Durante la nostra sessione di giugno a Samnaun sono stato reso attento alla spiacevole situazione in cui si trovano gli apicoltori nel Cantone dei Grigioni. Come nel resto della Svizzera, le api sono affette da varroasi. Ora si sono aggiunte la peste europea e quella americana, causando danni enormi. Fino a 2 000 colonie di api sulle 7 000 esistenti nel Cantone dei Grigioni sono gravemente minacciate. Le epizoozie sono scoppiate specialmente nelle valli meridionali, in Surselva, nel Grigioni centrale/Thusis, nella Bündner Herrschaft e in Prettigovia. In Prettigovia, ad esempio, 7 apicoltori su 70 hanno subito un danno totale.
Nel 2011, il fondo cantonale contro le epizoozie ha versato in totale 124 000 franchi per le api. Circa la metà è servita a coprire i costi degli ispettori e del commissario degli apiari. Il lavoro di questa istituzione viene esplicitamente apprezzato dagli apicoltori e considerato uno strumento molto importante per l'apicoltura grigionese.
Il danno a una colonia colpita da un'epizoozia supera gli 800 franchi. L'indennizzo attuale da parte del fondo contro le epizoozie ammonta a 70 franchi per colonia. Per le costose misure di risanamento, il regolamento attuale non prevede indennizzi.
Con questo incarico intendiamo sostenere gli apicoltori attivi e proporre di indennizzare con 350 franchi ogni colonia sostituita. Nel caso di un risanamento degli effettivi va prevista la sostituzione di 600 colonie, fatto che provoca costi pari a 210 000 franchi.
Per il risanamento vanno calcolate spese di circa 170 franchi per colonia. Secondo le dichiarazioni del commissario cantonale degli apiari andrebbero risanate circa 2 000 colonie. Ciò si traduce in costi pari a 340 000 franchi (base per il lavoro: 1 ora e mezza a 43 franchi, versamento di 32 franchi, costi per materiale 100 franchi).
Per motivi di capacità, il risanamento potrà essere completato in tutto il Cantone in 4 - 5 anni. Se si includono anche i costi non coperti dell'USDA a carico del fondo contro le epizoozie per personale, laboratorio, materiale, ecc. pari a circa 85 000 franchi all'anno, per cinque anni risultano ulteriori 425 000 franchi.
Il fondo contro le epizoozie funge da bacino di compensazione finanziaria. L'USDA ottiene il margine di manovra necessario per effettuare questo risanamento su un periodo di cinque anni. Eventuali variazioni vanno a carico o a favore del fondo cantonale contro le epizoozie.
Per sostenere le api quale parte di una natura intatta, il Governo viene incaricato di:
1. versare durante 5 anni 200 000 franchi all'anno al fondo contro le epizoozie per il risanamento delle colonie di api, ossia in totale un milione di franchi;
2. aumentare l'aliquota per colonia di api sostituita da 70 a 350 franchi;
3. versare un sussidio di 170 franchi per colonia per il risanamento degli effettivi.
Coira, 30 agosto 2012
Niggli-Mathis (Grüsch), Albertin, Niggli (Samedan), Baselgia-Brunner, Bezzola (Zernez), Brandenburger, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart, Casanova-Maron, Casty, Casutt, Clalüna, Conrad, Darms-Landolt, Dermont, Dosch, Engler, Fallet, Foffa, Fontana, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Gunzinger, Hartmann (Champfèr), Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jaag, Jeker, Jenny, Kasper, Kollegger (Coira), Komminoth-Elmer, Kunz (Fläsch), Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Märchy-Caduff, Michael (Donat), Müller, Niederer, Noi-Togni, Parolini, Peyer, Pfenninger, Pult, Righetti, Steck-Rauch, Stiffler (Davos Platz), Tomaschett-Berther (Trun), Trepp, Tscholl, Deplazes, Fausch, Michel (Igis), Monigatti, Pfister
Risposta del Governo
Da alcuni anni gli apicoltori svizzeri e grigionesi sono confrontati sempre più spesso con gravi problemi dovuti a importanti perdite nelle colonie di api. Lo scorso inverno, nel Cantone dei Grigioni su 7200 colonie circa 2300 non sono sopravvissute. Assieme alle malattie della covata sempre più diffuse, queste perdite rappresentano non solo una seria difficoltà economica per l'apicoltura, bensì, a seguito dell'importanza ecologica delle api, anche una grave minaccia per il mantenimento dell'impollinazione nell'agricoltura e nella natura. Alla base della moria di api vi sono diversi fattori (ad es. inverni rigidi, diminuzione della biodiversità, prodotti fitosanitari inadeguati). La causa principale risiede tuttavia nell'infestazione da varroa, un parassita importato in Svizzera negli anni 70 che succhia il sangue. Nonostante intense misure di lotta, la malattia dovuta a questo parassita non ha potuto essere debellata. Essa porta perciò regolarmente a colonie deboli con poche difese contro altre malattie virali e batteriche.
