Nella sessione di aprile il Gran Consiglio dovrà occuparsi
dell'ampio e complesso tema della nuova impostazione della perequazione
finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Cantone e comuni (NPC
grigionese).
La Commissione strategica e di politica statale del Gran Consiglio
si è occupata della materia in modo intenso e in parte anche
controverso, durante quattro sedute di 1 giorno, in presenza del
Consigliere di Stato Martin Schmid. Questo progetto vuole principalmente
strutturare e rafforzare la perequazione di risorse tra i comuni
finanziariamente più forti e più deboli in modo efficiente, trasparente,
equo e gestibile; attenuare gli oneri eccessivi e non direttamente
influenzabili dei comuni e del Cantone; incrementare il margine di
manovra e la responsabilità propria dei comuni e del Cantone; dissociare
il più possibile i compiti e i flussi finanziari tra Cantone e comuni;
adempiere al giusto livello ai rimanenti compiti in comune e
indennizzarli in modo orientato alla prestazione; abbattere gli ostacoli
esistenti in relazione alle aggregazioni di comuni.
La Commissione riconosce la necessità di un'ampia dissociazione dei
compiti tra Cantone e comuni, come pure il bisogno di una riforma
completa della perequazione finanziaria esistente. Secondo la
Commissione, in molti settori gli adeguamenti rappresentano premesse
indispensabili per poter affrontare in modo adeguato le sfide future. La
commissione è convinta che gli obiettivi sovraordinati di politica
statale, quali il rafforzamento dei comuni e del Cantone, la
semplificazione dei processi decisionali e l'adempimento dei compiti da
parte dell'organo più appropriato, possano essere raggiunti solo grazie
a una visione generale, come quella che sta all'origine del concetto di
base della NPC. Gli interessi e le particolarità settoriali devono
passare perlopiù in secondo piano. È stata però richiamata l'attenzione
anche su singoli punti deboli del progetto. A questo proposito è
importante che un rapporto sull'efficacia della perequazione finanziaria
informi periodicamente sul raggiungimento degli obiettivi e mostri pure
possibili provvedimenti per eventuali miglioramenti.
Sulla base di queste constatazioni, la Commissione chiede unanime al
Gran Consiglio di entrare nel merito dell'affare. Nella deliberazione di
dettaglio interna alla Commissione essa non è più apparsa così unita,
come in occasione del dibattito d'entrata in materia. Per molti settori,
segnatamente nel campo del sociale, per quanto riguarda la domanda sulla
responsabilità del Cantone, nell'ambito dei portatori di handicap, delle
lingue, della scuola, per quanto riguarda l'assistenza complementare
alla famiglia, il settore delle strade all'interno dell'abitato, la
protezione dell'ambiente, i progetti di costruzione nel settore delle
cure, ecc., ha lasciato emergere alcune proposte di maggioranza e di
minoranza. Alla fine, la Commissione o la maggior parte di essa
condivide però ampiamente le proposte del Governo contenute nel
messaggio.
Organo: Commissione strategica e di politica statale
Fonte: it Commissione strategica e di politica statale