Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 06.12.2017

L'art. 5 cpv. 1 della legge sulle imposte per il Cantone dei Grigioni (CSC 720.000) attribuisce al Governo la facoltà di concedere agevolazioni fiscali a imprese. Vige il requisito secondo cui deve sussistere un interesse dell'economia pubblica grigionese. Eventuali agevolazioni fiscali vengono concesse a nuove imprese o a imprese esistenti per una modifica sostanziale dell'attività aziendale. La durata delle possibili agevolazioni fiscali è limitata a un massimo di dieci anni.

Il Governo grigionese ricorre regolarmente allo strumento dell'agevolazione fiscale per incrementare l'attrattiva della piazza economica.

Fatte queste premesse si chiede al Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Al 31 dicembre 2017 a quanto ammonta l'importo complessivo noto di agevolazioni fiscali concesse per gli anni 2016-2020?

2. Come sono ripartite le agevolazioni concesse, in termini percentuali, tra le undici regioni del Cantone dei Grigioni?

3. Quali effetti producono le agevolazioni concesse sul calcolo del potenziale di risorse e quindi sulla perequazione delle risorse secondo la legge sulla perequazione finanziaria grigionese (LPFC; CSC 730.200)?

Coira, 6 dicembre 2017

Pfäffli, Troncana-Sauer, Salis, Michael (Castasegna), Niggli (Samedan), Toutsch, Weidmann, Pfister

Risposta del Governo

Mediante lo strumento dell'agevolazione fiscale, il Governo può incrementare l'attrattiva della piazza economica per nuove imprese o per imprese esistenti che procedono a un cambiamento sostanziale dell'attività aziendale. L'obiettivo consiste nel favorire gli investimenti e la creazione di posti di lavoro attraverso una riduzione del carico fiscale, al fine di stimolare la piazza economica in un'ottica di lungo termine. L'agevolazione fiscale rappresenta quindi una rinuncia a entrate che va considerata quale investimento in una nuova impresa e in posti di lavoro. L'agevolazione fiscale è uno strumento semplice ed efficiente che comporta minori entrate soltanto se l'impresa che ne beneficia ha successo e genera utili. Se ciò non è il caso, il rischio per il Cantone consiste unicamente in una rinuncia alle imposte sul capitale, in quanto in questi casi non verrebbero comunque generate imposte sugli utili.

Si può rispondere come segue alle domande concrete:

In merito alla domanda 1: l'ammontare delle agevolazioni fiscali concesse e le corrispondenti minori entrate dipendono dall'utile d'impresa realizzato nell'anno fiscale. Tale importo può perciò essere determinato soltanto per anni fiscali passati già tassati in via definitiva. Per tale ragione qui di seguito vengono indicati i fattori fiscali e gli importi fiscali ai quali si è rinunciato a seguito di agevolazioni fiscali nell'anno fiscale 2015:

-
In merito alla domanda 2: la ripartizione regionale delle agevolazioni fiscali non può essere resa nota per ragioni legate al segreto fiscale (art. 122 della legge sulle imposte). In molti casi i dati consentirebbero di trarre conclusioni relative all'impresa concretamente interessata.

In merito alla domanda 3: nel potenziale di risorse vengono tenuti in considerazione unicamente gli utili e il capitale effettivamente tassati. Non è possibile affermare a quanto ammonterebbero i corrispondenti fattori fiscali in assenza di un'agevolazione fiscale, poiché non è certo che l'impresa avrebbe effettivamente scelto la piazza economica dei Grigioni e quindi che i corrispondenti utili sarebbero effettivamente stati realizzati nei Grigioni. Dato che l'agevolazione fiscale influisce sull'insediamento delle imprese, non è possibile rispondere alla domanda relativa ai suoi effetti sulla perequazione delle risorse.
Qualora dovesse risultare preponderante l'opinione secondo la quale l'agevolazione fiscale non influirebbe in alcun modo sull'insediamento delle imprese – cosa che non corrisponde né all'opinione del Governo, né alla realtà economica –, l'art. 5 (agevolazioni fiscali) andrebbe stralciato dalla legge sulle imposte, poiché in tal caso produrrebbe soltanto minori entrate.

7 febbraio 2018