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Sessione: 08.12.2021

Secondo la legge sulla pianificazione territoriale del Cantone dei Grigioni (LPTC) per ottenere un'autorizzazione ordinaria al di fuori della zona edificabile è indispensabile un'autorizzazione dell'autorità cantonale. Ne risulta che gli edifici sottoposti a procedura semplificata non necessitano di un'autorizzazione dell'UST-GR.

Secondo l'art. 40 dell'OPTC «Progetti di costruzione non sottoposti all'obbligo di licenza edilizia» per la procedura semplificata vale quanto segue:

«A condizione che le prescrizioni del diritto materiale vengano rispettate, i seguenti progetti di costruzione non necessitano di una licenza edilizia:

  1. lavori di riparazione e di manutenzione ad edifici e impianti utilizzabili in conformità alla destinazione, purché servano soltanto alla conservazione del valore e l'edificio e l'impianto non subiscano una modifica o un cambiamento dello scopo;
  2. modifiche insignificanti all'interno di edifici e impianti ad eccezione di modifiche della superficie utile o del numero di locali, escluso al di fuori delle zone edificabili;
  3. destinazioni ad altro scopo senza ripercussioni rilevanti sull'ordinamento di utilizzazione, escluso al di fuori delle zone edificabili;
  4. ricopertura dei tetti con materiale di copertura identico o simile;
  5. edifici con un volume fino a 5 m (piccoli fabbricati), nonché tettoie per biciclette con una superficie di base fino a 4,0 m2;

[…]»

Con un'interpretazione positiva per l'autorità comunale, molto potrebbe essere considerato e interpretato come manutenzione nonché essere approvato direttamente dai comuni. Anche il punto 4 lascia un margine di manovra come auspicato dall'osservatore. Se in caso di EFZ ora si desiderasse decidere di più direttamente a livello comunale, sarebbe auspicabile quanto segue:

a. Le modifiche all'interno di edifici e impianti rientrano in linea di principio nelle competenze del comune. A questo proposito la legislazione del Cantone è chiara.

b. In linea di principio la ricopertura dei tetti deve rientrare nella competenza del comune. A questo proposito la legislazione del Cantone è «relativamente» chiara.

c. Fino a una certa dimensione, le aperture/finestre dovrebbero essere possibili anche senza chiedere un riscontro all'UST-GR/al Servizio monumenti.

d. Modifiche su richiesta delle autorità (UAG, UNA ecc.) devono essere approvate a livello comunale, senza che debbano essere autorizzate dall'UST-GR.

e. Sarebbe molto utile se il Servizio monumenti non venisse coinvolto nella decisione dell'UST-GR per principio, ma esclusivamente in caso di edifici che sono stati dichiarati degni di protezione o degni di essere conservati.

La frazione UDC si rivolge al Governo con le seguenti domande:

  1. Il Governo è d'accordo con noi che i tempi di elaborazione delle procedure EFZ sono in parte molto lunghi, troppo lunghi?
  2. Il Governo è d'accordo con noi che grazie a più competenze delegate ai comuni per quanto riguarda gli EFZ l'UST-GR verrebbe sgravato?
  3. Il Governo sostiene l'opinione secondo cui, facendo valere che si tratta di una manutenzione, un numero relativamente elevato di edifici fuori dalla zona edificabile potrebbe essere approvato a livello comunale?
  4. Il Governo potrebbe immaginarsi di affidare più competenze relative agli EFZ ai comuni per quanto riguarda i punti da a. a d.?
  5. Il Governo è d'accordo con noi che un coinvolgimento generale del Servizio monumenti non è né redditizio né opportuno?

Coira, 8 dicembre 2021

Gort, Hefti, Dürler, Brandenburger, Della Cà, Favre Accola, Grass, Hug, Koch, Salis, Renkel, Stocker

Risposta del Governo

In merito alla domanda 1: i termini per l'Ufficio per lo sviluppo del territorio (UST-GR) quale servizio specializzato per le procedure per edifici fuori dalla zona edificabile (EFZ) sono disciplinati nell'art. 49 cpv. 2 dell'ordinanza sulla pianificazione territoriale del Cantone dei Grigioni (OPTC; CSC 801.110). Le procedure EFZ con un termine di tre mesi sono di gran lunga le più frequenti. Nel 2021 il termine è stato rispettato nel 94% delle corrispondenti 1131 domande. In questa sede non si tiene conto del tempo di elaborazione dei comuni. Questo tempo non è né stabilito nell'art. 49 cpv. 2 OPTC né viene rilevato in modo sistematico. Nel 2021 l'UST-GR ha anche dovuto sospendere circa il 40% delle procedure EFZ, nella maggior parte dei casi a seguito di domande di costruzione incomplete o della mancanza di una domanda di autorizzazione da parte dei comuni. Alla luce di quanto esposto si deve constatare che i tempi di elaborazione per l'evasione di procedure EFZ, almeno per quanto riguarda l'evasione da parte del Cantone, non sono troppo lunghi.

