142 % chiesto dal Governo), riduzione del volume d'impiego a tempo pieno per tutti gli insegnanti di una lezione per settimana nonché, in aggiunta, di un'ulteriore lezione per gli insegnanti di classe, introduzione delle ulteriori strutture diurne e (in misura minore) introduzione degli orari fissi, riduzione delle grandezze massime delle sezioni nonché aumento a 20 ore per settimana della dotazione minima di ore da offrire nella scuola dell'infanzia.

A questo riguardo si deve tenere presente che, a seguito delle condizioni quadro molto diverse e della grande eterogeneità, le novità della revisione totale hanno conseguenze finanziarie sugli enti scolastici per motivi differenti e in misura diversa. Le conseguenze dovute all'adeguamento dello stipendio minimo sono ad esempio dipendenti dal livello salariale effettivo, eventualmente superiore alle direttive minime, nonché dalla struttura d'età degli insegnanti, dato che la curva salariale non ha un andamento lineare. I costi supplementari dovuti alla riduzione del volume d'impiego a tempo pieno degli insegnanti dipendono fortemente dalle composizioni delle classi, mentre, con riguardo alle ulteriori strutture diurne, al momento dell'entrata in vigore esistevano considerevoli differenze nell'offerta. Inoltre, in questo settore molti enti scolastici forniscono su base volontaria contributi superiori a quanto richiesto dalla legge. Per i motivi citati, eventuali misure di riduzione dei costi non porterebbero all'effetto auspicato presso tutti gli enti scolastici, in generale ridurrebbero però leggermente la quota delle spese per la formazione. Per il Cantone e i comuni, tale quota ammonta complessivamente a un buon 16 % delle spese totali e negli ultimi dieci anni è rimasta pressoché invariata. Se paragonata agli altri Cantoni, questa quota è molto bassa. A seconda della modalità di calcolo, il Cantone viene a trovarsi tra gli ultimi o addirittura in fondo. Con misure finalizzate alla riduzione dei costi nel settore della scuola popolare, senza l'inserimento in un programma di sgravio generalizzato tale quota si ridurrebbe ulteriormente, ciò che secondo il Governo equivarrebbe a un indebolimento unilaterale del settore formativo.

L'elaborazione e la richiesta di misure concrete nel settore della scuola popolare devono avvenire, se necessario, nel quadro di un programma di sgravio generalizzato. Una corrispondente analisi permetterebbe per quanto possibile di individuare i fattori di costo rilevanti, indipendentemente dalla base legislativa e dai costi supplementari dovuti all'ultima revisione della legge scolastica. Andrebbero rilevati anche i fattori che hanno portato a maggiori spese senza legami con la legislazione vigente. Il Dipartimento delle finanze e dei comuni, con il coinvolgimento dell'istituto BAK Basel Economics AG, procederà a un'ampia analisi della struttura dei costi del Cantone e dei comuni comprendente tutti i settori di compiti. Secondo il Governo, un programma di risparmio mirato esclusivamente alla scuola popolare non sarebbe giustificabile. La procedura per questo programma è stata discussa e stabilita dal Gran Consiglio, che l'ha accolta, come chiesto dal Governo, il 20 aprile 2016 con l'incarico Kunz (Coira) concernente il riesame dei compiti e delle prestazioni.

Per i motivi esposti il Governo chiede di respingere l'incarico.

24 agosto 2016