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Sessione: 19.06.2020

La scuola dà una buona preparazione ai giovani per il passaggio I dalla scuola dell'obbligo alla scuola professionale o al liceo. Sono solo pochi i giovani che dopo la scuola dell'obbligo non hanno una soluzione successiva. In questa fase di passaggio e anche dopo non c'è più il consueto accompagnamento fornito dalla scuola. Inoltre il periodo successivo a quel momento non è più coperto da altre offerte importanti delle scuole (tra l'altro lavoro sociale a scuola, pedagogia curativa), ragione per cui vengono meno importanti offerte di sostegno nella quotidianità dei giovani. Non tutti i giovani riescono ad affrontare con successo il passaggio dalla scuola dell'obbligo al completamento di un tirocinio professionale o di una scuola superiore. Secondo studi effettuati a livello nazionale, fino al 10% dei giovani adulti non consegue un attestato di fine tirocinio o di una scuola superiore.

In un mondo digitalizzato in cui la formazione ha un valore ancora maggiore rispetto a quanto ne aveva in passato, la mancanza di una formazione iniziale comporta un rischio di povertà. L'elevata sollecitazione dovuta a cambi del posto di lavoro, alla precarizzazione del mercato del lavoro nonché a fattori di rischio psicologici come paure esistenziali comportano un rischio maggiore di subire danni alla salute.

Nel 2018 nella città di Coira (confronto dei dati del 2018 riguardo all'aiuto sociale in 14 città svizzere), oltre la metà (52,4%) dei beneficiari di aiuto sociale non disponeva di una formazione professionale (a fronte del 5,7% tra le persone con formazione universitaria / formazione professionale superiore).

Il rapporto di base dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) pubblicato nell'aprile del 2020 definisce misure volte a contribuire a migliorare le pari opportunità sul mercato del lavoro. In esso la formazione viene definita un fattore essenziale.

Lo scorso ottobre la città di Zurigo ha affrontato questa problematica e ha elaborato una strategia formativa per persone poco qualificate. Con la promozione di formazioni e perfezionamenti professionali queste persone, mediante misure relative al mercato del lavoro e ad altre misure, devono essere messe nelle condizioni di migliorare la loro competitività sul mercato del lavoro. Oltre a beneficiari di aiuto sociale, ora si intende permettere di seguire perfezionamenti professionali anche a persone che oggi hanno ancora un posto di lavoro, il quale però in ottica futura è considerato a rischio.

Per questa ragione le firmatarie e i firmatari pongono al Governo le seguenti domande:

  1. A quanto ammonta la quota di giovani adulti che hanno iniziato la vita professionale nel Cantone dei Grigioni senza avere una formazione iniziale e quale evoluzione ha vissuto il loro numero negli ultimi anni?
  2. Quali sono le conseguenze di formazioni (iniziali) non concluse sulla competitività sul mercato del lavoro di giovani adulti, sulla loro salute e sul loro comportamento sociale?
  3. In che modo giovani vulnerabili possono essere accompagnati in modo più efficace se essi interrompono (o devono interrompere) il loro apprendistato o la loro formazione e non riescono a reinserirsi in tempi rapidi?
  4. In considerazione del rapporto di base dell'UFSP nonché dell'offensiva nazionale di perfezionamento professionale "Un lavoro grazie alla formazione" della COSAS, il Governo è disposto a elaborare una strategia formativa cantonale per persone poco qualificate, in analogia a quella della città di Zurigo?

Coira, 19 giugno 2020

Rettich, Tanner, Casutt-Derungs, Baselgia-Brunner, Brandenburger, Cahenzli-Philipp, Caluori, Cantieni, Cavegn, Deplazes (Coira), Deplazes (Rabius), Föhn, Gartmann-Albin, Gasser, Geisseler, Gugelmann, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hofmann, Holzinger-Loretz, Horrer, Kohler, Maissen, Märchy-Caduff, Michael (Castasegna), Müller (Felsberg), Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Perl, Preisig, Rutishauser, Schmid, Schwärzel, Thöny, von Ballmoos, Widmer (Felsberg), Wilhelm, Zanetti (Landquart), Pajic

Risposta del Governo

In merito alla domanda 1: nel Cantone dei Grigioni non vi è un rilevamento che quantifichi il grado di qualificazione delle persone che stanno iniziando la vita professionale. 

