Nell'ambito del cosiddetto „Doha Round“ nell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) si sta attualmente rinegoziando l'Accordo generale sugli scambi di servizi (GATS). Il „Doha Round“, cominciato alla fine del 2001, dovrà concludersi il 31 dicembre 2004. I negoziati GATS mirano non solo all'ulteriore apertura dei mercati in settori come banche, assicurazioni, commercio all'ingrosso e al dettaglio, turismo, trasposti, ma anche educazione, salute, acqua, energia e trattamento dei rifiuti. Settori quindi che in Svizzera rientrano tradizionalmente nella sfera di competenza dei Cantoni risp. dei comuni e sono disciplinati a livello pubblico.
Il Segretariato di Stato dell'economia (seco), che dirige i negoziati GATS per la Svizzera, ha posto a circa 60 Paesi in tutti i continenti domande di liberalizzazione ed anche pubblicato una lista con quei settori nei quali la Svizzera è disposta dal canto suo ad un'ulteriore liberalizzazione. I negoziati inizialmente bilaterali, in seguito multilaterali, con tutti i Paesi membri dell'OMC dureranno fino alla fine del 2004. I risultati porteranno ad un Accordo GATS allargato, al quale la legislazione svizzera dovrà adeguarsi in seguito alla ratifica da parte del Parlamento.
I risultati delle negoziazioni riguardano direttamente anche la sfera di competenza del Cantone e dei comuni e potrebbero influenzare in modo significativo la vita della popolazione: il GATS è vincolante per tutti i livelli amministrativi e mette pertanto in discussione il principio di sussidiarietà. Sono interessati settori chiave che sono decisivi per la coesione sociale: salute, educazione, approvvigionamento energetico, ambiente, trasporti, trattamento dei rifiuti.
Anche se finora la Svizzera non ha posto né domande di liberalizzazione né presentato offerte di liberalizzazione per il Servizio pubblico, non è in alcun modo garantito che quest'ultimo non debba lo stesso essere aperto a medio termine alla concorrenza internazionale. Con la sottoscrizione del GATS nel 1995 gli Stati si sono infatti impegnati a rinegoziarlo periodicamente per elevare il livello di liberalizzazione di tutti i servizi senza eccezioni. Uno studio dell'Ufficio federale dell'educazione e della scienza (dossier UFES 1/2003) rivela infatti che le concessioni che la Svizzera ha già fatto nel settore dell'educazione, non tutelano sufficientemente la scuola pubblica.
Non è minacciato solo il Servizio pubblico, bensì anche il principio di sussidiarietà della Svizzera: il GATS limita particolarmente la possibilità delle autorità locali di portare avanti una politica indipendente nel settore dei servizi e di amministrare e disciplinare autonomamente i servizi.
Il nuovo art. 55 della Costituzione federale del 18 aprile 1999 prevede la collaborazione dei Cantoni alle decisioni di politica estera. Questi dovrebbero venire informati non solo „tempestivamente e compiutamente“; ai loro pareri deve essere dato anche „particolare rilievo“ nei settori che toccano le loro competenze. All'inizio di quest'anno i Cantoni sono stati consultati dal seco in merito ai settori che rientrano nella loro sfera di competenza, ma questa consultazione ha riguardato solo l'Amministrazione; a quanto pare non sono stati coinvolti né i Legislativi/Parlamenti né i comuni.
In tale contesto chiediamo al Governo di rispondere alle seguenti domande:
1. Il Governo e il Dipartimento competente sono stati informati e consultati in merito alle offerte e alle domande che la Svizzera ha fatto risp. posto nell'ambito delle negoziazioni in corso sull'Accordo GATS dell'OMC?
2. Il Governo ha parlato con altri Cantoni, ad es. nell'ambito di una Conferenza dei governi, delle aspettative e dei timori connessi ai negoziati GATS o parlato di una procedura comune?
3. Quali settori che rientrano nella sfera di competenza cantonale sono interessati da future liberalizzazioni e quali sono le possibili conseguenze?
4. E' vero che i negoziati in corso all'OMC sulla questione delle sovvenzioni potrebbero minacciare il Servizio pubblico, vale a dire nella misura in cui le regole dell'OMC vietano, nell'erogazione di sovvenzioni, di discriminare imprese private straniere rispetto ad aziende pubbliche svizzere? A tale proposito quali misure adeguate prevede il Governo?
5. Il Governo è disposto in particolare a chiedere garanzie al Consiglio federale, affinché gli Accordi approvati in seno all'OMC non diano diritto ad investitori stranieri di ledere la sovranità cantonale e comunale?
6. Il 25 febbraio 2003 il Consiglio comunale di Parigi ha dichiarato quest'ultima „zona non GATS“. I Consigli comunali di Vienna e Genova hanno approvato risoluzioni che chiedono l'interruzione dei negoziati GATS. Il Governo è eventualmente disposto a fare qualcosa di simile vista l'insicurezza sullo sviluppo e sulle conseguenze delle negoziazioni sull'Accordo generale sugli scambi di servizi dell'OMC?
Coira, 20 ottobre 2003
Name: Peyer, Jaag, Pfenninger, Arquint, Baselgia, Frigg-Walt, Jäger, Meyer Persili, Pfiffner, Trepp, Zindel, Gartmann-Albin, Caviezel (Coira)
Session: 21.10.2003
Vorstoss: it Anfrage