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Sessione: 19.04.2005
Da alcuni mesi è in esercizio il centro di controllo del traffico pesante di Rothenbrunnen. L'effetto di questi controlli può essere valutato in modo molto positivo, soprattutto per quanto riguarda il traffico di transito. Questi vasti controlli migliorano notevolmente in particolare la sicurezza del traffico sul tratto di montagna della A 13. Con l'impianto di Rothenbrunnen può tuttavia essere rilevato essenzialmente solo il traffico proveniente da nord.

Sull'asse del San Gottardo le ubicazioni dei centri di controllo del traffico pesante sono contestate sia per il traffico nord-sud che per quello sud-nord. Ci si deve quindi attendere che le rispettive decisioni riguardo alle ubicazioni (Ticino / Uri e altri) richiederanno ancora qualche tempo e che la messa in esercizio di questi centri di controllo verrà fortemente ritardata. Inoltre, con tutta probabilità, il centro di controllo ticinese verrà realizzato a nord della diramazione per il San Bernardino. L'esperienza mostra che in questo modo verrebbe attirato traffico di aggiramento sull'asse di montagna del San Bernardino, insieme ai rischi per la sicurezza che esso comporta. Anche in caso di ampliamento del centro di controllo del traffico pesante di Rothenbrunnen al traffico proveniente da sud, si creerebbe una situazione estremamente insoddisfacente, dato che possibili difetti al veicolo verrebbero accertati e sanzionati a Rothenbrunnen, soltanto dopo il pericoloso tratto di montagna.

Per questi motivi un centro di controllo del traffico pesante prima della rampa del San Bernardino, in Bassa Mesolcina, ci pare opportuno (finanziamento da parte della Confederazione) e creerebbe inoltre alcuni posti di lavoro molto richiesti nel Moesano.

Chiediamo quindi al Governo di progettare un centro di controllo del traffico pesante separato a sud della rampa del San Bernardino in Bassa Mesolcina e di avviare le relative trattative con la Confederazione.

Coira, 19 aprile 2005

Name: Pfenninger, Keller, Arquint, Berther (Disentis) Berther (Sedrun), Cahannes, Cavigelli, Demarmels, Fallet, Fasani, Fleischhauer, Frigg, Giovannini, Heinz, Jaag, Jäger, Kleis-Kümin, Koch, Loepfe, Meyer Persili (Coira), Pedrini, Pfiffner, Plozza, Quinter, Righetti, Schütz, Stoffel, Tomaschett, Tremp, Trepp, Tuor, Zanetti, Zanolari, Zarn, Zindel, Caviezel (Coira), Florin-Caluori, Raselli

Session: 19.04.2005
Vorstoss: it Auftrag


Risposta del Governo

Per intensificare i controlli del traffico pesante e per migliorare la sicurezza del traffico la Confederazione prevede, oltre al rafforzamento dei controlli mobili, una rete di centri di controllo del traffico pesante (un centro maxi e 12 centri medi). Le ubicazioni dei previsti centri vengono scelte in modo tale da consentire il controllo sistematico del traffico pesante su tutta la rete delle strade nazionali, in particolare però sugli assi nord-sud. Nell'autunno del 2004 ha potuto essere aperto il primo centro di controllo del traffico pesante Unterrealta, a Cazis.

Lungo la A2 dovrebbe sorgere un centro a nord del San Gottardo, ubicato a Erstfeld. Inoltre nel Cantone Ticino sono in discussione per accogliere un centro di controllo del traffico pesante le ubicazioni di Sigirino, a sud del Monte Ceneri, e di Bodio (ex Monteforno).

Già l'11 gennaio 2005 il Governo grigionese si è rivolto al Consigliere federale Moritz Leuenberger con la richiesta di una rapida realizzazione di un centro di controllo del traffico pesante a sud del San Bernardino. Il Governo ha sottolineato il fatto che per il Cantone dei Grigioni la scelta dell'ubicazione è di importanza fondamentale. È decisivo che il centro di controllo del traffico pesante nel Cantone Ticino venga realizzato in un'ubicazione che consenta di controllare l'intero traffico pesante diretto a nord prima dei valichi alpini risp. delle gallerie. In ogni caso l'ubicazione deve trovarsi a sud della diramazione della A2 e della A13, affinché possa essere evitato il traffico di aggiramento.

Nella sua risposta del 22 febbraio 2005 il capo del DATEC ha sottolineato il fatto che la decisione riguardo all'ubicazione del centro di controllo nel Cantone Ticino non è ancora stata presa. Nonostante i notevoli sforzi non si è ancora riusciti a trovare un'ubicazione adeguata a sud della diramazione della A2 e della A 13. La realizzazione di un centro in Ticino è possibile solo in combinazione con altri posteggi per autocarri, ciò che, per via delle dimensioni, è però possibile solo nell'area della ex Monteforno.

I costi di realizzazione per il centro di controllo Unterrealta sono stati di 8,5 milioni di franchi, escluse le spese per il terreno e per la sua urbanizzazione. Inoltre, ogni anno i costi per il personale ammontano a ca. 1,1 milioni di franchi e le spese d'esercizio per elettricità, acqua, pulizia, manutenzione, ecc. a ca. fr. 300'000.-. Queste spese potrebbero venire parzialmente ridotte con un centro più piccolo, non costantemente in esercizio.

Il Governo è pronto ad accogliere l'incarico e ad impegnarsi nuovamente presso la Confederazione per la costruzione di un centro di controllo del traffico pesante in Ticino a sud della diramazione della A2 e della A13. Qualora il centro lungo la A2, contrariamente al parere del Governo, dovesse ugualmente venire realizzato a nord di questa diramazione, il Governo si impegnerà a fondo presso la Confederazione affinché venga realizzato un centro di controllo del traffico pesante supplementare in Mesolcina. Non è però possibile realizzare e gestire un tale centro esclusivamente con mezzi cantonali. Se la Confederazione non si assumerà una determinata quota alle spese, si dovrà rinunciare alla realizzazione di un centro di controllo del traffico pesante supplementare in Mesolcina e il traffico dovrà continuare ad essere sottoposto a controlli mobili.

Data: 23 giugno 2005