L'eGovernment benchmark presentato dalla Commissione dell'UE nel 2020 illustra la situazione relativa alla digitalizzazione degli enti pubblici in Europa. Il rapporto mette a confronto il progresso nella digitalizzazione dell'amministrazione di 28 Stati UE nonché di Islanda, Norvegia, Serbia, Montenegro, Turchia e Svizzera. Dal rilevamento è scaturito un risultato deludente per la Svizzera, che si trova al 30° posto su 36.
Nella risposta all'«interpellanza Hohl concernente la rielaborazione della strategia e dell'organizzazione per l'accelerazione della trasformazione digitale in seno all'Amministrazione cantonale» non sono stati fugati i dubbi delle firmatarie e dei firmatari riguardo alla serietà e alla disponibilità del Governo del Cantone dei Grigioni rispetto al fatto di portare avanti la trasformazione digitale in seno all'Amministrazione cantonale in modo sistematico, con decisione e con elevata priorità. Se quattro anni dopo la pubblicazione della cosiddetta «strategia di e-government» (la quale era ed è però piuttosto una strategia parziale) tra le maggiori conquiste rientrano l'«app della pesca», la presentazione elettronica di domande per contribuiti dal Fondo per lo sport o la possibilità di acquistare online le licenze di pesca in tutta semplicità, allora le dichiarazioni del Governo paiono soltanto parole vuote.
Singoli Dipartimenti, servizi o uffici sembrano voler portare avanti la digitalizzazione in modo sistematico e attribuendole elevata priorità anche nei Grigioni (ad esempio la gestione durante la pandemia di coronavirus), in altri settori (ad esempio il processo di annuncio dei candidati per le elezioni del Gran Consiglio con il nuovo sistema elettorale) sembra però che i segni dei tempi non siano di gran lunga ancora stati riconosciuti. Una strategia ininterrotta e sovraordinata, un'attribuzione ambiziosa di priorità a livello di Governo e la necessaria pressione esercitata sull'intera amministrazione sembrano mancare o essere insufficienti.
L'amministrazione digitale non sarebbe in primo luogo una questione di tecnologia, bensì di organizzazione, come osserva il recente documento strategico nazionale relativo all'e-government. Sorprende il fatto che, in particolare in questo settore, il Governo non ravvisi alcuna necessità di agire nel Cantone dei Grigioni.
Le firmatarie e i firmatari conferiscono perciò al Governo il seguente incarico:
- La strategia di e-government viene elaborata con elevata priorità come indicato dal Governo e, per via dell'importanza del tema, viene presentata al Gran Consiglio affinché ne prenda atto e la discuta.
- Al contempo viene indicato al Gran Consiglio
a. quali misure vengono adottate per accelerare sensibilmente la trasformazione digitale rispetto a oggi e quali mezzi sono necessari a tale scopo;
b. quali misure di accelerazione saranno attuate entro quanto tempo;
c. quali adeguamenti dell'inquadramento organizzativo e strategico dell'attuale Servizio e-government in seno all'amministrazione sono stati presi in esame;
d. in che modo il controlling e l'allestimento di rapporti relativi all'attuazione della nuova strategia saranno attuati e in che modo il Gran Consiglio ne sarà portato a conoscenza.
Coira, 16 giugno 2022
Hohl, Koch, Derungs, Bär, Berther, Berweger, Bettinaglio, Bigliel, Brandenburger, Cahenzli (Sagogn), Casutt-Derungs, Caviezel (Coira), Censi, Della Cà, Deplazes (Rabius), Dürler, Ellemunter, Engler, Epp, Favre Accola, Felix, Flütsch, Föhn, Gort, Grass, Gugelmann, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hefti, Heini, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Hug, Jochum, Kasper, Kienz, Kohler, Kunz (Fläsch), Kunz (Coira), Kuoni, Lamprecht, Loepfe, Loi, Mittner, Natter, Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Pfäffli, Roner, Ruckstuhl, Rüegg, Salis, Sax, Schmid, Stiffler, Thomann-Frank, Thür-Suter, Tomaschett-Berther (Trun), Weidmann, Wellig, Widmer-Spreiter, Wieland, Zanetti (Landquart)