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Modificando l'ordinanza sulla caccia, il Consiglio federale ha deciso il 28 marzo 2001 di delegare ai Cantoni - a titolo sperimentale - la competenza di abbattere singole linci e lupi che causano danni insopportabili. I Cantoni hanno richiesto tale competenza quale condizione per il trasferimento di linci dalle Alpi nordoccidentali alle regioni della Svizzera nordorientale. L'obiettivo di simili trasferimenti è quello di ampliare lo spazio vitale della lince dato che autostrade, insediamenti, creste montuose, fiumi e laghi impediscono la naturale migrazione di questo felino.
La competenza di abbattere grandi predatori (linci, orsi e lupi) che causano danni insopportabili viene delegata ai Cantoni - a titolo sperimentale - per un periodo massimo di tre anni. In proposito era necessaria una modifica dell'ordinanza sulla caccia. Entro la scadenza di questo termine, anche la relativa legge sulla caccia andrà modificata in maniera tale da attribuire definitivamente ai Cantoni simili competenze. Il lupo, la lince e l'orso restano tuttavia specie protette. La Confederazione mantiene la sua alta vigilanza in materia e stabilisce i criteri per l'abbattimento di animali che hanno causato danni insopportabili. Nell'ambito dell'esperimento, i Cantoni devono effettuare un controllo dei risultati in collaborazione con l'UFAFP. Essi, inoltre, si sono riuniti in commissioni intercantonali che, congiuntamente, provvedono a fornire una consulenza sull'ulteriore procedura.

la modifica dell'ordinanza sulla caccia interessa i tre punti seguenti:
- La delega della competenza in materia di abbattimento: i Cantoni possono autorizzare l'eliminazione di singoli esemplari di lince, orso o lupo che causano danni insopportabili.
- Sussidi federali: la Confederazione contribuisce per il 50 percento al rimborso delle spese riconducibili ai danni cagionati da castori, lontre o aquile e i Cantoni si accollano il rimanente 50 percento. I risarcimenti per i danni causati da linci, lupi od orsi sono invece versati dalla Confederazione, come sinora, in ragione dell' 80 percento. Al restante 20 percento provvedono invece i Cantoni.
- Misure di protezione: la Confederazione promuove l'adozione, a livello regionale, di misure destinate a prevenire danni causati da linci, lupi od orsi. Essa finanzia ad esempio l'operato di pastori, il ricorso a cani di protezione delle greggi o l'impiego di speciali collari di protezione.

Informazioni
- Willy Geiger, vicedirettore dell'Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031-322 24 96, willy.geiger@buwal.admin.ch
- Hans-Jörg Blankenhorn, settore Fauna selvatica, Direzione federale delle foreste, Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031-324 78 32, hans-jörg.blankenhorn@buwal.admin.ch
- Florian Wild, Divisione giuridica, Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP), tel. 031-324 93 06, florian.wild@buwal.admin.ch

Grandi predatori in Svizzera
- Lince: da quasi 30 anni la lince è tornata a vivere in Svizzera. Attualmente, la popolazione di questo felino è stimata a circa 100 esemplari adulti. Lo spazio vitale è di suo gradimento e ha a disposizione sufficienti prede. Tuttavia, la specie è tuttora considerata minacciata. Per quanto riguarda la sua salvaguardia nello spazio alpino, la Svizzera ha una responsabilità particolare in seno all'Europa, in quanto senza la protezione garantita dal nostro Paese, la lince non avrebbe - a lungo andare - praticamente alcuna possibilità di sopravvivere. Il progetto LUNO (Luchs in der Nordostschweiz) mira al trasferimento di determinati esemplari di questo felino dalle Alpi nordoccidentali alle regioni della Svizzera nordorientale. In tal modo s'intende ampliare il suo spazio vitale.
- Lupo: è il cosmopolita del regno animale. Un tempo la sua area di diffusione era la più vasta di tutti i mammiferi. In numerose parti di essa, egli si era estinto nel corso dei secoli passati; oggi, tuttavia, ha ripreso la propria espansione. Negli ultimi tempi, diversi esemplari di lupo italiano hanno a più riprese sconfinato in Svizzera (la loro presenza è stata rilevata nel 1995 nella Val Ferret e nel 2000 nella Turtmanntal e nella Val d'Hérens).
- Orso: l'orso bruno è stato sterminato in Svizzera all'inizio del XX secolo. In Italia, nella regione del Trentino, a 50 km ca. dal Parco nazionale svizzero è in corso un progetto di reintroduzione di questo predatore. In caso di esito positivo, l'orso bruno potrebbe prima o poi ricomparire in Svizzera.

Ulteriori informazioni sui grandi predatori in Svizzera:
www.wild.unizh.ch/wolf, www.wild.unizh.ch/lynx, www.kora.unibe.ch.
Il numero 3/2000 del magazine dell'UFAFP "UMWELT/ENVIRONNEMENT" è interamente dedicato alla lince (copie in francese e tedesco possono essere ottenute gratuitamente all'indirizzo seguente: UFAFP, Comunicazione, 3003 Berna; tel. 031 322 93 56; email: info@buwal.admin.ch). Per i lettori di lingua italiana rimandiamo alla versione elettronica consultabile sul nostro sito Internet all'indirizzo:
http://www.buwal.admin.ch/~buwinternet/bulletin/i20003.htm

Organo: Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
Fonte: it Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni

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