In 18 anni il numero dei comuni politici nei Grigioni si è dimezzato. Se nel 2001 esistevano ancora 212 comuni, dal 1° gennaio 2019 ve ne saranno ancora 106. Questo calo è stato accompagnato anche da una netta riduzione del numero di comuni patriziali come anche delle forme di collaborazione intercomunale. Il Governo grigionese ha ora sottoposto al Gran Consiglio un rapporto sulle strutture comunali. Oltre ad affermazioni di natura statistica, il rapporto dedica ampio spazio al "Fusions-Check", lo strumento di verifica delle aggregazioni elaborato dalla Scuola universitaria per la tecnica e l'economia (UTE) di Coira.
La legge non prescrive l'elaborazione di un rapporto sulle strutture comunali. Tuttavia il Governo è dell'opinione che gli importanti mezzi di promozione impiegati nonché la dinamica delle riforme strutturali giustifichino la stesura di un rapporto. Quale strumento sostanziale per misurare l'efficacia delle aggregazioni viene impiegato il "Fusions-Check" dell'UTE di Coira.
Il rapporto sulle strutture comunali non propone alcun adeguamento legislativo o di natura strategica. Il Gran Consiglio viene piuttosto informato in merito allo stato della riforma comunale e territoriale, il cui orientamento era stato prescritto dallo stesso Gran Consiglio in occasione della sessione di febbraio del 2011.
Risanamento strutturale in corso
Il risanamento strutturale a livello territoriale nei Grigioni all'incirca durante gli ultimi 20 anni è degno di nota. Il numero di comuni politici si è dimezzato, il numero di comuni patriziali è passato da 130 nel 2000 a 67; inoltre esistono ancora otto consorzi patriziali. Nel periodo contemplato, il numero di collaborazioni intercomunali è anch'esso calato di circa la metà passando all'incirca da 400 a 200.
I mezzi di incentivazione sono necessari
Con circa 190 milioni di franchi negli ultimi 20 anni, l'impiego di mezzi a favore di comuni più grandi, più forti e più autonomi risulta considerevole. Tali mezzi vengono però impiegati in maniera positiva, poiché vanno direttamente a favore del livello statale più basso, ossia i comuni. Anche grazie alle aggregazioni di successo e ai mezzi di promozione versati, i comuni grigionesi si presentano complessivamente in una condizione finanziaria eccellente. Le aggregazioni si fanno notare anche a livello organizzativo; attualmente non vi è praticamente più alcun comune che non sia riuscito a occupare le proprie cariche politiche.
Le condizioni finanziarie dei comuni grigionesi sono molto buone
Le analisi dei conti annuali dei comuni grigionesi mostrano che negli ultimi anni i bilanci pubblici hanno vissuto uno sviluppo molto positivo. Nonostante gli elevati investimenti nelle infrastrutture comunali, la situazione finanziaria dei comuni risulta solida. Le aggregazioni avvenute, che hanno anche permesso l'erogazione di contributi cantonali per investimenti necessari, hanno a loro volta contribuito a una buona situazione finanziaria. Il nuovo sistema di perequazione finanziaria incrementa l'autonomia finanziaria dei comuni, ciò che comporta una maggiore responsabilità.
Dopo la fusione, il tasso fiscale rimane stabile – nella maggior parte dei casi è basso
Dando uno sguardo allo sviluppo dei tassi fiscali comunali delle persone fisiche si nota che questi, in seguito a un'aggregazione, nella maggior parte dei casi diminuiscono. Nella fase iniziale la promozione cantonale contribuisce a uniformare verso un livello possibilmente basso i tassi fiscali. Dopo una fase di consolidamento, gli adeguamenti strutturali, organizzativi e politici sono talmente avanzati che i tassi fiscali iniziali risultano sostenibili e possono essere ulteriormente mantenuti.
Lo strumento di verifica delle aggregazioni dell'UTE di Coira dà risultati ampiamente positivi
Il Centro di management amministrativo (CMA) dell'UTE di Coira ha sviluppato una serie di indicatori (Fusions-Check) con i quali, tramite metodi scientifici, può essere accertata e rappresentata l'efficacia delle aggregazioni avvenute. Questo strumento è stato adattato alle condizioni presenti nel Cantone dei Grigioni. Si tratta di contrapporre complessivamente 29 indicatori in un momento precedente (t0) e in un momento successivo (t1) alla fusione. Questo procedimento consente di fornire indicazioni in merito all'evoluzione generale dell'efficacia di aggregazioni comunali. Tuttavia vanno sempre analizzati i risultati singoli. I risultati del Fusions-Check, che siano positivi o negativi, possono essere ricondotti a una fattispecie rilevante come pure irrilevante per l'aggregazione.
I risultati emersi da tale verifica sono decisamente positivi. I comuni aggregati se la cavano bene. Il tasso di consenso per quanto riguarda le aggregazioni avvenute è sì calato leggermente; tuttavia una netta maggioranza dei votanti sarebbe nuovamente favorevole a un'aggregazione.
Riforma territoriale attuata con successo
Le 11 regioni esistenti dal 1° gennaio 2016 hanno sostituito le 14 corporazioni regionali, gli 11 distretti nonché i 30 circondari quali enti di diritto pubblico. In questo modo la riforma territoriale è considerata attuata con successo.
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Messaggio
Persona di riferimento:
Consigliera di Stato Barbara Janom Steiner, direttrice del Dipartimento delle finanze e dei comuni, tel. 081 257 32 01, e-mail
Barbara.Janom@dfg.gr.ch
Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato