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Sessione: 16.04.2018

Il 30 giugno 2017 la Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP) ha approvato il documento quadro sulla creazione di un concordato intercantonale sull'assicurazione obbligatoria contro i terremoti (CIAT). Essa ha sostenuto che un concordato andrebbe introdotto qualora vi aderisse un numero di Cantoni che insieme comprendono almeno l'85% degli edifici e dei valori materiali da assicurare in Svizzera. Il 26 settembre 2017 la Conferenza dei governi cantonali (CdC) ha avviato una consultazione tra i governi: i Cantoni sono stati invitati a esprimersi in modo vincolante, sulla base del documento quadro menzionato, in merito alla creazione di un CIAT. Sono stati 13 i Cantoni (BE, UR, OW, NW, GL, FR, SO, BS, BL, SH, SG, VS, JU) che si sono espressi a favore dell'elaborazione di un concordato. Dieci Cantoni (ZH, LU, SZ, ZG, AR, AI, AG, TG, VD, NE) hanno rifiutato un tale concordato per motivi diversi. Tre Cantoni (GR, TI, GE) sono in linea di principio contrari a un concordato, ma sarebbero eventualmente disposti ad aderire a una soluzione di concordato se dovesse essere elaborata. Siccome la soglia necessaria di almeno l'85% degli edifici e dei valori materiali da assicurare in Svizzera non è stata raggiunta, la CdC ha rinunciato a conferire alla CG MPP un mandato per l'elaborazione di un CIAT. Di conseguenza, la creazione di un concordato intercantonale su base solidale è da considerare fallita.

Ampie parti del Cantone dei Grigioni presentano un pericolo sismico medio, l'Engadina invece è una zona con un pericolo sismico elevato. In Svizzera, gli edifici abitativi e commerciali antisismici sono in grado di resistere a scosse che nella rispettiva ubicazione sono attese in media una volta ogni 500 anni. Il terremoto più forte noto nei Grigioni si è verificato nel 1295 nella regione di Churwalden (grado VIII). Se dovesse ripetersi un terremoto di tale intensità, sul territorio del Cantone sarebbero da attendersi danni pari complessivamente a circa 12 miliardi di franchi, i quali sarebbero solo in piccolissima parte coperti dal pool terremoti esistente. Vedi all'indirizzo http://www.seismo.ethz.ch/it/knowledge/earthquake-country-switzerland/index.html la carta degli epicentri di terremoti registrati strumentalmente dal 1975 al 2015 aventi magnitudo di almeno 2.

Secondo quanto affermato dalla CG MPP nel documento quadro, il terremoto rappresenta il pericolo naturale con il maggiore potenziale di danno in Svizzera, ma l'assicurazione contro tale evento è facoltativa e i premi sono relativamente elevati. Anche se in Svizzera un terremoto di forte intensità si verifica relativamente di rado, ad esso è associato un grande rischio per vite umane e valori materiali con danni economici enormi (sia per gli abitanti e i proprietari di fondi, sia per le banche che devono finanziare i crediti). Dato il potenziale di danno molto elevato in caso di terremoti in Svizzera e nei Grigioni e vista l'assenza quasi completa di una copertura assicurativa per danni causati da terremoti, in considerazione del fallimento della soluzione di concordato va creata un'assicurazione nazionale contro i terremoti che sia ripartita tra diversi enti che si assumono gli oneri (le 19 assicurazioni fabbricati cantonali e gli assicuratori privati nei Cantoni GUSTAVO [GE, UR, SZ, TI, AI, VS e OW], la Confederazione e i proprietari).

A seguito del fallimento degli sforzi intrapresi da parte dei Cantoni a favore della creazione di un concordato nonché sulla base del principio di solidarietà, in virtù dell'art. 160 Cost. e dell'art. 59 cpv. 1 della Costituzione del Cantone dei Grigioni (Cost. GR; CSC 110.100), il Governo viene incaricato di presentare all'Assemblea federale un'iniziativa cantonale con la quale venga richiesta l'emanazione di una base costituzionale per l'introduzione di un'assicurazione nazionale contro i terremoti per edifici e lavori di sgombero che preveda la partecipazione della Confederazione e degli assicuratori nonché premi sostenibili per i proprietari.

