Nel corso degli ultimi anni per il personale dell'Amministrazione
cantonale sono state introdotte disposizioni che rispettano le esigenze
familiari dei funzionari. Dal momento che sono perlopiù le donne ad
occuparsi della famiglia è possibile parlare anche di regolamentazioni a
favore del gentil sesso. L'elevato potenziale acquisito nella cura della
famiglia deve confluire ed essere sfruttato anche nell'attività
professionale.
Le modifiche nella scala dei valori a cui fa capo la nostra società
hanno avuto ripercussioni anche sulla revisione, avvenuta nel 1995, del
sistema retributivo. Si è assegnato maggior peso alla parità dei sessi,
all'accresciuta importanza della competenza sociale, all'esperienza
organizzativa acquisita con la gestione di un'economia domestica e
all'esperienza nella cura della famiglia e nell'assistenza. Questi
aspetti hanno ora il loro giusto peso nella valutazione delle funzioni
in seno all'Amministrazione. Il quadro che ne risulta assume oggi
tonalità nuove.
Contemporaneamente alla revisione degli stipendi sono state
allestite direttive interne che impongono di tener conto, all'atto di
determinare il salario, dei compiti familiari assolti dalla donna. Un
esempio: una donna con famiglia si candida per un nuovo impiego. Quale
persona che ha deciso di riprendere un'attività lucrativa può esibire
attestati, diplomi e esperienze di lavoro conseguiti anni addietro. A
titolo innovativo vengono ora prese in considerazione anche le capacità
acquisite durante il periodo nel quale la donna si è dedicata alla
famiglia abbandonando la propria attività professionale. Le direttive
interne all'Amministrazione prevedono un sistema relativamente semplice
da applicare. Fa stato il principio secondo cui per ogni funzione si
tengono in considerazione gli anni dedicati alla famiglia almeno in
ragione del 20 per cento. Nel caso di funzioni molto simili ai doveri
familiari, per esempio pedagoga sociale, educatrice di scuola
dell'infanzia ecc., si raggiunge anche il 60 per cento. All'atto di
fissare lo stipendio non si trascura né l'esperienza familiare né quella
professionale. Anche il paragone fra posizioni analoghe o uguali
all'interno dell'Amministrazione ha il suo peso. Ovviamente pure le
oscillazioni del mercato del lavoro giocano un ruolo. Il sistema appena
descritto onora le esperienze acquisite in famiglia a favore delle donne
che intendono riprendere un'attività professionale. Altrettanto
importante è il saper vedere come chance per il datore di lavoro le
molteplici qualità possedute da una donna che, dopo essersi dedicata
alla famiglia, rientra attivamente nel mondo del lavoro.
Anche il nuovo regolamento sull'orario di lavoro introdotto
all'inizio del 1998 contempla disposizioni all'insegna del rispetto per
le esigenze familiari. Per collaboratori e collaboratrici con un orario
di lavoro flessibile ne risulta un margine di manovra che permette loro
di esplicare taluni obblighi di assistenza. In linea di principio
durante l'orario di presenza obbligatoria tutti i funzionari devono
essere in servizio. Quanto al resto delle ore è possibile strutturare un
piano flessibile nel rispetto delle direttive vigenti e in accordo con
il proprio superiore. Per numerosi collaboratori e collaboratrici esiste
altresì, sempre d'intesa con il proprio superiore, la possibilità di
scegliere una delle undici varianti offerte dal Cantone. Se accettano
una proporzionale decurtazione dello stipendio, si accorda loro una
riduzione dell'orario di lavoro settimanale o giorni di vacanza
supplementari. Le varianti possono anche essere combinate fra loro.
L'orario lavorativo settimanale può essere ridotto fino a 40 ore mentre
si concedono al massimo cinque o dieci giorni supplementari di vacanza.
Grazie a queste agevolazioni le collaboratrici e i collaboratori
cantonali sono in misura di dedicarsi, se pur in misura modesta ma senza
obbligo di fornire grandi giustificazioni, alla famiglia.
Organo: Commissione di accompagnamento e impulso per questioni di
uguaglianza
Fonte: it Commissione di accompagnamento e impulso per questioni di
uguaglianza