Per perdite dovute a epizoozie da combattere (peste europea, peste americana), l'apicoltore riceve attualmente un indennizzo dal fondo cantonale contro le epizoozie pari a 70 franchi per colonia. Nel 2011 il Cantone dei Grigioni ha speso in totale 125 000 franchi per combattere queste epizoozie. Non esistono però né contributi per il risanamento da epizoozie, né per debellare la varroasi. Dato che la situazione attuale delle epizoozie non si è ancora attenuata e bisogna quindi prevedere ulteriori perdite di colonie nei prossimi mesi, queste condizioni complesse vanno contrastate con una strategia globale. Diversamente dal piano citato nell'incarico, nella strategia di lotta ci si deve concentrare su tre punti chiave.
1. Nel Cantone si procede a una lotta unitaria dell'infestazione da varroa. I mezzi necessari vengono messi a disposizione gratuitamente dal Cantone, il loro impiego viene sorvegliato dal commissario degli apiari e dagli ispettori degli apiari e l'efficacia viene controllata. Con questa strategia di intervento coordinata e armonizzata, l'effetto va incrementato in modo efficiente ed efficace e il successo va reso duraturo. Ciò comporta costi annui pari a 100 000 franchi. La lotta non è prevista a tempo determinato, bensì durerà tanto quanto necessario.
2. Il risanamento degli apiari infestati da peste europea e peste americana avviene a livello regionale e su tutto il territorio sotto la direzione dell'Ufficio e con la consulenza e la sorveglianza degli ispettori degli apiari in caso di forte pressione dell'infezione. Oltre ai metodi tradizionali viene applicato anche un nuovo procedimento, il cosiddetto sciame artificiale. Ai costi dimostrati per materiale, smaltimento, laboratorio ecc. viene versato un contributo di 100 franchi per colonia. In questo ambito bisogna prevedere circa 20 000 franchi all'anno.
3. Il valore di stima attuale di una colonia passa da 100 a 170 franchi. Di questi, conformemente alla legge sulla veterinaria, il 70 % viene indennizzato dal fondo contro le epizoozie (119 franchi), se le condizioni poste dall'Ufficio al risanamento sono rispettate. Bisogna quindi calcolare costi supplementari di 49 franchi per colonia. Con circa 600 colonie all'anno risultano perciò ca. 30 000 franchi all'anno.
Questi costi supplementari totali, stimati a 150 000 franchi all'anno, variano a seconda del decorso effettivo delle epizoozie, quindi non possono essere calcolati esattamente. In ogni caso, questi mezzi andrebbero presi dal fondo contro le epizoozie che viene alimentato dai contributi di detentori di animali, comuni e Cantone. Il contributo attuale da parte dei detentori di api e dei comuni ammonta a 1.50 franchi ciascuno, quello da parte del Cantone a 3 franchi per colonia (il contributo totale da parte del Cantone al fondo contro le epizoozie è però limitato a 600 000 franchi). I costi attuali pari a 125 000 franchi superano già ampiamente i contributi provenienti dal settore apicolo. Inoltre, il fondo contro le epizoozie non dispone di riserve libere. Gli ulteriori 150 000 franchi vanno quindi finanziati con nuovi contributi al fondo contro le epizoozie. I contributi dei detentori di api e dei comuni andrebbero aumentati al massimo (5 franchi per colonia), ciò che permetterebbe di generare circa 50 000 franchi. L'ulteriore disavanzo di circa 100 000 franchi andrebbe coperto in altro modo.
In questo senso, il Governo è disposto ad accogliere l'incarico.
31 ottobre 2012