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Sessione: 02.10.2000
Nella sua documentazione di consultazione relativa alla revisione parziale dell'ordinanza d'esecuzione sullo stato civile, il Governo propone sia la variante relativa ai circondari (fusione di circoli) sia quella relativa ai distretti, dando - dal suo punto di vista la preferenza a quest'ultima, con la motivazione che essa concorda con il concetto dell'organizzazione giudiziaria che entrerà in vigore il 1° gennaio 2001.
Le firmatarie e i firmatari del postulato ritengono in merito che i distretti sono stati istituiti nell'ambito del disegno della costituzione del 1851 quali circoscrizioni giudiziarie senza mai avere avuto e non avendo tuttora alcun compito di carattere amministrativo e una funzione politica. Questo contrariamente ai circondari che hanno un'importanza culturale, storica e politica nonché una realtà vissuta e che continueranno ad averla anche in base alla riorganizzazione giudiziaria. Questo fatto sottolinea anche l'istituzione del Consiglio di circondario.
La revisione parziale dell'ordinanza sullo stato civile coincide con la discussione inerente alla costituzione. Se nella presa di posizione del Governo si asserisce una preferenza della variante relativa ai distretti, ciò non favorisce la libera discussione sulla struttura delle future funzioni e livelli amministrativi e può addirittura portare a pregiudizi indesiderati.
Con una regolamentazione fissa del 40 % si può pur trovare una soluzione organizzativa, ma ciò non significa che si possa ottenere un miglioramento dell'efficienza. Questo corrisponde alle tendenze centralistiche oggi in uso e contrarie alla politica occupazionale nelle regioni periferiche e agli sforzi volti a mantenere i posti di lavoro. Nella documentazione relativa alla presa di posizione non si rinvia per giustificare la riorganizzazione, alla qualità degli ufficiali dello stato civile, bensì - nota bene - all'introduzione di un sistema centrale informatizzato. L'introduzione EED è prevista nel 2004/2005. I postulanti sono quindi del parere che sulla base di quanto esposto sia sostenibile il rinvio di tale negozio. Non si può fare a meno di pensare ad un'obbedienza troppo zelante. Inoltre proprio le tecniche di comunicazione moderne permettono in maggior misura un'organizzazione decentralizzata senza grandi spese supplementari.
Invitiamo di conseguenza il Governo a:
sospendere la revisione parziale dell'ordinanza d'esecuzione sullo stato civile o ad almeno coordinarla in modo da farla coincidere con la revisione della Costituzione; la fusione di diversi impieghi come è il caso per gli ufficiali dello stato civile non deve necessariamente avvenire da ufficio ad ufficio, ma può essere risolta all'interno di altre organizzazioni (circondari, associazioni regionali ecc.). In tal modo, dando la preferenza alla variante relativa ai distretti non si crea già una base per la soppressione dei circondari.

Coira, 2 ottobre 2000

Namen: Hübscher, Crapp, Bär, Ambühl, Bachmann, Barandun, Battagia, Beck, Brunold, Bühler, Butzerin, Caviezel, Christoffel, Dalbert, Giovannini, Göpfert, Hanimann, Hardegger, Hartmann, Heinz, Hess, Jeker, Juon, Keller, Kessler, Lemm, Märchy, Marti, Möhr, Montalta, Nigg, Parolini, Patt, Pleisch, Portner, Ratti, Rizzi, Scharplatz, Schmid (Sedrun), Schütz, Telli, Thöny, Tscholl, Tuor, Valseccchi, Vetsch, Wettstein, Zegg, Zinsli, Martschitzch, Fallet, Bezzola

Session: 02.10.2000
Vorstoss: it Postulat

Risposta del Governo

Il 1° gennaio 2000 è entrata in vigore la riveduta ordinanza federale sullo stato civile con la quale i Cantoni possono essere obbligati a disporre la suddivisione dei circondari dello stato di civile in modo che le persone incaricate dello stato civile raggiungano un tasso d'occupazione, relativo esclusivamente ai compiti dello stato civile, almeno del 40%. L'obiettivo perseguito da tale revisione era quello di garantire in questo settore un'esecuzione attendibile a livello svizzero.
Una verifica del tasso d'occupazione dei circondari dello stato civile nel Cantone dei Grigioni ha dimostrato che una minima parte di uffici soddisfa questo requisito, motivo per cui diventa inevitabile una revisione dell'ordinanza cantonale sullo stato civile. In seguito il Governo ha inviato due varianti per la presa di posizione, che prevedevano un raggruppamento delle funzioni degli uffici dello stato civile a livello di circondari o distretti.
Nonostante vi siano validi motivi a favore di una variante relativa ai circondari e questa sia stata sostenuta e addirittura preferita da alcuni destinatari della consultazione, il Governo prevede di proporre al Gran Consiglio, sulla base della stragrande maggioranza delle prese di posizione, l'organizzazione degli uffici dello stato civile per circondario. Questi devono però potersi raggruppare o anche fusionare all'interno del distretto.
Il postulato propone di attendere con la riorganizzazione dello stato civile e di coordinarla con la revisione della Costituzione in corso, al fine di non influenzare o addirittura pregiudicare la libera discussione sulle future funzioni amministrative.
Come già esposto, la revisione del diritto federale, sulla quale si basa il progetto di revisione cantonale, è entrata in vigore il 1° gennaio 2000. Per la riorganizzazione degli uffici dello stato civile ai sensi dell'art. 3 cpv. 1bis OSC (RS 211.112.1) ai Cantoni è stato assegnato un termine fino al 31 dicembre 2005 (art. 188l cpv. 1 OSC). Se si considera che la regionalizzazione degli uffici dello stato civile premette per ognuno degli attuali 198 uffici dello stato civile una consegna formale dell'ufficio (art. 25 OSC), il termine transitorio concesso basterà nei Grigioni semmai soltanto a malapena. Una consegna d'ufficio richiede infatti molto tempo poiché presuppone un'ispezione dei registri. Già per questo motivo non si può attendere fino al termine delle discussioni politiche relative al concetto della nuova Costituzione cantonale per rivedere l'ordinanza d'esecuzione granconsigliare dell'ordinanza federale sullo stato civile.
Un'ulteriore attesa porterebbe inoltre a problemi organizzativi, poiché con l'introduzione dell'Infostar nel 2002 (e non nel 2004/2005 come menzionato dai postulanti) si avrà un'ulteriore riduzione del tempo impiegato dagli ufficiali dello stato civile e il tasso minimo d'impiego del 40 % predisposto dalla Confederazione per tutte le persone occupate nel settore dello stato civile, andrebbe ricalcolato. Le future ripercussioni dell'Infostar vanno pertanto considerate già nella fase di trasposizione. L'installazione di ca. 200 collegamenti con la banca dati centrale della Confederazione e l'istruzione individuale dei numerosi utenti prevista per l'esercizio, avrebbe come conseguenza delle imprevedibili spese non giustificate in caso di un'utilizzazione soltanto temporanea. La ristrutturazione deve quindi essere portata avanti con la massima celerità.
In considerazione di tutti i motivi esposti il Governo propone di respingere il postulato.


Coira, 2 ottobre 2000