Con la legge sull'energia del 20.4.2010 e la relativa ordinanza del 12.10.2010, i Grigioni dispongono di basi legislative attuali e moderne per una politica energetica efficiente. Il Cantone si è posto quale obiettivo la riduzione delle emissioni di CO2; ciò va raggiunto diminuendo il consumo di energia negli edifici e sostituendo le energie fossili attraverso le rinnovabili.
Di principio, il Cantone può partecipare ai costi se in edifici esistenti vengono installati impianti per la produzione di energia da vettori energetici rinnovabili o se vengono adottate misure per aumentare l'efficienza energetica. Tuttavia, i contributi finanziari per impianti tecnici vengono concessi unicamente se due delle tre superfici principali degli involucri dell'edificio soddisfano elevate esigenze. Nel recente adeguamento del Programma Edifici nazionale, requisiti e condizioni sono stati inaspriti al punto tale che i piccoli edifici come ad esempio le case unifamiliari di regola non riceveranno più alcun sussidio promozionale per risanamenti. In questo modo viene automaticamente a cadere anche il diritto al bonus cantonale di risanamento completo.
Qualora nell'edificio abitativo sia prevista la sostituzione del riscaldamento, per molti proprietari di immobili non è possibile, per motivi finanziari, procedere contemporaneamente anche al risanamento dell'involucro dell'edificio. In questo modo, secondo la vigente ordinanza sull'energia viene al contempo a cadere anche il diritto a sussidi per gli impianti tecnici. Per molti proprietari di abitazioni vengono così a cadere gli stimoli e i mezzi di incentivazione per l'impiego di energie rinnovabili.
Le firmatarie e i firmatari chiedono perciò un allentamento dell'art. 40 cpv. 4 dell'ordinanza sull'energia che permetta al proprietario dell'edificio di anticipare il risanamento, spesso inevitabile, degli impianti tecnici, senza perdere il diritto di ottenere sussidi, e di risanare a tappe le superfici principali dell'involucro dell'edificio. Il Governo viene invitato a elaborare una proposta per l'adeguamento dell'ordinanza sull'energia, presentando l'ulteriore riduzione attesa delle emissioni di CO2 e le conseguenze finanziarie e per il personale a ciò collegate.
Samnaun, 13 giugno 2012
Geisseler, Casty, Valär, Barandun, Bezzola (Zernez), Blumenthal, Brandenburger, Bucher-Brini, Burkhardt, Caduff, Caluori, Casutt, Casutt-Derungs, Clalüna, Claus, Clavadetscher, Conrad, Darms-Landolt, Dosch, Engler, Fasani, Foffa, Fontana, Frigg-Walt, Furrer-Cabalzar, Gartmann-Albin, Giacomelli, Gunzinger, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jeker, Jenny, Joos, Kasper, Kollegger (Malix), Komminoth-Elmer, Krättli-Lori, Kunz (Fläsch), Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Märchy-Caduff, Meyer-Grass, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Michel (Davos Monstein), Montalta, Nick, Niederer, Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Parpan, Pedrini, Peyer, Pfäffli, Pfenninger, Pult, Righetti, Sax, Stiffler (Davos Platz), Thöny, Tomaschett-Berther (Trun), Trepp, Vetsch (Pragg-Jenaz), Waidacher, Wieland, Zanetti, Degonda, Deplazes, Monigatti
Risposta del Governo
Conformemente all'art. 40 cpv. 4 dell'ordinanza sull'energia (OGE), vengono versati sussidi a impianti tecnici a condizione che due delle tre superfici principali (facciata, finestre, tetto/solaio) dell'edificio in questione raggiungano i requisiti conformemente all'allegato 11. Ne sono esclusi gli impianti per la produzione di acqua calda, segnatamente impianti solari termici e scaldaacqua a pompa di calore. Questi impianti hanno già oggi diritto a sussidi senza porre requisiti all'involucro dell'edificio. Non vengono concessi sussidi alle nuove costruzioni.
L'art. 40 cpv. 4 è alla base della pluriennale strategia di risanamento del Cantone. Dal punto di vista energetico, è di principio sensato risanare dapprima l'involucro dell'edificio e solo in un secondo passo impiegare energie rinnovabili. Spesso questa procedura è vantaggiosa anche dal punto di vista economico, poiché le case male isolate richiedono una potenza termica maggiore.
Le esigenze per un sussidio promozionale dal Programma Edifici nazionale sono sensibilmente aumentate. Per gli edifici più piccoli come case unifamiliari, gli adeguamenti portano di fatto a fare sì che avranno diritto a sussidi solo i risanamenti totali.
La prassi mostra che il risanamento dell'involucro dell'edificio e degli impianti tecnici avviene perlopiù a tappe. Di conseguenza, corrisponde al vero che i proprietari che dapprima rinnovano solo gli impianti tecnici non ricevono sussidi promozionali. Con il richiesto allentamento dell'art. 40 cpv. 4, in futuro tutti gli impianti tecnici che sfruttano energie rinnovabili avrebbero diritto a sussidi.
Si stima che oggi nel Cantone vengano rinnovati 3 000 impianti di riscaldamento all'anno, un terzo dei quali verrebbe sostituito con impianti che sfruttano energie rinnovabili. Nel 2011 sono stati versati sussidi promozionali per quasi 1,5 mio. di franchi a oltre 200 impianti. Questi impianti sostituiscono un equivalente petrolio di circa 3 000 t ovvero 9 500 t CO2. Un allentamento dell'art. 40 cpv. 4 aumenterebbe di circa 1 000 unità all'anno il numero di impianti aventi diritto a sussidi che sfruttano energie rinnovabili. Questi impianti sostituirebbero un equivalente petrolio di circa 15 000 t ovvero 47 500 t CO2. La somma di promozione supplementare che si renderebbe necessaria si attesterebbe a oltre 7 mio. di franchi, ciò che significherebbe quasi un raddoppio dei mezzi attuali (9 mio. di franchi). Per l'elaborazione delle domande andrebbe inoltre creato un impiego supplementare, ciò che secondo la valutazione del Governo sarebbe un'impresa piuttosto difficile.
Dal punto di vista della problematica del CO2, un allentamento dell'art. 40 cpv. 4 contribuirebbe a raggiungere più rapidamente gli obiettivi di politica climatica, in particolare gli obiettivi di riduzione e sostituzione delle energie fossili fissati nell'art. 3 della legge cantonale sull'energia. Dal punto di vista energetico ciò potrebbe tuttavia portare in parte anche a soluzioni non ottimali. In particolare, le pompe di calore in case male isolate portano a elevati costi d'investimento e a un rendimento inferiore ovvero a un elevato consumo di elettricità.
L'esperienza mostra che la regolamentazione porta a situazioni insoddisfacenti soprattutto in relazione alla realizzazione di reti di teleriscaldamento. La problematica risiede nel fatto che quando viene costruita una condotta di teleriscaldamento molti proprietari di case vorrebbero allacciarsi, ma questo momento stabilito da terzi non corrisponde alle previste misure di risanamento degli involucri degli edifici.
In base a quanto esposto, il Governo è quindi disposto ad accogliere solo in parte l'incarico. Di conseguenza, l'OGE va adeguata in modo tale che i sussidi promozionali alle reti di teleriscaldamento possano essere concessi senza porre requisiti all'involucro dell'edificio.
20 agosto 2012