Interpellanza urgente Thöny concernente la pianificazione di un'ulteriore centrale termoelettrica a biomassa a Domat/Ems
Sessione: 13.06.2007
Dal gennaio 2006 la Tegra AG gestisce a Domat/Ems una centrale a biomassa che si prevede di ingrandire ulteriormente con una terza tappa. La Tegra diventerà così la più grande centrale a biomassa della Svizzera. Una delle questioni decisive per un buon funzionamento dal profilo economico ed ecologico di una centrale a biomassa è la sicurezza d'approvvigionamento con sufficiente legna a scopo energetico proveniente dalla regione.
Il fornitore regionale più importante di legna a scopo energetico dovrà essere senza dubbio la grande segheria Stallinger, ubicata sull'altro lato della strada. Ciò è stato in ogni caso uno degli aspetti centrali che hanno portato all'insediamento della ditta Stallinger nell'ubicazione attuale.
La ditta Stallinger sta ora progettando di costruire una propria centrale a biomassa a Domat/Ems (pubblicazione della domanda di licenza edilizia il 1° giugno 2007).
In questo contesto risultano le seguenti domande in merito alla logistica per l'approvvigionamento di legna a scopo energetico:
- La Tegra avrebbe capacità sufficienti per bruciare tutta la legna a scopo energetico della ditta Stallinger di Domat/Ems?
- Risp. la ditta Stallinger produce legna a scopo energetico a sufficienza a Ems per poter alimentare con sufficiente materia prima sia la Tegra che una propria centrale a biomassa?
- Se no quanto materiale dovrebbe complessivamente essere apportato per le due centrali a biomassa e da dove proverrebbe questa legna supplementare?
- Quanti trasporti supplementari di legna tramite camion e/o ferrovia si devono attendere se venisse costruita un'altra centrale a biomassa a Domat/Ems?
- Come valuta il Governo l'inquinamento che risulterebbe da trasporti di legna supplementari per la Valle grigione del Reno e il Comune di Domat/Ems?
in merito all'inquinamento atmosferico:
- Quali altri tipi di inquinamento supplementare potrebbero risultare dalla polvere di legno, dalle polveri fini e da altre immissioni?
- Nel valutare l'impatto ambientale viene valutata solo la singola opera oppure viene fatto un bilancio complessivo della situazione nel comune di ubicazione, nei comuni limitrofi, nella Valle grigione del Reno e nella Domigliasca?
L'urgenza dell'interpellanza risulta dalla procedura per il rilascio della licenza edilizia che scade a fine giugno 2007. Preghiamo la Conferenza dei presidenti e il Gran Consiglio di dichiarare urgente l'interpellanza.
Coira, 11 giugno 2007
Name: Thöny, Peyer, Gartmann-Albin, Arquint, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Frigg-Walt, Jaag, Jäger, Menge, Meyer Persili (Coira), Pfenninger, Pfiffner-Bearth, Trepp
Session: 13.06.2007
Vorstoss: it Anfrage
Risposta del Governo
Dal profilo ecologico ed economico lo sfruttamento di energia dal legno nelle centrali a biomassa (CBM) è di principio sensato. Anche il piano d'azione della Confederazione contro le polveri fini ha come scopo il maggiore sfruttamento di energia dal legno in grandi impianti. Il piano di misure igiene dell'aria aggiornato, deciso dal Governo il 15 maggio 2007, prevede, per quanto riguarda le emissioni di CBM, valori limite bassi conformemente allo stato della tecnica. Gli impianti già messi in esercizio soddisfano questi requisiti. Per progetti con trasporti di grandi quantità di merci, il piano di misure prevede di raggiungere se possibile uno spostamento sulla ferrovia; a Domat/Ems esiste la relativa infrastruttura. Nell'ambito dell'esame dell'impatto sull'ambiente si esaminerà se la CBM supplementare rispetti le relative norme sulla protezione dell'ambiente.
