In collaborazione con l'Ufficio federale dell'energia (UFE), le società elettriche e i proprietari delle centrali idroelettriche intendono ridurre drasticamente i canoni d'acqua dei Cantoni di montagna. Questo proposito viene chiamato "flessibilizzazione dei canoni d'acqua". In realtà si tratta però di ammortizzare le perdite miliardarie che sono conseguenza di scelte strategiche sbagliate. In fin dei conti non è nient'altro che un ingiustificato e scorretto attacco alle finanze dei Cantoni e dei comuni di montagna. Le conseguenze finanziarie per il Cantone dei Grigioni sarebbero disastrose e le perdite, stando alle cifre attualmente disponibili, potrebbero raggiungere i 75 milioni di franchi. È previsto che a maggio il progetto di legge elaborato dall'UFE per la riduzione dei canoni d'acqua venga posto in consultazione.
Per le seguenti ragioni, non vi è però motivo di ridurre i canoni d'acqua:
1. L'introduzione del supplemento per capacità d'accumulazione è stata più volte impedita
Già nel 2008, in un rapporto di 94 pagine, una commissione di esperti nominata dal Consiglio federale è giunta alla conclusione che il particolare valore dei bacini di accumulazione quale batteria stagionale andrebbe indennizzato in aggiunta al canone d'acqua. Nondimeno, tramite un'abile attività di lobbying, sia nel 1996, sia nel 2009 le società elettriche hanno impedito l'introduzione del raccomandato supplemento per capacità d'accumulazione. Nel 1996 ciò è addirittura stato possibile solo grazie al voto determinante del presidente del Consiglio nazionale. Con l'avanzare delle nuove energie rinnovabili, l'importanza delle riserve nei nostri bacini alpini è però considerevolmente aumentata.
2. Utili privatizzati, perdite a carico della collettività
Fino al 2013 le società elettriche hanno per anni conseguito utili miliardari grazie all'elettricità prodotta con la forza idrica. Tuttavia, a seguito dei canoni d'acqua troppo bassi, hanno fatto in modo che i Cantoni che costituiscono una fortezza d'acqua ne potessero beneficiare troppo poco. Gli utili sono in ampia misura stati erogati ai proprietari nell'Altopiano, le perdite devono però ora essere sostenute da tutti gli interessati.
3. Le imposte sono confluite verso l'Altopiano
Paradossalmente, ancora oggi la maggior parte degli utili conseguiti con la forza idrica non viene tassata nei Cantoni di montagna, dove è stata prodotta l'elettricità, bensì nei Cantoni e nelle città dell'Altopiano, dove hanno sede le società elettriche. Imposizione delle centrali partner è il termine che definisce la lotta che i Cantoni di montagna conducono invano da decenni per raggiungere una soluzione soddisfacente.
4. I redditi della fornitura di prestazioni di servizio relative al sistema non vengono considerati
Le centrali idroelettriche forniscono preziose prestazioni di servizio relative al sistema adeguatamente indennizzate da
Swissgrid. I concedenti i diritti d'acqua non beneficiano in alcun modo di queste entrate supplementari.
5. Solidarietà dopo l'iniziativa per l'abbandono del nucleare
I Grigioni hanno detto no all'iniziativa per l'abbandono del nucleare, mostrando solidarietà nei confronti dei Cantoni dell'Altopiano e delle grandi società elettriche. Il nostro Cantone deve perciò potersi attendere la stessa solidarietà nella discussione relativa ai canoni d'acqua. Ciò è quanto il Governo ha ripetutamente utilizzato quale argomento per respingere l'iniziativa durante la campagna sulla votazione.
Per tali ragioni, il Governo viene incaricato di impegnarsi nella massima misura possibile, eventualmente ricorrendo a studi, perizie, ecc., affinché i canoni d'acqua vengano mantenuti almeno al livello attuale. Insieme ai comuni concedenti, ai quali spetta la sovranità sulle acque nei Grigioni, dovranno anche essere esaminate nuove strategie e alleanze.
Coira, 19 aprile 2017
Kollegger, Caduff, Kasper, Alig, Atanes, Baselgia-Brunner, Berther (Disentis/Mustér), Bleiker, Brandenburger, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Cahenzli-Philipp, Casanova (Ilanz), Casty, Caviezel (Coira), Caviezel (Davos Clavadel), Clalüna, Crameri, Danuser, Darms-Landolt, Davaz, Della Vedova, Deplazes, Dosch, Epp, Fasani, Felix (Haldenstein), Felix (Scuol), Gartmann-Albin, Grass, Hardegger, Heinz, Hug, Jaag, Jeker, Koch (Tamins), Koch (Igis), Komminoth-Elmer, Lamprecht, Locher Benguerel, Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Mathis, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Monigatti, Müller, Nay, Niederer, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Pedrini, Perl, Peyer, Pult, Salis, Sax, Schutz, Stiffler (Davos Platz), Thomann-Frank, Thöny, Toutsch, Valär, Vetsch (Klosters Dorf), Waidacher, Weber, Widmer-Spreiter, Wieland, Cantieni, Costa, Gugelmann