Conformemente al valore indicativo di politica finanziaria n. 6, nella media annuale la massa salariale dell'Amministrazione cantonale può crescere di fatto di al massimo l'1 per cento. Fanno eccezione le risorse di personale se i relativi costi vengono finanziati attraverso contributi di terzi.
Nel rispetto di questo valore indicativo, negli anni tra il 2016 e il 2020 il Governo ha richiesto e il Gran Consiglio ha approvato in totale 338,35 nuovi posti di lavoro a tempo pieno (equivalenti a tempo pieno, ETP). Di questi posti di lavoro a tempo pieno, 247,85 erano esclusi dal valore indicativo n. 6. In questi cinque anni sono stati creati ex novo complessivamente 90,5 ETP rilevanti ai fini della determinazione del valore indicativo.
La creazione di nuovi posti di lavoro viene e veniva spesso motivata con l'attuazione di punti centrali di sviluppo. Secondo la frazione PBD, l'attuazione di punti centrali di sviluppo implica anche che risorse di personale vengano liberate. Queste risorse umane possono poi essere impiegate per nuovi compiti.
Grazie ai mezzi finanziari impiegati per la digitalizzazione è possibile ottimizzare e razionalizzare processi operativi. Con la messa in esercizio di Sinergia, una parte dell'Amministrazione dispone di infrastrutture modernissime che dovrebbero aumentare l'efficienza.
Attuando in modo sistematico un processo di miglioramento continuo, il Governo del Cantone dei Grigioni e i dirigenti che lo sostengono dovrebbero essere in grado di eliminare lavori non più necessari o di creare maggior risorse rinunciando a compiti e riducendo gli standard di prestazione (differenziazione tra prestazioni indispensabili e prestazioni utili ma non indispensabili). L'impiego delle risorse di personale esistenti deve essere verificato a cadenze regolari al fine di garantire che tali risorse vengano impiegate nel luogo giusto.
Dopo molti anni nei quali sono stati conseguiti ottimi risultati, in vista del peggioramento dei preventivi e dei conti annuali è necessario cambiare mentalità per quanto riguarda la creazione di nuovi posti di lavoro. Diventa più che mai importante che le risorse di personale esistenti vengano impiegate in funzione dei bisogni, degli obiettivi prefissati e degli effetti auspicati.
L'obiettivo dell'incarico è impedire fino al 2024 che vengano creati ulteriori posti di lavoro, senza impedire preventivi salariali o sviluppi dei salari per i collaboratori attuali.
Sulla base di queste riflessioni incarichiamo il Governo:
- di sottoporre al Gran Consiglio una proposta per l'attuazione di uno stop alla creazione di posti di lavoro fino alla fine del 2024.
- di compensare all'interno dell'Amministrazione e nell'orizzonte temporale auspicato i nuovi posti di lavoro mediante la conversione di posti o attraverso fluttuazioni naturali.
Davos, 9 dicembre 2020
Bettinaglio, Hohl, Lamprecht, Buchli-Mannhart, Aebli, Casty, Clalüna, Danuser, Ellemunter, Grass, Hardegger, Hefti, Michael (Donat), Müller (Susch), Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Tanner, Widmer (Felsberg), Widmer-Spreiter (Coira), Patzen