In merito alla domanda 2: una formazione (iniziale) non conclusa può mettere a rischio il minimo vitale. Le conseguenze sono spesso la mancanza di possibilità di conseguire un reddito e quindi un maggiore rischio di povertà. È dimostrato che le persone con una posizione sociale più bassa hanno un'aspettativa di vita inferiore e sono più inclini a manifestare pregiudizi alla salute fisica e psichica (cfr. BFH a destinazione dell'UFSP, Daten zur Gesundheit von Sozialhilfebeziehalyseenden - Machbarkeitsanalyse, 2019). Soprattutto la disoccupazione di lunga durata può comportare diverse conseguenze, ad esempio: problemi psicologici e di salute, isolamento di carattere socio-culturale e sociale (stigmatizzazione), tensioni e conflitti in famiglia (cfr. SECO, Rapporto: Disoccupazione di lunga durata, 2018).

In merito alla domanda 3: con sondaggi effettuati al termine della scolarità obbligatoria e delle formazioni transitorie il case management Formazione professionale (CMFP) dell'Ufficio della formazione professionale (UCFP) rileva i giovani che non dispongono di soluzioni successive. Questi giovani così come anche le persone che hanno interrotto l'apprendistato senza disporre di una soluzione successiva, vengono contattati dal CMFP e possono usufruire su base volontaria del sostegno offerto da quest'ultimo. Nel settore della formazione professionale non è prevista l'introduzione di un obbligo al fine di ottenere un maggiore carattere vincolante, nemmeno per quanto riguarda il sostegno da parte del CMFP; una tale introduzione sarebbe estranea al sistema. In relazione all'esecuzione della legge sull'assicurazione contro la disoccupazione esistono diverse possibilità per sostenere giovani disoccupati. Al momento non risulta necessaria un'offerta di misure più ampia per i giovani annunciati all'assicurazione contro la disoccupazione. Nel settore delle misure relative al mercato del lavoro il Cantone dispone a Coira del programma giovanile specializzato Funtauna, gestito dall'Ufficio per l'industria, arti e mestieri e lavoro, nel quadro del quale giovani disoccupati vengono sostenuti nel processo di scelta della professione, nella ricerca di un posto di tirocinio e nell'organizzazione della vita quotidiana. Nel quadro dell'aiuto sociale i comuni hanno la possibilità di disporre condizioni in materia di integrazione professionale. Se dopo l'abbandono della scuola i giovani non percepiscono né prestazioni della cassa di disoccupazione né dell'aiuto sociale, non esistono obblighi.

In merito alla domanda 4: sulla base della legge federale sulla formazione continua (LFCo; RS 419.1) la Confederazione si adopera, unitamente ai Cantoni, per consentire agli adulti di mantenere le competenze di base di cui dispongono e acquisire quelle mancanti. Nel periodo di promozione 2017–2020 nei Grigioni viene effettuato un rilevamento sull'offerta esistente, affinché sia possibile determinare il bisogno e identificare eventuali lacune nell'offerta. Sulla base di questo rilevamento, a livello cantonale si deciderà in merito alla partecipazione durante il periodo di promozione 2021–2024. A fine ottobre 2019 il Dipartimento della socialità della Città di Zurigo ha avviato il progetto pilota "Neue Bildungsstrategie für Geringqualifizierte". L'obiettivo del progetto è migliorare le possibilità sul mercato del lavoro soprattutto per le persone poco qualificate attraverso corsi di formazione e di perfezionamento professionale. Oltre ai beneficiari di aiuto sociale, vengono sostenuti anche gli zurighesi che attualmente hanno un'occupazione, ma il cui posto di lavoro è a rischio nel prossimo futuro. Anche i giovani con più di 16 anni che manifestano grandi difficoltà nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro possono beneficiare di un sostegno e un accompagnamento mirato e serrato. Al momento il Governo non ritiene necessaria l'elaborazione di una strategia di formazione cantonale per persone poco qualificate, simile a quella sviluppata dal Dipartimento della società della Città di Zurigo.

28 agosto 2020