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Sessione: 15.02.2023

Lo scorso 4 dicembre 2022, si è verificata l'ultima di una serie di frane sulla strada cantonale della Valle Calanca sul territorio di Castaneda, isolando per diversi giorni parte della valle da Buseno a Rossa, distruggendo con la caduta di enormi massi parte della carreggiata.

La strada è al momento percorribile su una corsia a senso unico alternato e sono previsti prossimamente dei lavori di sistemazione e risanamento.

Purtroppo, non si tratta di un caso isolato e sempre nella stessa zona si sono già verificati in passato altri franamenti, come pure su altre tratte della strada.

Ricordiamo le più importanti, Val del Infern, zona del Pont dal Ram, zona cave di Arvigo, zona svincolo di Buseno.

Come si può prendere atto dalle statistiche, il cambiamento climatico degli ultimi anni, non sarà sicuramente di grande aiuto per il futuro e purtroppo dobbiamo essere consapevoli che avvenimenti del genere saranno sempre più frequenti.

Fino ad oggi fortunatamente non ci sono mai state vittime, ma non possiamo sfidare continuamente la sorte, quindi è doveroso che venga trovata una soluzione alfine di salvaguardare in primis la sicurezza sull'intera tratta stradale della Valle Calanca.

Si sente il timore della gente a transitare sulla strada, specialmente quando è brutto tempo, quindi è importante garantire dove è possibile la sicurezza.

La sicurezza è elemento centrale per la scelta da parte di una famiglia di insediarsi in valle.

Il Cantone in questi anni ha investito molto sulla strada della Valle Calanca e ne siamo grati, ma ora non si tratta di risanare o sistemare una strada, è essenziale poter mettere in sicurezza l'intera strada della Calanca.

Sulla base di quanto esposto sopra, poniamo al Lodevole Governo le seguenti domande:

  1. È a conoscenza il Governo del reale pericolo esistente sulla strada della Valle Calanca?
  2. Se si, ha preso in considerazione un concetto globale di intervento per tutta la strada di valle, volto a garantire entro il più breve termine una maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada?
  3. Intende valutare il Governo la possibilità di costruire una o più gallerie artificiali nei punti particolarmente pericolosi?

Coira, 15 febbraio 2023

Spagnolatti, Atanes, Censi, Bachmann, Bardill, Bergamin, Berther, Berweger, Biert, Binkert, Bischof, Bisculm Jörg, Cortesi, Crameri, Degiacomi, Della Cà, Derungs, Dietrich, Epp, Feuerstein, Föhn, Furger, Gansner, Gartmann-Albin, Hoch, Hofmann, Jochum, Kohler, Kreiliger, Lamprecht, Loepfe, Luzio, Maissen, Mani, Menghini-Inauen, Messmer-Blumer, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Nicolay, Oesch, Pajic, Preisig, Righetti, Rusch Nigg, Rutishauser, Saratz Cazin, Sax, Schneider, Schutz, Tanner, Ulber, Wieland, Zanetti (Sent)

Risposta del Governo

Gran parte della rete stradale cantonale attraversa zone esposte a valanghe, caduta di sassi e massi, colate detritiche e processi legati alla forza di gravità. Per il Cantone di montagna dei Grigioni con il suo insediamento decentralizzato e le sue località in parte discoste, delle vie di comunicazione sicure sono perciò molto importanti. Gli sforzi per mettere in sicurezza le strade cantonali da pericoli naturali tramite provvedimenti edilizi devono però essere concentrati su zone fortemente esposte ai pericoli siccome la realizzazione su tutto il territorio di impianti di protezione e/o di provvedimenti di protezione sarebbe impossibile e sproporzionata.

Nel quadro del progetto relativo alla valutazione integrale del rischio sulle strade (IRM-S), al momento è in corso una nuova valutazione di tutti i rischi importanti lungo tutte le strade cantonali. Le evidenze che elabora l'Ufficio foreste e pericoli naturali (UFP) in virtù degli art. 7-11 dell'ordinanza concernente la gestione integrale dei rischi per i pericoli naturali (OGIR; CSC 920.150) fungono da base importante. L'UFP analizza i rischi e stabilisce la necessità di agire tramite matrici degli obiettivi di protezione. Grazie a queste basi inerenti i pericoli e i rischi, l'UFP elabora una panoramica di possibili combinazioni di provvedimenti pianificatori, organizzativi, biologici e selvicolturali (conformemente alla legge forestale).

In merito alla domanda 1: il Governo è cosciente del pericolo di catastrofi naturali in Valle Calanca che possono influire sulla strada della Calanca e di conseguenza sulla sicurezza della circolazione. Il fatto che questo pericolo comprometta la sensazione di sicurezza degli abitanti della Valle Calanca è comprensibile. La sfida consistente nel riconoscere tempestivamente i pericoli naturali e nell'attuare misure di protezione adeguate è diventata più grande negli ultimi anni, non da ultimo nell'ottica dei cambiamenti climatici, e occuperà il Cantone anche in futuro.

In merito alla domanda 2: in linea di principio occorre segnalare che tutte le cadute di massi e i crolli di pareti rocciose vengono registrati nel catasto dei pericoli naturali (StoreMe). In questo modo possono essere individuati i cambiamenti, ad esempio un aumento di catastrofi naturali.

Partendo dalla valutazione del rischio del 2008/2009 relativa alla caduta di massi e sassi sulla tratta dal ponte ad arco sulla Calancasca fino alla galleria artificiale Segheria Buseno, il rischio attuale viene valutato nuovamente a seguito della frana nella zona Revetell. In questo contesto viene chiarito se i punti pericolosi noti hanno subito modifiche e se si sono creati punti pericolosi nuovi. Viene inoltre appurato se è avvenuto un cambiamento dei rischi, ad esempio a seguito di un aumento della frequenza degli eventi. In relazione alla valutazione del rischio vengono considerati anche i valori limite del rischio individuale di decesso stabiliti dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). Le indagini saranno concluse nell'estate del 2023. Se il valore limite del rischio risultasse superato, verranno presi in considerazione dei provvedimenti.

Occorre ricordare che il bacino per eventuali frane in Valle Calanca è esteso e nonostante indagini ampie e accurate è impossibile identificare in anticipo tutti i punti pericolosi.

In merito alla domanda 3: nei luoghi in cui vi sono rischi elevati vengono presi in considerazione diversi provvedimenti. Oltre alla sorveglianza periodica del punto pericoloso può avvenire un intervento consistente nella rimozione o nel brillamento di masse di roccia instabili. A seconda della situazione può essere considerata la realizzazione di opere di protezione (reti di protezione contro la caduta di massi, valli di protezione, gallerie artificiali o gallerie). In determinate condizioni può essere indispensabile anche lo spostamento della strada cantonale, come avvenuto a sud-ovest di Selma. A seguito delle indagini in corso non è ancora possibile esprimersi in merito a progetti concreti per l'incremento della sicurezza della circolazione. 

26 aprile 2023