Da ormai circa 111 anni nel nostro Cantone si produce energia sfruttando la forza idrica; ciò rappresenta sicuramente anche uno dei nostri prodotti d'esportazione di maggiore successo. Nelle valli periferiche, oltre a posti di lavoro e di formazione, la produzione di energia e gli stabilimenti produttivi decentralizzati generano entrate fiscali e non da ultimo entrate derivanti dai canoni d'acqua, le quali sono di importanza quasi vitale per più di un comune.
Tuttavia purtroppo le enormi misure di promozione europee, soprattutto a favore di impianti eolici e fotovoltaici, fanno sì che non sia possibile investire in modo redditizio importanti risorse nell'energia idroelettrica agli odierni prezzi dell'energia.
Con la Strategia energetica 2050 della Confederazione, che prevede tra l'altro la rinuncia alle centrali nucleari, gli accumulatori a lungo termine acquisiscono un'importanza sempre maggiore. Secondo Walter Sattinger, di Swissgrid, questi accumulatori presto mancheranno a livello europeo.
Appare quindi tanto più sorprendente che stando a Repower il progetto Lagobianco, che sarebbe un accumulatore a lungo termine di questo tipo, non verrà portato avanti. Questa decisione viene motivata con il fatto che l'economicità non è data e che al giorno d'oggi progetti simili non troverebbero più sostegno.
Purtroppo anche il progetto Chlus, la cui realizzazione richiede un ampio sostegno finanziario da parte della Confederazione e della politica, è bloccato nella procedura di approvazione della concessione. I mezzi attualmente disponibili purtroppo sono lungi dall'essere sufficienti. Ciò è tanto più sorprendente in quanto questo progetto è sostenuto anche dalle associazioni ambientaliste e potrebbe essere utilizzato per risolvere il problema dei deflussi discontinui della Landquart.
Ciononostante nel suo comunicato stampa/nelle sue schede informative del 03.04.2020 il Consiglio federale ha confermato che i valori indicativi esistenti per il potenziamento della forza idrica per il 2035 debbano essere dichiarati obiettivi di potenziamento vincolanti. Inoltre è necessario inserire nella legge un obiettivo di potenziamento per il 2050.
Le firmatarie e i firmatari pongono le seguenti domande al riguardo:
- Anche il Governo ritiene che la nuova legge sull'energia lasci alla forza idrica soltanto le briciole, tanto più che tutti gli interventi recenti sono andati a vantaggio del fotovoltaico?
- In considerazione del fatto che la forza idrica con i suoi canoni rappresenta un'importante fonte di guadagno per più di un comune: che cosa fa il Governo per potenziare la forza idrica nel nostro Cantone?
- Il Cantone dei Grigioni è disposto a sostenere le piccole centrali idroelettriche indigene nella stessa misura del fotovoltaico ai sensi della Strategia energetica 2050 (adeguamento dei mezzi di promozione con effetto al 1.1.2021), affinché l'economicità di questo tipo di centrali sia data e vengano effettuati investimenti?
- La Strategia energetica 2050 e la legislazione sull'energia promuovono fortemente le nuove energie rinnovabili per l'utilizzo decentralizzato. L'utilizzo di queste nuove energie rinnovabili è prioritario rispetto a quello della forza idrica attualmente prodotta nel Cantone (merit order). Di conseguenza diminuiranno anche le tasse di concessione e i canoni d'acqua per i comuni. Come contrasta il Cantone questa tendenza?
- Qual è la posizione del Governo sulla proposta secondo cui i comuni sul cui territorio si trovano impianti eolici a scopo commerciale e impianti fotovoltaici vengano indennizzati per questa produzione di energia (ad esempio, concessione eolica, concessione solare)?
- Che cosa fa il Governo per promuovere progetti di potenziamento come ad es. Chlus o anche Lagobianco? A tale riguardo il Governo assume un ruolo attivo presso la Confederazione.
Davos, 9 dicembre 2020
Gort, Favre Accola, Koch, Brandenburger, Salis