In relazione alla presente interpellanza va considerato innanzitutto che:
• le offerte di formazione della classe preliceale (secondo programma didattico RRM) e della maturità bilingue in tedesco e in italiano sono state concepite per gli allievi di tutte le regioni italofone del Cantone;
• la decisione del Tribunale amministrativo del 5 maggio 2009 si era riferita a una decisione relativa a un esame risalente al 2008. Nel frattempo, contro la revisione parziale dell'ordinanza sulla procedura d'ammissione alle scuole medie (CSC 425.060), avvenuta a questo proposito nel maggio 2009, sono stati inoltrati al Tribunale amministrativo due ricorsi costituzionali, ancora pendenti;
• nella media pluriennale, le quote di successo dei partecipanti agli esami d'ammissione alla 3a classe del liceo, provenienti dalle singole regioni linguistiche, raggiungono un valore compreso tra il 65 e il 69% e sono molto equilibrate. Gli allievi italofoni non sono stati svantaggiati. Va comunque osservato che le quote subiscono a delle oscillazioni annuali.
Il Governo può rispondere come segue alle domande formulate:
In merito alla domanda 1:
Gli enti scolastici non sono obbligati a gestire una classe preliceale. A livello cantonale la situazione risulta tutt'altro che scoraggiante. Il rapporto relativo alle esperienze con la classe preliceale presentato al Gran Consiglio, (resoconto cantonale Grigioni 2004, p. 125 segg.) ha piuttosto illustrato conseguenze positive e incoraggianti concernenti l'impegnativa offerta di formazione. Nell'anno scolastico, 2008/09 46 allievi hanno frequentato la Scuola cantonale seguendo il ciclo di studio con maturità bilingue nella versione italiano/tedesco e 62 in quella tedesco/italiano, ciò che corrisponde a circa il 12% degli allievi che frequentano il liceo della Scuola cantonale dalla terza alla sesta classe. La maturità bilingue risulta quindi uno strumento adeguato alla promozione dell'italiano quale lingua cantonale. Al momento non si impongono modifiche alle due offerte.
In merito alla domanda 2:
Nella sessione di febbraio 2009 il Governo ha già affrontato questa domanda (PGC 4|2008/2009, p. 640), rispondendo che, in considerazione della situazione particolare della scuola media nel Cantone dei Grigioni, intende mantenere l'esame d'ammissione. Nel messaggio relativo alla revisione parziale della legge sulle scuole medie (quaderno n. 11/2007-2008, p. 603), il Governo ha inoltre esposto la situazione all'interno della CDPE-est. I Cantoni membro adottano una procedura d'ammissione combinata e il Cantone di Zurigo ha introdotto, a titolo di novità, un esame uniforme, già esistente nei Grigioni dal 2000.
In merito alla domanda 3:
Conformemente all'art. 6 della legge sulle scuole medie (CSC 425.000), il liceo prepara agli studi presso un'università o a una scuola politecnica federale. I relativi requisiti di prestazione devono essere raggiunti dagli allievi delle scuole medie grigionesi. Il Governo ritiene che la maturità bilingue sia un ciclo di studio impegnativo e interessante per i giovani, nonché un'offerta adatta alla promozione dell'italiano. I giovani optano a buona ragione per questo ciclo di studio.
In merito alla domanda 4:
La quota degli studenti grigionesi che passano a una scuola universitaria raggiunge l'80 percento circa. Il valore risulta inferiore alla media svizzera. Il Governo ha presentato i valori dei singoli anni nel messaggio relativo alla revisione parziale della legge sulle scuole medie (quaderno 11/2007-2008, p. 597). I dati aggiornati sono pubblicati in internet (www.gr.ch - Erziehungs-, Kultur- und Umweltschutzdepartement - Aktuelles - Entwicklungstendenzen).
In merito alla domanda 5:
Il "numerus clausus" per gli studi di medicina è dovuto alla mancanza di posti di formazione negli ospedali e non può essere imputato al liceo.
Data: 8 giugno 2009