Nella seconda metà dell'agosto 2002, giusta le disposizioni esposte negli accordi bilaterali con l'UE, l'Ufficio cantonale dell'igiene pubblica ha invitato tutti i lavoratori registrati in qualità di frontalieri a decidere entro la fine di agosto c.a. se preferiscono assicurarsi nel paese di residenza oppure in Svizzera. Il termine concesso è stato di 14 giorni.
Secondo gli accordi bilaterali, ai frontalieri si offre oggi a titolo innovativo anche la possibilità di assicurarsi nel loro paese d'origine. In tal caso, essi sono tenuti a consultare il medico solo nel loro paese d'origine, eccetto in casi d'urgenza.
Le nuove tariffe per frontalieri sono state pubblicate soltanto sui giornali e solo ca. 10 giorni dopo le casse malati le hanno comunicate ufficialmente. Le tariffe per frontalieri aumenteranno da fr. 134. (tariffa attuale) a fr. 350., ossia del 161%. Di conseguenza, un padre di famiglia con moglie e due figli dovrà pagare circa fr. 900. di premi dell'assicurazione malattie al mese.
Considerando l'urgenza e l'informazione assolutamente insufficiente da parte del Cantone e delle casse malati su altre opzioni, la maggior parte dei frontalieri ha deciso di assicurarsi nel proprio paese d'origine. Mentre nell'Alto Adige, dove finora i frontalieri non dovevano pagare premi dell'assicurazione malattie, non è ancora chiarita la questione circa chi debba pagare e quanto, per l'Austria fa stato un premio del 6.8% dello stipendio lordo, ivi incluse le protesi dentarie.
Nel luglio 2002, nel Cantone dei Grigioni sono stati registrati complessivamente 3781 frontalieri, di cui 456 provenienti dall'Austria e 3318 dall'Italia.
Di fronte a questo iter precipitoso e alle differenze dei premi, era da prevedere che la gran parte di frontalieri austriaci e italiani avrebbe abbandonato le nostre casse malati.
Tale “esodo” ha conseguenze fatali proprio per le regioni periferiche. Da una parte, le casse perdono così un gruppo interessantissimo di persone per lo più giovani e dall'altra gli studi medici regionali dovranno subire grandi perdite.
Di conseguenza, in queste regioni potrebbe sorgere un'ulteriore forte pressione verso un aumento dei premi. C'è inoltre il pericolo che i singoli studi medici debbano limitare il loro esercizio e che di conseguenza peggiori l'assistenza medica nelle regioni.
Pertanto, le firmatarie e i firmatari del postulato richiedono:
1. un rapporto del Governo sul numero dei membri e sulla somma dei premi che le casse malati hanno perso per via di questa regolamentazione per i frontalieri;
2. un intervento da parte del Cantone presso le istanze federali competenti onde ottenere un miglioramento degli accordi concernenti i frontalieri con l'UE;
3. l'esame della possibilità di stipulare contratti regionalmente transfrontalieri tra gli assicurati ed i fornitori di prestazioni, in base ai quali i medici e gli ospedali nelle zone di frontiera applicano per tutti gli impiegati (non per i turisti) una tariffa sociale. Ciò permetterebbe una visita dal medico risp. in ospedale in entrambe le zone di confine.
Coira, 9 ottobre 2002
Name: Zegg, Bischoff, Parolini, Battaglia, Beck, Bezzola, Biancotti, Brüesch, Capaul, Cathomas, Caviezel (Coira), Christoffel, Claus, Fallet, Giacometti, Giuliani, Guetg, Hardegger, Koch, Lardi, Lemm, Loepfe, Maissen, Nick, Pedrini, Peretti, Quinter, Stiffler, Trepp, Walther
Session: 9.10.2002
Vorstoss: it Postulat