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Sessione: 09.12.2015

Nel marzo 2013 il Popolo ha accolto la revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio. Stando a un comunicato dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale del 2013, la revisione persegue gli obiettivi seguenti:

 

"La gestione dello sviluppo centripeto degli insediamenti è l'elemento centrale dell'attuazione della revisione della LPT: in futuro gli insediamenti devono situarsi maggiormente in comprensori già edificati e ben raggiungibili. Inoltre, occorre sfruttare maggiormente i potenziali di sviluppo interno, ad esempio tramite una densificazione o una riqualifica di aree dismesse. Le zone edificabili sovradimensionate vanno ridotte e spostate laddove sono necessarie.

 

In futuro, in linea di principio, le dimensioni delle zone edificabili non dovranno più essere calcolate per il singolo Comune, ma per Cantone secondo le prescrizioni del Consiglio federale. Per quanto riguarda le zone per l'abitazione, le zone miste e quelle centrali, che costituiscono il 70 per cento circa delle superfici edificabili, viene quindi definito un criterio (il "tasso di sfruttamento cantonale") che stabilisce quando le superfici edificabili di un Cantone risultano essere nel loro complesso troppo grandi. Nell'ambito di questo nuovo quadro d'orientamento, i Cantoni sono liberi di emanare prescrizioni per i Comuni e le regioni.

 

Le zone edificabili di un Cantone non risultano sovradimensionate, se servono a coprire il numero di abitanti e persone occupate pronosticati in un orizzonte di 15 anni (quoziente di sfruttamento del 100 per cento). Se questo quoziente di sfruttamento risulta leggermente inferiore, è possibile azzonare se si compensano questi nuovi azzonamenti con una superficie equivalente di dezonamenti, oppure se queste riconversioni vengono cautelate in sede di pianificazione del territorio. Se un Cantone presenta un quoziente inferiore al 95 per cento, le dimensioni delle zone edificabili devono essere diminuite nel loro complesso. Infine, se le zone edificabili superano il 100 per cento, il quoziente sta a indicare un potenziale di nuovi azzonamenti cantonali."

 

Facendo riferimento alla precedenti argomentazioni, le firmatarie e i firmatari pregano il Governo di rispondere alle seguenti domande:

 

1. Quale quoziente di sfruttamento presentano le zone edificabili del Cantone dei Grigioni nel loro complesso?

 

2. Stando al diritto federale, le zone edificabili sovradimensionate vanno ridotte e spostate laddove sono necessarie. Il Cantone dei Grigioni dispone di una panoramica che illustri dove si trovano zone edificabili sovradimensionate e dove sono necessari azzonamenti?

 

3. Il Governo come intende disciplinare lo spostamento di zone edificabili tra i comuni e come deve avvenire la compensazione (definizione di "regole del gioco" in caso di dezonamenti e cambiamenti di destinazione, nonché per la compensazione del plusvalore)?
È previsto uno spostamento ovvero una compensazione di zone edificabili all'interno dell'intero Cantone oppure il Governo può immaginare di limitare lo spostamento all'interno delle regioni?

 

4. La revisione della LPT sancisce che la dimensione complessiva delle zone edificabili non può essere aumentata fino all'approvazione degli adattamenti del piano direttore cantonale da parte del Consiglio federale. La revisione dell'ordinanza sulla pianificazione del territorio prevede sostanzialmente, in questo lasso di tempo, una compensazione per tutte le zone edificabili mediante una superficie equivalente.
a) Entro quali tempi ritiene il Governo che il piano direttore cantonale possa essere approvato dal Consiglio federale?
b) Quali misure prevede il Governo per rendere possibile, fino all'entrata in vigore dei nuovi piani direttori, lo sviluppo economico nei comuni con terreno artigianale e/o industriale insufficiente?

 

Coira, 9 dicembre 2015

 

Caduff, Michael (Donat), Kunz (Coira), Aebli, Albertin, Alig, Berther (Disentis/Mustér), Blumenthal, Brandenburger, Buchli-Mannhart, Caluori, Casanova (Ilanz), Casty, Casutt-Derungs, Cavegn, Crameri, Danuser, Darms-Landolt, Davaz, Della Vedova, Deplazes, Dosch, Engler, Fasani, Felix (Haldenstein), Florin-Caluori, Foffa, Geisseler, Giacomelli, Grass, Hardegger, Hartmann, Holzinger-Loretz, Joos, Koch (Tamins), Komminoth-Elmer, Kunfermann, Lorez-Meuli, Märchy-Caduff, Mathis, Nay, Niederer, Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Pedrini, Salis, Sax, Schutz, Stiffler (Davos Platz), Tenchio, Thomann-Frank, Tomaschett (Breil), Troncana-Sauer, Vetsch (Klosters Dorf), von Ballmoos, Waidacher, Weber, Wieland, Zanetti, Andri, Berther (Segnas), Föhn, Natter, Spreiter, Tuor

