Nel quadro del dibattito sulla NPC in occasione della sessione di aprile 2009 è tra l'altro stato affrontato il tema della garanzia del Cantone per gli impegni dei comuni. Fino a quel momento la questione era stata interpretata in modo diverso, anche l'interpretazione delle banche non era unitaria, ciò che ha avuto effetti sul rating e sulle spese di finanziamento, nonché sulle possibilità di finanziamento dei comuni.
Fino al dibattito menzionato della sessione di aprile 2009, i responsabili della BCG partivano dal presupposto di una responsabilità del Cantone per gli impegni dei comuni e questo in base alle risposte del Governo all'interrogazione Sünderhauf del marzo 1999 e all'interrogazione Schmid dell'ottobre 2000. In esse il Governo aveva stabilito che "in base all'obbligo di vigilanza del Cantone ad esso incombe una responsabilità per la gestione delle finanze del comune e quindi de facto anche una responsabilità sussidiaria per le passività dei comuni". In questo modo il Governo aveva confermato almeno indirettamente la concezione secondo cui esiste una responsabilità sussidiaria del Cantone per gli impegni dei comuni e che questa deriva dall'obbligo di vigilanza del Cantone. I comuni grigionesi hanno dunque beneficiato di questa garanzia dello Stato non espressa e implicita, contenuta però nella risposta del Governo. L'interpretazione della BCG è stata simile, ciò che ha avuto ripercussioni sulla capacità creditizia e di conseguenza sulle spese finanziarie dei comuni.
In occasione della sessione di aprile 2009 il Consigliere di Stato Schmid ha però spiegato esplicitamente che non esiste alcuna garanzia del Cantone per impegni dei comuni. Nel relativo protocollo il Consigliere di Stato Schmid afferma che se una banca è o fosse partita dal presupposto che il Cantone è responsabile per i debiti assunti dal comune, essa si troverebbe in errore. Questa prassi è già stata confermata nel 2003 dal Tribunale federale. Il 3 luglio 2003 il Tribunale federale ha respinto diverse azioni contro il Cantone del Vallese, evitando così un bailout. Il Cantone del Vallese non ha dovuto assumersi i debiti del Comune di Leukerbad, divenuto insolvibile. È stata confermata la procedura ordinaria conformemente alla «legge federale sull'esecuzione per debiti contro i Comuni e altri enti di diritto pubblico cantonale» del 4 dicembre 1947, secondo la quale non vi è una responsabilità del Cantone per impegni comunali.
In base a queste spiegazioni, nonché alle affermazioni dei responsabili della BCG prima del dibattito sulla NPC nel 2009, si deve partire dal presupposto che dopo la sessione di aprile 2009 le banche abbiano proceduto a una nuova valutazione della solvibilità dei comuni in base al loro potenziale e alla loro situazione finanziaria.
Le firmatarie e i firmatari pregano il Governo di rispondere alle seguenti domande in relazione alla problematica esposta:
1. Il Governo ha osservato un cambiamento nella solvibilità dei comuni?
2. Il Governo ha constatato cambiamenti negli oneri e nelle possibilità di finanziamento, nonché nel rating dei comuni quale conseguenza dei fatti summenzionati?
3. Se sono state constatate modifiche: il Governo può esprimersi in merito al numero dei comuni interessati?
4. Al Governo sono noti dei comuni che in seguito ai fatti summenzionati non hanno ottenuto dei crediti? Se sì, a quali domande di credito non è stato dato seguito?