Coira, 16 aprile 2018

Tenchio, Niggli (Samedan), Albertin, Atanes, Blumenthal, Bondolfi, Caduff, Caluori, Casanova (Ilanz), Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Coira), Crameri, Darms-Landolt, Della Vedova, Dermont, Dosch, Epp, Fasani, Florin-Caluori, Foffa, Joos, Locher Benguerel, Märchy-Caduff, Michael (Castasegna), Monigatti, Niederer, Noi-Togni, Perl, Pult, Sax, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), von Ballmoos, Zanetti, Berther (Segnas), Buchli (Tenna), Degiacomi, Lombardi

Risposta del Governo

Il rischio sismico rappresenta il maggiore rischio di danni della natura in tutta la Svizzera. Tale rischio è da intendere quale probabilità che si verifichi un evento, moltiplicata per l'entità dei danni. La probabilità che si verifichi un terremoto di intensità VII o superiore è bassa (una volta ogni 500 anni in Svizzera), fatto che non semplifica l'assicurabilità, anzi la complica perché un tale evento si verifica molto raramente. Dal punto di vista dell'economia pubblica, un'assicurazione nazionale vincolerebbe molto capitale (tra 10 e 30 miliardi di franchi), dato che per assicurare un evento che si verifica molto raramente dovrebbero essere creati degli accantonamenti a termine molto lungo o dovrebbero essere pagati premi di riassicurazione. In questa sede desideriamo rendere attenti al fatto che diversi assicuratori privati offrono ai proprietari di edifici interessati un'assicurazione contro i terremoti.

Da un sondaggio rappresentativo condotto nel 2012 dall'Assicurazione fabbricati dei Grigioni è emerso che soltanto circa un quarto dei proprietari di edifici sarebbe interessato a un'assicurazione obbligatoria contro i terremoti. Nel quadro di un sondaggio dell'Assicurazione fabbricati dei Grigioni svolto lo scorso anno, la metà dei proprietari di edifici si è dichiarata favorevole a un'assicurazione contro i terremoti, tuttavia a condizione che i premi siano molto bassi.

Dal 2000 sono stati presentati diversi interventi parlamentari che sono tutti stati stralciati, ad eccezione della mozione del consigliere nazionale Fournier presentata nel 2012. Con decreto del Consiglio nazionale del 20 settembre 2016 e decreto del Consiglio degli Stati del 15 dicembre 2016 non si è dato seguito neanche all'iniziativa cantonale presentata il 10 giugno 2015 dal Cantone di Basilea Città. Anche dagli accertamenti commissionati dalla Conferenza dei governi cantonali svolti presso i Cantoni concernenti la creazione di un concordato è emerso che non è possibile raggiungere il numero di Cantoni necessario per la riuscita del concordato, dato che insieme i Cantoni aderenti devono coprire almeno l'85 per cento degli edifici e dei valori da assicurare in Svizzera. Di conseguenza, la Conferenza dei governi cantonali ha rinunciato a far elaborare una relativa bozza di concordato.

In considerazione del fatto che una parte dei Cantoni respinge un'assicurazione contro i terremoti obbligatoria a livello nazionale e perché solo poco più di un anno fa è stata respinta l'iniziativa cantonale del Cantone di Basilea Città, un'iniziativa cantonale analoga presentata da parte del Cantone dei Grigioni sembra destinata ad avere poco successo.

Come si può evincere dall'intervento del 12 giugno 2018 del Consigliere agli Stati Stefan Engler in occasione della sessione di giugno 2018 del Consiglio degli Stati (n. 14.054), è stata presentata una nuova proposta che eliminerebbe gli svantaggi di un'assicurazione obbligatoria (premi elevati per i proprietari e vincolo di grandi capitali in riserva). Questa è una forma di responsabilità solidale la quale avrebbe come conseguenza che soltanto in caso di terremoto i proprietari di case sarebbero obbligati a versare una percentuale massima dei loro valori di assicurazione. Ad esempio: con lo 0,7 per cento della somma di assicurazione complessiva dei valori a nuovo dei fabbricati in Svizzera potrebbero essere garantite prestazioni per circa 20 miliardi di franchi. Dal punto di vista meramente calcolatorio, un proprietario di edifici con una somma di assicurazione pari a mezzo milione di franchi dovrebbe pagare 3 500 franchi ogni 500 anni affinché a livello nazionale possa essere raggiunta una copertura pari a 20 miliardi di franchi. Questa prestazione diventerebbe però esigibile soltanto qualora si verificasse effettivamente un evento. Simili proposte vanno approfondite. Il Governo continuerà a seguire la discussione relativa a queste proposte e procederà a un esame più approfondito non appena saranno stati presentati dei risultati. Inoltre, a tempo debito il direttore del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità sottoporrà nuovamente la tematica alla Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP) per la discussione.

A seguito di quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere l'incarico in oggetto.

27 giugno 2018