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Sessione: 09.12.2003
Nel 1978 i cittadini e le cittadine del Cantone dei Grigioni accettavano in votazione popolare una legge atta al controllo delle società finanziarie nel nostro Cantone. Nel 1985, a soli sette anni dalla sua entrata in vigore, Governo e Gran Consiglio proponevano al Popolo di abrogare questa legge. La motivazione principale per l'abrogazione di questa legge consisteva nella sua, così definita, “impraticabilità”.
A distanza di 17 anni dobbiamo constatare che, e la discussione non è nuova, la mancanza di una regolamentazione che poggi su basi giuridiche nel nostro Cantone, favorisce l'espansione selvaggia di società poco serie per non dire a matrice criminosa che approfittando della “favorevole” situazione giuridica, si stabiliscono, provenienti da altri Cantoni e Stati, sul nostro territorio. Una specie di turismo insano destinato a ledere l'immagine del nostro Cantone e a danneggiare le società finanziarie e le fiduciarie serie presenti nelle nostre regioni.
Nel Moesano, per esempio, sono presenti, su una popolazione totale di 7601 abitanti, ben 1791 società finanziarie (nella sola Roveredo 919). E ultimamente, proprio per due società finanziarie presenti nel Moesano, è intervenuta la Commissione federale delle Banche ed in un caso anche il Ministero Pubblico della Confederazione per dubbio di riciclaggio e di addentellati con il crimine internazionale. Cose queste che non fanno bene alla nostra regione che si trova, per la sua vicinanza con il Ticino dove esiste tuttora e verrà ulteriormente inasprita una legge che regola e sorveglia le società finanziarie, particolarmente esposta al rischio di insediamento di ditte che “fuggono” dal Ticino.
Le ditte che vengono indagate, che falliscono e chiudono, oltre al danno che arrecano in certi casi agli ignari cittadini che ci “sono cascati” (10 milioni ha detratto ai suoi clienti una delle società finanziarie sospese a Roveredo) lasciano poi dietro di sé una paurosa scia di debiti che il Cantone deve riassorbire. Ciò che in un periodo come quello attuale, contrassegnato da risparmi cantonali dolorosi, non è accettabile.
Urge perciò una regolamentazione (in certi cantoni è la magistratura che controlla) dettata non da ultimo dall'esplosione delle Borse dopo la metà degli anni ottanta. Ed anche dalla cambiata situazione economica nel nostro Paese; è risaputo che in presenza di una crisi economica la tendenza a servirsi di mezzi illeciti è maggiore.
Preghiamo perciò il Governo di istituire una base legale, da presentare al Gran Consiglio, che abbia come obiettivo la vigilanza sulle società finanziarie presenti sul nostro territorio. Questo a tutela del buon nome della piazza finanziaria cantonale, dei cittadini e delle cittadine e, non da ultimo, dei soldi dei contribuenti.

Coira, 9 dicembre 2003

Name: Noi

Session: 9.12.2003
Vorstoss: it Anfrage


Risposta del Governo

In evasione della mozione Gian Mohr del 28 maggio 1973 è stata posta in vigore la legislazione cantonale sull'esercizio delle professioni di fiduciario con effetto al 1° gennaio 1979. La legge prevedeva un obbligo di esame per l'esercizio dell'attività di fiduciario professionista, una funzione di vigilanza del Governo, nonché determinate disposizioni disciplinari e penali (M 1977/78, pagg. 84 segg. PGC 1977/78, pagg. 223 segg., 441 segg.). Soltanto il Cantone Ticino emanò anch'esso una legge simile nel 1985. Pochi anni dopo Governo, Parlamento e Popolo si resero conto che questo atto normativo aveva fatto un buco nell'acqua nel Cantone dei Grigioni e la legge sui fiduciari fu abrogata senza venire sostituita. Nel messaggio per l'abrogazione di questo atto normativo il Governo ha precisato che per via dell'attività intercantonale dei fiduciari si potrebbe nel migliore dei casi tentare una soluzione a livello federale. Senza sproporzionate spese amministrative non sarebbe inoltre possibile garantire l'auspicata protezione del pubblico a livello cantonale (M 1984/85, pagg. 626 segg., PGC 1984/85, pagg. 816 segg.).

Da allora la politica si è già più volte occupata a livello federale delle problematiche menzionate. Sullo sfondo dello sviluppo rapido e del mutamento strutturale nel settore finanziario si è riconosciuta, anche per la piazza economica Svizzera, l'importanza di una regolamentazione efficace e di relativi strumenti di vigilanza a protezione del pubblico. Nel frattempo sono entrate in vigore la legge federale sulle borse e il commercio di valori mobiliari (1° febbraio 1997) e la legge federale relativa alla lotta contro il riciclaggio di denaro nel settore finanziario (Legge sul riciclaggio di denaro, 1° aprile 1998). Insieme alle disposizioni sulla legge federale sulle banche relativa alla procedura di autorizzazione per nuovi istituti finanziari, nonché alla proposta sulla vigilanza integrata dei mercati finanziari, che al momento si trova in consultazione, ed agli atti normativi di organismi di autodisciplina (Borsa svizzera, Associazione bancaria svizzera, Swiss Funds Association, Associazione Svizzera d'Assicurazioni) questi atti normativi forniscono la garanzia che non vengano fondati istituti finanziari poco seri o quantomeno che questi vengano riconosciuti presto come tali. I numerosi progetti di riforma in corso in questo settore vengono pubblicati su un sito Internet informativo del Dipartimento federale delle finanze, che viene attualizzato ogni sei mesi (www.finweb.admin.ch).

In considerazione delle esperienze acquisite con la legislazione cantonale concernente l'esercizio delle professioni di fiduciario, della legislazione federale che nel frattempo è già stata creata o che si trova in fase di progettazione, nonché del numero esiguo di casi rilevanti dal punto di vista del diritto penale e della conseguente elevata spesa amministrativa, il Governo non vede alcun motivo per creare una relativa regolamentazione cantonale.

Data: 17 febbraio 2004