Il 29 luglio prossimo la piccola costruzione sacrale verrà
consacrata ex novo.
Laddove la strada che mena a Vals si restringe nei pressi della gola
di Bucarischuna e si snoda sul tratto più pericoloso sopra le gole del
Reno di Vals fino al ponte sopra quest'ultimo, da ben 245 anni troneggia
al margine della strada, ossia dall'anno 1756, come inciso nel campanile
a vela, la Cappella di Sant'Anna. Il minuto edificio, misurante 4.2 x
2.15 metri, che ha dato conforto e aiutato in caso di pericolo di vita
durante secoli, era improvvisamente diventato un ostacolo per il
traffico motorizzato.
Sul lato montagna si trova una maestosa casa in stile Walser, verso
valle si apre la gola del Reno di Vals; uno scansamento della Cappella
era perciò possibile solo con un enorme dispendio finanziario.
I rappresentanti dei Comuni di St. Martin e di Vals si sono
incontrati con gli esponenti dell'Ufficio tecnico cantonale,
dell'Ufficio cantonale per la natura e il paesaggio, dell'Ufficio
cantonale monumenti storici prendendo in considerazione azioni audaci e
dispendiose: spostamento della Cappella, spostamento della menzionata
casa, nuovo tracciato sotto forma di circonvallazione sul lato fiume,
installazione di semafori.
Visto che in questa strettoia, tra la Cappella in parola e la casa
in stile Walser, non si è mai verificato alcun incidente grave, tutti i
partecipanti all'incontro si sono infine accordati sul mantenimento
della strettoia!
Questa decisione ha creato le premesse per un restauro accurato e
completo di questo edificio.
Gli intonachi in cemento di data recente nella zona dello zoccolo
sono stati sostituiti con calcina diluita. Tutte le facciate e l'interno
sono stati imbiancati di nuovo a calce. Le lastre di gneiss del tetto
sono state risistemate. Il sostegno delle campane, ormai marcito, è
stato sostituito con uno nuovo in legno di larice; sul bordo della
vecchia campana si legge: "AUS DEM FEUER FLOSS ICH CHRISTIAN FELIX GOSS
MICH IN FELDKIRCH 1765".
La facciata dov'è situato l'ingresso è ornata da un arco cieco, nel
suo campo concentrico si apre una finestra semirotonda che è orlata a
sua volta da una raggiera di oro giallo, completata dal restauratore
Curdin Joos. La porta d'ingresso e le tre semplici finestre tripartite
di legno, risalenti al XX secolo, sono state ripristinate ed oliate.
L'altare di stucco con semipilastri giallo-rossi marmorati e pesanti
volute avvolte è stato ripristinato mediante ornamenti di colore blu e
fini liste dorate. La semplice pala di altare raffigura Sant'Anna, Santa
Maria e Gesù Cristo (Sant'Anna con la Madonna ed il Bambino Gesù) nonché
un vescovo inginocchiato, sicuramente San Nicolao protettore dei
pellegrini e dei viandanti. Quale ornamenti della chiesa sono inoltre
stati restaurati dalla ditta Jörg Joos di Andeer due candelieri barocchi
di legno e d'argento e due candelieri dorati a forma di angelo. Una
scultura barocca in legno raffigurante la nonna di Anna, la madre di
Maria ed il Bambino Gesù, era purtroppo già ricoperta di un rivestimento
completamente nuovo. Non si conosce l'aspetto originale della pittura
barocca.
Sul paliotto di legno davanti all'altare e sulle pareti della navata
e del coro sono stati dipinti attorno al 1800, molto probabilmente da un
artista itinerante, originali e maldestre ghirlande di fiori e proprio
per tale ragione esse risultano commoventi.
Numerose iscrizioni sanguigne sulle pareti, come pure due piccole
croci funebri grigionere sulla parete d'entrata stanno a testimoniare
miseria, paura e morte, come pure magnifica salvezza e redenzione.
Innumerevoli persone hanno visitato nelle passate dieci generazioni
questo piccolo tempio di Dio edificato sullo spaventoso baratro.
Si ringrazia cordialmente il Comune parrocchiale di St.
Martin-Tersnaus per aver ora sottoposto anche la Cappella più piccola di
Sant'Anna a Bucarischuna ad un restauro completo e a regola d'arte, dopo
aver già provveduto a quello della propria Parrocchia di San Apollinare
e Maria Maddalena, della Chiesa filiale di San Martino, delle Cappelle
Santa Caterina e Sant'Antonio di Padova a Travisasch. Un cordiale
ringraziamento spetta pure al grande donatore anonimo e ai numerosi
altri piccoli elargitori. L'architetto Bruno Indergand di Cumbel non ha
diretto soltanto con grande perizia i lavori di conservazione, ma ha
pure fatto affluire le offerte a questo edificio sacro minacciato. Il
ringraziamento vale anche però per tutti i responsabili di entrambi i
Comuni e dell'Ufficio tecnico cantonale, che per finire hanno deciso
convinti di conservare intatto questo grazioso edificio sacro.
Hans Rutishauser, Sovraintendente ai monumenti
Organo: Ufficio monumenti dei Grigioni
Fonte: it Ufficio monumenti dei Grigioni