A seguito di una denuncia penale, l'Ufficio per la sicurezza delle derrate alimentari e la salute degli animali ha contestato prodotti a base di carne provenienti dalla macelleria del penitenziario Realta. Tra le altre cose, sui prodotti il contenuto di carne suina non era dichiarato o non era dichiarato in modo sufficientemente preciso. L'Ufficio per l'esecuzione giudiziaria ha reagito con misure immediate.
A seguito di una denuncia penale sporta da detenuti contro ignoti e contro le direzioni dei penitenziari, l'Ispettorato cantonale delle derrate alimentari ha sequestrato prodotti a base di carne nello spaccio aziendale e nei penitenziari Realta e Cazis Tignez. Nel frattempo sono disponibili i risultati delle analisi svolte dall'Ispettorato cantonale delle derrate alimentari. Sono emerse diverse dichiarazioni non conformi di prodotti a base di carne. Ad esempio, un campione di salsiccia di manzo destinata alla vendita nello spaccio aziendale conteneva carne suina non dichiarata. In altri prodotti le quantità di carne suina erano state dichiarate in modo non sufficientemente preciso. In una fornitura destinata al vitto dei detenuti e dei collaboratori di entrambi i penitenziari, ai prodotti bovini era stata aggiunta una quantità molto elevata di carne suina.
Produzione nella macelleria sospesa fino a nuovo avviso
A seguito della denuncia penale l'Ufficio per l'esecuzione giudiziaria ha disposto immediatamente la verifica della dichiarazione della carne e la tracciabilità dei flussi di carne nella macelleria del penitenziario. «Dobbiamo poter garantire che tutti i prodotti a base di carne siano dichiarati correttamente», ha dichiarato Mathias Fässler, capo dell'Ufficio per l'esecuzione giudiziaria. «Abbiamo rafforzato i nostri controlli interni e analizzato le responsabilità, i processi e i meccanismi di controllo nella macelleria. Inoltre abbiamo deciso di acquistare carne esclusivamente da fornitori esterni fino a nuovo avviso.» La direzione dell'Ufficio e le direzioni dei penitenziari si rammaricano per l'accaduto e si scusano con i detenuti, i collaboratori e gli utenti che sono stati ingannati. «Speriamo che l'inchiesta penale in corso porti rapidamente a un chiarimento completo e possa essere conclusa rapidamente», ha dichiarato il capoufficio Mathias Fässler. Le prime conseguenze in materia di diritto del personale sono già state tratte.
Persona di riferimento:
Mathias Fässler, capo dell'Ufficio per l'esecuzione giudiziaria, tel. +41 81 257 52 51 (raggiungibile dalle ore 15:00 alle ore 16:00), e‑mail Mathias.Fässler@ajv.gr.ch
Organo competente: Ufficio per l'esecuzione giudiziaria