Esposizioni del Consigliere di Stato Aluis Maissen per la votazione
popolare del 29 novembre 1998
La Banca Cantonale Grigione, la Banca di tutti i grigionesi, perché
in fondo essa appartiene al Cantone e quindi al popolo grigione, ha
lavorato molto bene per anni, ha conseguito buoni risultati e rafforzato
notevolmente la sua posizione in seno alle banche cantonali del nostro
paese. Quale prova basta citare che la nostra Banca Cantonale Grigione
(BCG) dispone di notevoli mezzi propri e si trova al tal proposito tra i
primi posti in Svizzera. Questo stato è rassicurante e relativizza
durevolmente la cosiddetta "garanzia di Stato" con l'eventuale impegno
che ne deriva del Cantone. Fintanto che la BCG disporrà di sufficienti
mezzi propri, il Cantone non sarà sicuramente chiamato a contribuire
finanziariamente. Questa favorevole situazione iniziale, che non a
ultimo è imputabile al competente e responsabile lavoro svolto per molti
anni dalla direzione e dalle autorità nonché da tutte le collaboratrici
e da tutti i collaboratori della Banca, deve essere presa come occasione
per dare nuove basi legali alla nostra Banca dello Stato. Ciò si
concretizzerà nella finesettimana del 29 novembre prossimo, se il popolo
accetterà il progetto di legge, che assicura alla BCG le necessarie
condizioni quadro per poter superare qualsiasi situazione anche in
avvenire.
L'attuale statuto della BCG, emanato dal Gran Consiglio nel 1970,
contiene diverse disposizioni di natura organizzativa, strategica e
operativa, il cui legame interno non è più attuabile senza meno. Il
contenuto di questi statuti con l'andare del tempo non è più riuscito a
tenere il passo con il rapidissimo sviluppo nel settore bancario. Negli
ultimi anni sono state inoltre notevolmente inasprite le norme federali
per le banche cantonali nel settore della vigilanza e del controllo.
Con il trasferimento dello statuto in una nuova legge, le nuove
prescrizioni del diritto federale hanno potuto essere integrate nella
legislazione cantonale. Inoltre in futuro l'elettorato grigione potrà
esprimersi sulle basi legali della BCG. L'attuale statuto è stato
emanato e adeguato di volta in volta dal Gran Consiglio; in
considerazione della posizione e dell'importanza della BCG nel Cantone
lo spostamento di questa competenza dal Parlamento al popolo è più che
giustificato.
La nuova legge propone miglioramenti essenziali nel settore della
vigilanza e del controllo. La Confederazione ha obbligato i cantoni nel
1994 a istituire per la propria banca cantonale un organo esterno
speciale con compiti di controllo. Contemporaneamente i cantoni hanno
ottenuto la possibilità di affidare completamente tale vigilanza alla
Commissione federale delle banche. Nel disegno di legge per la BCG sono
previsti entrambi i meccanismi di controllo. In vista degli affari
bancari che diventano sempre più complessi, questa misura crea maggiore
sicurezza e comporta un notevole sgravio del Cantone. Nella nuova legge
inoltre le decisioni strategiche vengono separate nettamente dai compiti
operativi e assegnate al Consiglio di Banca (questioni strategiche) e
alla direzione (funzioni operative). Infine anche i presupposti di
nomina dei consiglieri di Banca sono stati inaspriti rispetto a quelli
vigenti.
In questo progetto di legge si rinuncia tuttavia a inutili
esperimenti. La BCG continuerà quindi a mantenere la forma giuridica di
istituto indipendente. Nella discussione politica da determinati
ambienti è giunta la richiesta di trasformare la BCG in una società per
azioni o per lo meno di creare le premesse, affinché il Gran Consiglio
possa intraprendere in ogni momento tale trasformazione. Questa pretesa
non ha tuttavia ottenuto sufficiente appoggio né da parte degli esperti
consultati né in Parlamento. Determinante per il successo di una banca
cantonale, soprattutto nella nostra specifica situazione, non è tanto la
forma giuridica, quanto piuttosto il poter disporre di quadri e
collaboratori con una buona formazione e motivati. Oltre a ciò il
capitale azionario della BCG potrebbe essere piazzato nel Cantone dei
Grigioni soltanto in minima parte. Ne conseguirebbe un "esodo" di
capitali e del patrimonio popolare verso piazze finanziarie e centri
economici extracantonali e una pressione supplementare sulla rendita
avrebbe facilmente come conseguenza la chiusura delle filiali nelle
località fuori mano.
Per il nostro Cantone è particolarmente importante che le esigenze
di credito e di denaro della popolazione, dell'artigianato e
dell'industria, come pure dei nostri ospiti anche nelle regioni e valli
discoste possano essere soddisfatte correntemente e sul posto. La BCG
assume qui un compito importante che consiste nell'offrire moderni
servizi bancari in tutto il territorio cantonale. Essa è tenuta a ciò
dall'incarico di prestazione prescrittole dal legislatore nell'art.2.
All'incarico in parola si contrappone la garanzia di Stato, la quale in
ultima analisi obbligherebbe il Cantone a venire in aiuto degli impegni
della Banca, se i mezzi propri dell'istituto non dovessero bastare. Il
mantenimento dell'indispensabile garanzia dello Stato nonché l'incarico
di prestazione sono un chiaro riconoscimento della BCG quale Banca
cantonale dello Stato.
Ciò che si è affermato non deve essere soppresso senza necessità per
il solo desiderio di cambiare qualcosa. Premesso il consenso del popolo,
alla BCG si dà una nuova base legale fatta su misura per la nostra
situazione. Di regola noi non creiamo leggi che durano in eterno. Gli
adeguamenti alle esigenze del tempo sono e saranno una sfida e un
compito permanente per il legislatore.
Dott. Aluis Maissen, Consigliere di Stato
Capo del Dipartimento delle finanze e militare
Organo: Dipartimento delle finanze e militare dei Grigioni
Fonte: it Consigliere di Stato Aluis Maissen