5. Secondo il Governo, vi è necessità di agire per garantire ai comuni il finanziamento dei compiti a loro assegnati?
Coira, 19 aprile 2011
Caduff, Geisseler, Albertin, Augustin, Berther (Disentis/Mustér), Berther (Camischolas), Blumenthal, Bondolfi, Caluori, Candinas, Casutt-Derungs, Cavegn, Darms-Landolt, Della Vedova, Dermont, Dosch, Fallet, Florin-Caluori, Foffa, Joos, Kleis-Kümin, Kollegger (Malix), Märchy-Caduff, Niederer, Parpan, Righetti, Sax, Tenchio, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Zanetti, Vincenz
Risposta del Governo
L'interpellanza presenta in modo corretto la situazione di fatto e di diritto. Non da ultimo la soluzione giuridica del caso Leukerbad ha contribuito al chiarimento conclusivo. Non vi è una responsabilità del Cantone per gli impegni dei comuni.
Per questioni di trasparenza, nel quadro della NPC grigionese il Governo aveva proposto di stabilire esplicitamente l'esclusione della responsabilità per gli impegni dei comuni (cfr. messaggio quaderno n. 20/2008-2009, pag. 1200). Sebbene la NPC grigionese sia stata respinta dal Popolo il 7 marzo 2010, la situazione giuridica rimane invariata.
Tramite il sistema di perequazione finanziaria, i comuni ricevono, di regola, sufficienti mezzi per poter mantenere in equilibrio le loro finanze. Per gli oneri per i quali non si ha colpa e che non sono influenzabili è possibile generare mezzi supplementari (fabbisogno straordinario); per avere diritto a tali mezzi sono però necessari un tasso fiscale minimo del 130 percento dell'imposta cantonale semplice, nonché il tasso massimo per gli altri tipi d'imposta. Prestazioni del Cantone che vanno oltre, ad es. sotto forma di garanzia del disavanzo o simili, porterebbero a falsi incentivi prevedibili e sarebbero contrari al principio dell'equivalenza fiscale. Come mostra l'attuale situazione a livello europeo, simili falsi incentivi possono portare a gravi crisi di indebitamento.
Complessivamente, l'attuale situazione finanziaria nei comuni grigionesi può venire considerata buona. Nel 2009 (ultimo anno contabile completamente analizzato), rispetto all'anno precedente il patrimonio disponibile per abitante era di nuovo lievemente aumentato, passando da 323 a 449 franchi. Solo nel 2000 i comuni presentavano ancora in media un debito netto di 2'255 franchi per abitante. Anche gli altri indicatori "quota degli oneri finanziari" e "quota degli interessi" erano ulteriormente migliorati rispetto all'anno precedente. Da una considerazione globale, i comuni gestiscono le loro finanze in modo responsabile. Fino ad oggi nessuna banca creditrice di un comune grigionese ha mai subito un danno. I comuni vengono tuttora considerati partner affidabili per le banche.
In merito alle domande:
1. Il Governo non ha osservato alcun cambiamento nella solvibilità dei comuni. Esso non è tuttavia a conoscenza dei rating delle banche per i singoli comuni.
2. Non sono state constatate modifiche sostanziali nelle spese e nelle possibilità di finanziamento, nonché nel rating dei comuni quale conseguenza dei fatti menzionati. Nel recente passato le condizioni creditizie non sono peggiorate. Per le banche, il finanziamento dei comuni è e rimane un mercato interessante e sicuro. Vi sono sempre casi singoli nei quali gli istituti finanziari rispondono in modo negativo alle richieste di credito di comuni con una situazione finanziaria critica. L'esperienza mostra che in simili casi subentrano altri istituti di credito che sono dunque ovviamente disposti a sopportare un rischio maggiore. Il numero di comuni interessati rimane ai livelli degli scorsi anni.
3. Poiché non sono stati accertati cambiamenti, non è possibile fare un'affermazione in merito.
4. No.
5. Dal punto di vista del Governo non vi è una necessità di agire. Nel quadro della nuova proposta della NPC grigionese o della revisione totale della legge sui comuni esso si occuperà nuovamente della vigilanza preventiva. L'obiettivo degli strumenti di vigilanza cantonali è riconoscere il prima possibile sviluppi finanziari sfavorevoli nei comuni e spingere i comuni ad adottare un impiego dei mezzi più economico.
23 giugno 2011