In ottobre il Dipartimento della sanità e dell'ambiente della Città di Zurigo ha emanato una nuova regolamentazione per l'eutanasia attiva nelle case di riposo per anziani e nelle case di cura di Zurigo. Pertanto, a partire dal 1° gennaio 2001 è abrogato il divieto di procedere al suicidio e la sua assistenza nei suddetti istituti cittadini.
Il suicidio nelle case di riposo e di cura assume il significato secondo il quale una persona ritiene che la sua vita non valga più la pena di essere vissuta.
Si invita il Governo a rispondere alle seguenti domande:
Come si pone il Governo di fronte alla tendenza emergente nella società, rivolta a modelli di suicidio nella vecchiaia e alla legalizzazione del suicidio nelle case di riposo e di cura? Il suicidio e l'assistenza allo stesso è un modello praticabile di fronte a grandi sofferenze e malattie inguaribili?
Il Governo sostiene la strategia finora seguita, secondo la quale anche nelle case di riposo e di cura la malattia e la morte vanno affrontate con dignità, attraverso l'uso di medicamenti e palliativi, attraverso una cura di qualità elevata e una maggiore assistenza umana e spirituale?
A che livello decisionale vengono prese le decisioni in questa situazione molto complessa per le nostre istituzioni cantonali?
Coira, 27 marzo 2001
Namen: Zindel, Schütz, Bucher, Arquint, Battaglia, Brasser, Brüesch, Cavegn, Cavigelli, Christoffel, Hanimann, Hardegger, Locher, Looser, Märchy, Meyer, Pelizzatti, Pfenninger, Pfiffner, Scharplatz, Trepp
Session: 28.03.2001
Vorstoss: it Interpellation