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La relazione bosco-selvaggina è lo strumento cantonale più importante per valutare l'impegnativa tematica bosco-selvaggina a livello regionale, per definire misure necessarie e per divulgarle. Con la nuova relazione bosco-selvaggina Rheintal/Schanfigg-Domleschg/Heinzenberg-Safien viene rivista la relazione risalente al 2007. I danni ai boschi causati dalla selvaggina sono aumentati nel corso degli ultimi anni.

Un bosco di protezione sano e ben strutturato garantisce in maniera duratura la sicurezza della popolazione grigionese. Allo stesso tempo questo bosco costituisce anche lo spazio vitale per molti animali selvatici. Non appena il loro comportamento si traduce in danni eccessivi ai boschi, i servizi cantonali competenti redigono relazioni regionali bosco-selvaggina coinvolgendo i comuni in veste di proprietari dei boschi e prendendo a riferimento le relative basi di diritto federale. L'obiettivo principale della relazione bosco-selvaggina Rheintal/Schanfigg-Domleschg/Heinzenberg-Safien è quello di ringiovanire i boschi. Si intende raggiungere tale obiettivo adottando in sostanza misure nei settori della caccia e della selvicoltura nonché altre misure che influiscono sugli spazi vitali degli animali selvatici.

L'analisi evidenzia la presenza di superfici problematiche
La relazione bosco-selvaggina Rheintal/Schanfigg-Domleschg/Heinzenberg-Safien si compone di una parte dedicata ai boschi, di una parte dedicata alla selvaggina e di una sintesi con le misure definite. La relazione è documentata con cartine. La parte dedicata alla selvaggina illustra l'evoluzione delle popolazioni delle specie di ungulati (cervo, capriolo, camoscio e stambecco) dal 2007 nella regione e la pianificazione della caccia basata su quest'ultima. La parte dedicata al bosco contiene una descrizione dell'evoluzione del bosco e delle evoluzioni inerenti le specie arboree più importanti.

Sulla base della valutazione dell'impatto della selvaggina riportata nella parte dedicata al bosco vengono determinate le superfici sulle quali l'impatto attuale degli ungulati è tale da non permettere una rinnovazione naturale del bosco e quindi tale da mettere in discussione la funzione dei boschi o perlomeno da limitarla in misura importante. Queste superfici vengono definite superfici problematiche. Mentre sul 48 per cento delle superfici boschive non vi sono problemi legati all'impatto degli ungulati e quindi il bosco può adempiere le proprie funzioni, la quota di superfici problematiche nella regione Rheintal/Schanfigg-Domleschg/Heinzenberg-Safien è salita al 52 per cento. Ciò significa che rispetto a quelle rilevate nel 2007, le superfici problematiche sono più che raddoppiate. Su poco meno della metà di queste superfici problematiche i problemi devono essere affrontati urgentemente e in via prioritaria. Queste superfici sono definite superfici di intervento.

Nella primavera del 2022 la relazione bosco-selvaggina è stata presentata ai proprietari dei boschi e alle sezioni di cacciatori per la presa di posizione, spiegata in occasione di quattro incontri formativi e discussa. Le prese di posizione sono state opportunamente integrate nella relazione. È possibile prendere visione della documentazione e scaricarla dal sito web dell'Ufficio foreste e pericoli naturali.

Per garantire boschi in salute occorre adottare delle misure
Il bosco sarà in grado di affrontare i cambiamenti climatici in corso solo con una composizione ben strutturata e ricca di specie. Importanti specie arboree sensibili alla brucatura come l'abete bianco, il rovere, la quercia farnia, l'acero montano o il tiglio rivestono un ruolo di grande importanza per una selvicoltura naturalistica e devono essere conservate. Oltre agli interventi selvicolturali, l'adeguamento degli effettivi di ungulati alla capacità dello spazio vitale nel bosco rappresenta una misura importante. Definendo piani di abbattimento elevati per la regione interessata, la caccia grigionese dovrà aiutare a ridurre ulteriormente gli effettivi di cervi e di caprioli. Dove necessario, nelle zone boschive si mirerà anche a ridurre l'effettivo di camosci definendo misure venatorie regionali o locali. Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi venatori, infine anche le zone di protezione della selvaggina con le loro misure volte a regolare gli effettivi di cervo rivestono un ruolo decisivo.

Le misure di gestione della selvaggina e la riduzione degli effettivi di selvaggina rivelano un'efficacia notevolmente maggiore se i comuni, in veste di proprietari dei boschi, garantiscono la conservazione e la salvaguardia di spazi vitali per la selvaggina adeguati e indisturbati. È determinante che in sede di gestione delle offerte turistiche, di pianificazione di progetti di costruzione e di manifestazioni nonché di creazione e di imposizione di zone di quiete i proprietari dei boschi facciano il possibile per migliorare la situazione bosco-selvaggina.

Cura dei boschi e dei biotopi
La cura degli spazi vitali è molto importante per il bosco e per la selvaggina. Con l'aiuto di interventi nel bosco di protezione o di misure di promozione e conservazione della biodiversità del bosco i boschi vengono rinnovati e curati nonché specie e spazi vitali particolari vengono conservati e promossi. Insieme ai cacciatori, nel quadro di piani per la cura della selvaggina è possibile conservare e migliorare ulteriormente la qualità degli spazi vitali per la selvaggina, ad esempio grazie alla cura annuale di superfici non edificabili.

La collaborazione è decisiva
La caccia e la gestione forestale forniscono un importante contribuito al miglioramento della situazione bosco-selvaggina. Tuttavia, è altresì fondamentale che tutti gli altri gruppi di interesse sostengano e attuino le misure. Tra questi rientrano soprattutto i comuni, il turismo e l'agricoltura.

Allegato:

relazione bosco-selvaggina Rheintal/Schanfigg-Domleschg/Heinzenberg-Safien

Persone di riferimento:

  • Consigliere di Stato Dr. Mario Cavigelli, direttore del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità, tel. +41 81 257 36 01, e‑mail Mario.Cavigelli@diem.gr.ch
  • Lukas Kobler, vice ispettore forestale cantonale, Ufficio foreste e pericoli naturali, tel. +41 81 257 50 21, e‑mail Lukas.Kobler@awn.gr.ch
  • Adrian Arquint, capo dell'Ufficio per la caccia e la pesca, tel. +41 81 257 38 91, e‑mail Adrian.Arquint@ajf.gr.ch


Organo competente: Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità

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