Negli ultimi anni, quale servizio specializzato e di mediazione per il volontariato nei Grigioni Benevol ha intrapreso molto per sensibilizzare la popolazione al volontariato.
Quest'anno sono state pubblicate delle linee guida sul volontariato nei comuni. Esse sono state elaborate dall'UTE di Coira in collaborazione con l'Accademia Europea di Bolzano (EURAC research) e Apollis, Centro di ricerca sociale e demoscopia, Bolzano. Lo scopo delle linee guida consiste nel sensibilizzare ulteriormente in merito al tema del volontariato e nel porre il livello comunale al centro.
Le linee guida prevedono che il Cantone debba creare le condizioni quadro ideali per il volontariato tramite sensibilizzazione, riconoscimento, sostegno e base legale. Da parte loro, i comuni sono degli attori centrali soprattutto nel settore del coordinamento e dell'attivazione. Nelle linee guida vengono elencate le seguenti raccomandazioni d'intervento: i comuni devono evidenziare il tema del volontariato, procedere al riconoscimento, acquisire e mettere in contatto gli attori, sostenere volontari e organizzazioni, curare le relazioni pubbliche, avviare progetti propri e creare una politica del personale favorevole al volontariato. Sarebbe interessante sapere se nei comuni grigionesi questa consapevolezza è presente nella misura auspicata. Se si prende quale indicatore l'affiliazione dei comuni a Benevol, risulta una necessità di agire. Infatti, al momento Benevol conta solo un comune tra i suoi membri.
Le firmatarie e i firmatari pongono al Governo le seguenti domande:
1. Cosa è necessario affinché i comuni riconoscano maggiormente l'importanza sociale, sportiva e culturale del volontariato e diventino maggiormente attivi?
2. Il Governo è disposto a procedere a un rilevamento dei comuni, come proposto dalle linee guida, in merito a come essi stiano procedendo con la strutturazione attiva del volontariato?
3. In singoli settori d'azione, il Governo vede già ora una necessità di agire particolare per la promozione del volontariato?
Coira, 22 ottobre 2014
Thöny, Hardegger, Cavegn, Atanes, Baselgia-Brunner, Berther, Blumenthal, Brandenburger, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart, Caduff, Cahenzli-Philipp, Caviezel (Coira), Danuser, Darms-Landolt, Deplazes, Fasani, Felix (Scuol), Gartmann-Albin, Grass, Gunzinger, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jaag, Kollegger, Kunfermann, Locher Benguerel, Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Mathis, Monigatti, Müller, Nay, Niederer, Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Pedrini, Perl, Peyer, Steck-Rauch, Thomann-Frank, von Ballmoos, Widmer-Spreiter, Candrian, Geisseler
Risposta del Governo
Quale risultato del progetto INTERREG Italia-Svizzera 2007-2013 sostenuto finanziariamente dal Cantone dei Grigioni "Volontariato innovativo per lo sviluppo del patrimonio sociale e culturale", alla metà del 2014 sono state pubblicate delle linee guida sul volontariato nei comuni. Le linee guida sono destinate ai gruppi d'interesse e attori più importanti nel settore del volontariato a livello locale. I volontari contribuiscono alla conservazione e allo sviluppo del patrimonio sociale e culturale, nonché a una maggiore qualità di vita nei comuni. Essi promuovono l'integrazione e l'identificazione nel comune e costituiscono un fattore determinante per lo sviluppo a lungo termine di una località. Prestano e garantiscono servizi sociali diversificati in un'entità che non potrebbe mai essere raggiunta dagli organi pubblici o statali. Dal punto di vista politico, il volontariato assume una rilevanza particolare proprio nel modello di condotta comunale caratterizzato dal principio della milizia. Il volontariato è molto importante anche nel settore delle strutture delle chiese di Stato. Dal 1° gennaio 2011, tra l'Ufficio cantonale del servizio sociale e la fondazione BENEVOL Graubünden esiste un accordo di prestazioni. Benevol Graubünden mira a sensibilizzare la società e le organizzazioni per il volontariato e a esprimere stima ai volontari per la loro attività.
Nella sessione di aprile 2012, il Gran Consiglio ha respinto l'incarico Kollegger (Coira) che chiedeva un programma di riconoscimento del volontariato. Una richiesta praticamente identica è stata presentata già nel 2004 con l'"Incarico Feltscher concernente il riconoscimento del volontariato", ed è stata respinta dal Gran Consiglio nella sessione di ottobre del 2004. Allora, si chiedeva un riconoscimento del volontariato tramite un documento firmato dal Governo e una relativa spilla cantonale. Nella risposta all'intervento parlamentare, il Governo ha richiamato l'attenzione sul fatto che nell'ambito del volontariato era stato avviato molto.
Dagli interventi relativi ai due incarichi si evince che non si desiderava un'estensione dell'amministrazione e quindi dei costi, che la definizione di volontariato è difficile da formulare e che il volontariato è compito delle associazioni e non degli uffici pubblici. Per il Governo, questi argomenti sono ancora validi.
Il Governo risponde come segue alle domande:
1. Come precisano a giusta ragione le linee guida, molti comuni sono già molto attivi e sostengono in modo diverso il volontariato. Misure di coordinamento e di sensibilizzazione possono aumentare la consapevolezza nel valore del volontariato. In questo ambito, le linee guida possono essere di grande aiuto. L'Ufficio per i comuni indicherà sulla sua homepage e in Ginfo 2/2014 come ordinare le linee guida presso la UTE di Coira.
2. Per la promozione dell'impegno volontario, una misura sensata consiste nel tematizzare il volontariato a livello politico nel quadro di programmi di partito o simili. Nella descrizione delle prestazioni concordate con la fondazione Benevol viene espressamente sottolineato che all'accordo sono correlati anche la promozione e il riconoscimento del volontariato nel Cantone dei Grigioni. Conformemente all'accordo di prestazioni vengono inoltre definiti degli obiettivi come mediazione e coordinamento, formazione, informazione e ufficio di riferimento, consulenze e creazione di reti. Visto che un tale accordo di prestazioni è stato conferito all'associazione Benevol Graubünden, per il Governo è poco sensato che l'Amministrazione cantonale crei in prima persona nuove attività in questo settore. Rientra nell'interesse prioritario della fondazione Benevol orientarsi a una base di finanziamento ampia che oltre ai comuni politici comprenda ad es. anche i settori sport, ambiente/natura, cultura o chiesa.
3. No.
18 dicembre 2014