Se verrà dato seguito al desiderio della commissione preparatoria, in futuro i dibattiti in Gran Consiglio saranno interpretati in simultanea verso l'italiano e verso il tedesco. L'interpretazione dovrà essere a disposizione sia dei parlamentari stessi, sia della popolazione che segue la diretta streaming.
Con l'introduzione dell'interpretazione simultanea, la commissione istituita per il dibattito preliminare intende favorire l'uso della lingua romancia e di quella italiana durante i dibattiti. L'istituzione di una commissione preparatoria è da ricondurre alla «proposta di decreto diretto Rettich concernente l'elaborazione di varianti per l'interpretazione simultanea dei dibattiti in Gran Consiglio» del 30 agosto 2019. La commissione, fondata su un'ampia base linguistica, partitica e regionale, ha sottoposto a un approfondito esame di fattibilità una variante minimale (traduzione di tutti gli interventi verso il tedesco e verso l'italiano) e una variante massimale (in aggiunta traduzione di tutti gli interventi verso il romancio). Con il coinvolgimento di esperti esterni e degli organi interessati dell'Amministrazione sono stati chiariti gli aspetti giuridici, edilizi, tecnici, relativi al personale e di carattere finanziario.
Rinuncia alla traduzione in romancio
È emerso che per ragioni edilizie nell'edificio del Gran Consiglio può essere attuata soltanto la variante minimale. Inoltre al momento attuale non è disponibile personale specializzato a sufficienza per l'interpretazione verso il romancio. La commissione ritiene tuttavia che i parlamentari e i cittadini interessati madrelingua romancia capiscano anche il tedesco (e/o l'italiano) oltre al romancio. Per cui anche in caso di rinuncia alla traduzione verso il romancio ogni membro del Gran Consiglio può esprimersi nella propria lingua madre ed essere capito da tutti. Stando a una perizia giuridica la soluzione proposta soddisfa anche le direttive giuridiche. La commissione chiede perciò l'introduzione dell'interpretazione simultanea nella variante minimale. Sia i costi d'investimento una tantum sia i costi d'esercizio correnti dovranno essere finanziati a carico del budget del Gran Consiglio.
Le organizzazioni linguistiche condividono la soluzione
Se in futuro gli interventi saranno interpretati in simultanea, si parlerà più romancio e più italiano. Per cui queste lingue saranno sentite più spesso all'interno del Parlamento e, grazie alla diretta streaming, anche al di fuori dello stesso; saranno più presenti, percepite come normali e come parte della quotidianità. Per questi motivi la «Pro Grigioni Italiano» e la «Lia Rumantscha» sostengono l'introduzione dell'interpretazione simultanea anche nella forma ridotta della variante minimale. La commissione ha coinvolto entrambe le organizzazioni linguistiche nell'elaborazione del rapporto. Inoltre l'interpretazione simultanea dei dibattiti potrebbe anche aumentare l'interesse della popolazione nei confronti dell'attività del Parlamento e nel migliore dei casi favorirebbe addirittura la disponibilità di cittadini di lingua romancia o italiana a candidarsi per il Gran Consiglio.
Persona di riferimento:
Presidente della commissione Gian Michael, tel. +41 78 602 11 80 (raggiungibile a partire dalle ore 13.30)
Organo competente: Gran Consiglio / commissione preparatoria ad hoc