Risposta del Governo

In merito alla domanda 1:
Al 1° maggio 2014 (data dell'entrata in vigore della revisione della legge federale sulla pianificazione del territorio, LPT) le zone edificabili nei Grigioni presentavano un quoziente di sfruttamento del 96,3 %, ciò sulla base dello scenario della popolazione massimo ammesso. Questo valore, che la Confederazione ha recentemente definito plausibile, come noto significa che gli azzonamenti di zone residenziali, miste e centrali (RMC) devono essere compensati non soltanto durante l'attuale fase di transizione fino all'approvazione del Piano direttore cantonale (PDC) "insediamento", bensì dovranno esserlo anche dopo la sua approvazione.

In merito alla domanda 2:
Sono state elaborate le seguenti basi per tutto il Cantone:

1. Un foglio con i dati dei comuni che informa in merito a quali comuni presentano presumibilmente RMC troppo piccole, delle dimensioni giuste oppure troppo grandi. Queste ipotesi si basano sulle capacità delle zone edificabili secondo le pianificazioni locali vigenti (superfici non edificate nonché superfici nettamente sottoutilizzate), nonché sull'evoluzione demografica attesa secondo lo scenario demografico massimo ammissibile. I comuni devono verificare queste ipotesi, seguirà un'attribuzione definitiva.

2. Un rilevamento di superfici RMC > 1 ha che giuridicamente costituiscono una zona edificabile, ma che non sono edificabili (ad es. superfici che non sono edificabili a seguito di trasferimenti di utilizzazione già avvenuti). Queste superfici "gravano" inutilmente sul quoziente cantonale, precisamente in misura di ca. 30 ha.

3. Un rilevamento concernente i potenziali di dezonamento in relazione a superfici RMC contigue >0,3 ha che si trovano soprattutto al margine dell'insediamento, non sono edificate e interessano comuni la cui RMC è presumibilmente troppo grande secondo il foglio di dati (numero 1). A questo proposito è stato calcolato un potenziale di ca. 83 ha.

4. Un rilevamento relativo alle superficie di zona edificabile con una riserva di superfici di piano in zone ben urbanizzate, che si prestano a un aumento della densità edificatoria, a un cambiamento di destinazione o a una ulteriore densificazione.

In merito alla domanda 3:
Dalle basi elaborate emerge il fatto che, a livello cantonale, il Cantone dei Grigioni dispone di RMC troppo grandi e che le riserve esistenti non si trovano là dove sarebbero auspicate in base alle previsioni dell'evoluzione demografica, vale a dire nelle aree di sviluppo dinamiche, nelle quali l'aumento atteso del numero di abitanti e di posti di lavoro è elevato. Questa situazione di partenza richiede un parziale trasferimento delle riserve di zone edificabili esistenti dalle aree che presentano un'evoluzione demografica negativa verso aree e località più dinamiche.

La predisposizione di un corrispondente meccanismo di trasferimento e compensazione costituisce una grande e nuova sfida per tutti gli attori coinvolti ed è oggetto del PDC "insediamento" attualmente in fase di elaborazione. Le soluzioni e le misure previste saranno presentate e rese accessibili al dibattito pubblico nel quadro dell'esposizione di partecipazione prevista per l'estate/autunno 2016.

In merito alla domanda 4:

Il Governo auspica che il PDC "insediamento" sia approvato a fine 2017/inizio 2018. Come detto, l'esposizione di partecipazione pubblica è prevista per l'estate/autunno 2016.

I comuni sono già stati informati nell'estate 2013 in merito all'obbligo di compensare gli azzonamenti durante la fase di transizione fino all'approvazione del PDC. Questa informazione precoce ha consentito a diverse regioni di creare zone artigianali supplementari ancora prima del 1° maggio 2014. Oltre a ciò, dopo il 1° maggio 2014 a livello cantonale è stato possibile dezonare alcune zone edificabili indipendentemente da compensazioni. Si è così venuta a creare una riserva di compensazione cantonale, che in base a determinati criteri è a disposizione per la compensazione di azzonamenti opportuni nelle regioni, ad esempio per progetti che generano posti di lavoro.

4 marzo 2016