Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 08.12.2009
Nelle leggi edilizie comunali del Cantone dei Grigioni, la medesima fattispecie materiale viene intesa in modi diversi sia dal punto di vista contenutistico sia da quello terminologico. Queste differenze vengono inoltre sovente accresciute dalle più disparate descrizioni e circonlocuzioni. Poiché queste divergenze esistono da lungo tempo, sono profondamente ancorate nell'uso delle autorità nei contatti con la popolazione. Quale esempio sia qui menzionato il concetto di "distanza dal confine". A ciò si aggiunge il fatto che nel nostro Cantone una legge edilizia comunale è sovente di difficile lettura e rende perciò di solito necessario il ricorso alla legge sulla pianificazione territoriale del Cantone dei Grigioni (LPTC) e all'ordinanza sulla pianificazione territoriale del Cantone dei Grigioni (OPTC). Le differenze terminologiche e la difficile leggibilità spalancano le porte a differenti interpretazioni, creando così necessariamente una grande insicurezza giuridica. Un'edificazione "intercomunale" è quindi non di rado accompagnata da grande confusione e caratterizzata da inutili insicurezze. Ciò provoca a sua volta dei ritardi, genera un onere amministrativo supplementare e non da ultimo considerevoli spese inutili.
 
I diversi concetti contenuti nelle leggi edilizie comunali coinvolte portano sempre più sovente a problemi anche nel trasferimento di piani direttori regionali nelle leggi edilizie comunali. Quale esempio si può qui citare il trasferimento del piano direttore regionale relativo alla costruzione di abitazioni secondarie in Engadina Alta. In questo caso, le diverse definizioni del concetto di "utenti di abitazioni primarie" contenute nelle leggi edilizie comunali hanno p.es. richiesto che, quale base di lavoro, uno specialista riformulasse questo concetto nelle leggi appena menzionate.
 
Sulla base di questa situazione, il Governo viene perciò incaricato di adottare le necessarie misure per un'armonizzazione terminologica delle leggi edilizie comunali nel Cantone dei Grigioni e per renderle più leggibili.
 
Coira, 8 dicembre 2009
 
Pfäffli, Felix, Troncana-Sauer, Arquint, Barandun, Bezzola (Samedan), Bezzola (Zernez), Blumenthal, Brantschen, Brüesch, Buchli, Cahannes Renggli, Campell, Casparis-Nigg, Caviezel (Pitasch), Cavigelli, Claus, Clavadetscher, Conrad, Donatsch, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Hartmann (Coira), Hartmann (Champfèr), Jaag, Jäger, Jenny, Koch, Krättli-Lori, Kunz, Marti, Menge, Mengotti, Meyer-Grass (Klosters Dorf), Nick, Parolini, Parpan, Peer, Perl, Peyer, Pfenninger, Pfiffner-Bearth, Ragettli, Ratti, Rizzi, Thomann, Thöny, Thurner-Steier, Toschini, Trepp, Valär, Vetsch (Pragg-Jenaz), Wettstein, Cattaneo, Engler, Furrer-Cabalzar, Gassmann, Gunzinger, Largiadèr, Schädler, Stoffel (Davos)

Risposta del Governo

La richiesta di adottare misure per l'armonizzazione delle definizioni e delle procedure di misurazione di diritto edilizio nelle leggi edilizie comunali, formulata con il presente intervento del granconsigliere Pfäffli e cofirmatari, corrisponde a un vecchio intento del Governo e sfonda quindi porte aperte. Gli sforzi volti a uniformare prescrizioni, definizioni e procedure di misurazione nel settore edilizio sono stati uno dei principali fulcri della revisione totale della legislazione cantonale sulla pianificazione territoriale (LPTC, OPTC), approvata dal Gran Consiglio il 6 dicembre 2004 ed entrata in vigore il 1° novembre 2005. L'obiettivo di questi sforzi doveva consistere nel migliorare la leggibilità delle leggi edilizie, nel semplificare in generale il diritto edilizio e le procedure, nonché nel rendere possibile un'edificazione più economica grazie a prescrizioni armonizzate.

Le principali misure a questo proposito che il Cantone ha già adottato o adotterà si possono riassumere come segue:

1. Completa uniformazione di tutte le procedure di diritto edilizio e pianificatorio, come procedure per il rilascio della licenza edilizia, procedure di piano di quartiere, procedure di pianificazione locale, ecc. tramite l'inserimento di procedure standardizzate nella LPTC, a vantaggio di leggi edilizie comunali più leggere e strutturate in modo da risultare di facile utilizzo.

2. Con decreto governativo del 23 maggio 2006 il Cantone dei Grigioni è stato il primo Cantone ad aderire al CIAE (Concordato intercantonale sull'armonizzazione delle definizioni edilizie). Il CIAE armonizza a livello nazionale tutte le definizioni edilizie e le procedure di misurazione importanti. Con la sua (precoce) adesione, il Governo intendeva non da ultimo dare anche un contributo per evitare l'emanazione di una legge edilizia federale. Contro l'adesione si è del resto pronunciato proprio il comune di domicilio del primo firmatario del presente intervento, motivando l'opposizione tra l'altro con il fatto che, in caso di adesione, il comune si sarebbe visto costretto ad abbandonare strumenti usati da tempo con profitto.

3. Appena il CIAE sarà entrato in vigore (presumibilmente ancora quest'anno), tramite una relativa revisione parziale dell'OPTC il Governo incaricherà tutti i comuni di tenere conto del CIAE nelle prossime revisioni delle leggi edilizie comunali. Nel frattempo ciò è già stato fatto da una ventina di comuni, senza che vi fosse un incarico vincolante.

4. Anche nelle stesse LPTC e OPTC sono state armonizzate alcune definizioni, tra l'altro proprio la definizione di "distanza dal confine" (art. 37 OPTC), che il primo firmatario dell'intervento indica come esempio negativo.

5. Su incarico del Governo, l'Associazione grigionese per lo sviluppo del territorio (BVR) ha adeguato già nel 2007 il Modello di legge edilizia per i Comuni del Cantone dei Grigioni ai requisiti del CIAE; i comuni dispongono perciò già oggi di un modello sulla base del quale emanare leggi edilizie comunali con definizioni edilizie armonizzate.

6. Nel corso dell'emanazione del piano direttore cantonale "costruzione di abitazioni secondarie", il 10 novembre 2009 il Governo ha tra l'altro approvato un insieme di strumenti nel quale si trovano i mezzi e le definizioni necessari per indirizzare lo sviluppo delle abitazioni secondarie. Tale insieme di strumenti dà quindi un notevole contributo all'uniformazione degli atti normativi comunali per quanto riguarda le norme concernenti le abitazioni secondarie. Esso contiene ad esempio proprio una definizione del concetto "utenti di abitazioni primarie" menzionato dal primo firmatario del presente intervento.

Il Governo è disposto ad accogliere il presente incarico ai sensi dei numeri 1 e 3.

10 marzo 2010