In merito alle domande 2, 3 e 4: conformemente all'art. 25 cpv. 2 della legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT; RS 700) l'autorità cantonale competente deve decidere per tutti i progetti EFZ se siano conformi alla zona o se un'eccezione possa essere autorizzata. La valutazione delle domande EFZ è quindi un compito che il diritto federale ha assegnato ai Cantoni che non può essere delegato alle autorità comunali (v. anche DTF 128 I 254). Un trasferimento della competenza per decisioni EFZ ai comuni è quindi escluso già dal diritto federale.

Per contro l'art. 40 OPTC menzionato nell'interpellanza di frazione contiene un elenco di progetti di costruzione non sottoposti all'obbligo di licenza edilizia, vale a dire progetti che in linea di principio non necessitano di una licenza edilizia né all'interno né fuori delle zone edificabili. Questa disposizione tiene conto dell'art. 22 cpv. 1 LPT che crea un obbligo di autorizzazione uniforme a livello svizzero per la costruzione e la trasformazione di edifici e impianti. I Cantoni non possono dichiarare esente dall'obbligo di autorizzazione ciò che rientra nell'obbligo di autorizzazione secondo il diritto federale. Questo pone limiti chiari per l'attività legislativa cantonale e la sua applicazione, che del resto sono state concretizzate dalla giurisprudenza. Il margine di manovra esistente per il diritto cantonale viene già esaurito, anche nell'art. 40 OPTC. Per il resto secondo la giurisprudenza costante sono lavori di riparazione e di manutenzione esenti dall'obbligo di autorizzazione ai sensi dell'art. 40 n. 1 OPTC solo le misure che mirano a preservare la forma e la destinazione d'uso interna ed esterna di edifici esistenti mediante sistemazione o sostituzione delle parti difettose (cfr. decisioni del Tribunale amministrativo R 09.62 consid. 4b e R 10 119, consid. 3b). Modifiche all'interno di EFZ, anche se insignificanti, necessitano imperativamente di un permesso EFZ cantonale (art. 40 n. 2 OPTC), il che risulta direttamente dal diritto federale (in particolare dall'art. 24c cpv. 2 LPT e dall'art. 42 cpv. 3 dell'ordinanza sulla pianificazione del territorio, OPT; RS 700.1). Inoltre in caso di EFZ anche semplici modifiche di destinazione senza lavori di trasformazione sono soggette all'obbligo di autorizzazione eccezionale (art. 24a LPT). In aggiunta la competenza di valutare se un progetto concreto soddisfi i presupposti di cui all'art. 40 OPTC spetta già ai comuni (art. 40a OPTC). Tuttavia dalle numerose richieste che le autorità edilizie comunali rivolgono all'UST-GR a questo proposito emerge una certa incertezza nella prassi. L'UST-GR verrebbe sgravato se i comuni sfruttassero con maggiore perizia e uniformità il margine di manovra di cui dispongono.

In merito alla domanda 5: secondo la prassi costante il Servizio monumenti (SM) viene coinvolto nella procedura EFZ solo se la domanda di costruzione interessa un oggetto inserito nell'inventario degli oggetti da proteggere secondo il diritto cantonale oppure se interessa un edificio per il quale vi sono indizi che possa presentare uno status corrispondente. Lo stesso vale se la domanda di costruzione interessa l'inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere (ISOS). Il corrispondente obbligo di sentire il Servizio monumenti risulta dal fatto che, secondo la prassi del Tribunale federale, il rilascio di un'autorizzazione EFZ avviene in adempimento di un compito federale ai sensi dell'art. 78 cpv. 2 della Costituzione federale della Confederazione Svizzera (Cost.; RS 101) e dell'art. 2 della legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN; RS 451.000). Le suddette circostanze sono presenti in circa il 10% delle domande EFZ.Il SM non viene quindi coinvolto di principio, bensì a seguito di una situazione territoriale concreta e tenendo conto di uno svolgimento della procedura conforme al diritto. Il Governo ritiene opportuno questo modo di procedere.

24 febbraio 2022