Risposta alle domande:
1. Dall'esercizio della grande segheria della Stallinger Swiss Timber AG risulteranno a partire dal 2009 ca. 135'000 t all'anno di cascami di segheria (ca. 119'000 t di corteccia e ca. 16'000 t di trucioli di fresatura) che sono previsti quale combustibile (legna a scopo energetico). Nella CBM della ditta Tegra AG possono essere bruciati all'anno ca. 140'000 t di cascami di segheria (blocco 2: 75'000 t di vecchio legname e 50'000 t di cascami di segheria; previsti nel blocco 3: 35'000 t di vecchio legname, 90'000 t di cascami di segheria). La capacità della ditta Tegra sarebbe quindi sufficiente per sfruttare tutta la legna a scopo energetico della ditta Stallinger.
2. La ditta Stallinger non produce una quantità sufficiente di legna a scopo energetico per alimentare con combustibile una CBM propria e i blocchi 2 e 3 della ditta Tegra. Il fabbisogno proprio per l'esercizio della prevista CBM della ditta Stallinger ammonta a 90'000 t all'anno. Questa quantità mancherebbe alla ditta Tegra, dato che quest'ultima era partita dal presupposto di venire alimentata dalla ditta Stallinger con 90'000 t di cascami di segheria/corteccia.
3. In totale, la ditta Tegra dovrebbe procurarsi 90'000 t legna da ardere. La ditta Tegra intende bruciare residui forestali (resti di alberi che risultano dallo sfruttamento del legno e dalla cura del bosco) che provengono per la maggior parte dai Grigioni, dal Cantone di San Gallo e dalla Turgovia.
4. Dato che dall'attività della segheria risulta una quantità sufficiente di corteccia e trucioli di fresatura, l'esercizio di un'ulteriore CBM da parte della ditta Stallinger non provoca direttamente dei trasporti supplementari. Indirettamente però questi vengono causati dal fatto che la ditta Tegra deve compensare la legna a scopo energetico non più fornita dalla ditta Stallinger per poter far funzionare il suo blocco 3. Supponendo il caso sfavorevole (trasporto del combustibile mancante per metà su strada e per metà su ferrovia) vi sarebbero ogni giorno otto viaggi supplementari con camion. Questi viaggi aumenterebbero del 3 permille la quantità di traffico pesante sulla A13.
5. Si prevede di integrare nell'autorizzazione d'esercizio della CBM blocco 3 della ditta Tegra la condizione di effettuare per ferrovia una determinata parte dei trasporti necessari all'esercizio del blocco 3. Questi trasporti per ferrovia dovrei-bero provocare immissioni praticamente nulle. Gli otto viaggi supplementari con camion al giorno non provocherebbero un superamento dei valori limite o una violazione delle norme legali.
6. Le emissioni della CBM verranno in via precauzionale contenute per quanto ciò è tecnicamente possibile tramite limitazioni più severe delle emissioni, in particolare in relazione alle polveri fini. In riferimento al comprensorio considerato (Comuni di Domat/Ems, Felsberg e Tamins) le emissioni supplementari della CBM della ditta Stallinger ammontano al 4 % per le polveri fini e al 12 % per gli ossidi di azoto. L'esercizio della CBM non porta al superamento dei valori limite delle immissioni dell'ordinanza contro l'inquinamento atmosferico.
L'esame dell'impatto sull'ambiente si riferisce unicamente al progetto che è oggetto della relativa procedura d'autorizzazione. Nella procedura per il rilascio della licenza edilizia per la CBM della ditta Stallinger, le emissioni e le immissioni della CBM autorizzata della ditta Tegra e di altre fonti di sostanze nocive, quindi la situazione di partenza, vengono considerate quale livello iniziale di inquina-mento. Una valutazione globale è garantita dalla prognosi disposta dall'UNA relativa alle immissioni di tutti gli impianti nell'area di Domat/Ems.
Datum: 31 agosto 2007