La molteplicità linguistica è un bene culturale particolare del Cantone dei Grigioni. L'equivalenza delle tre lingue cantonali italiano, romancio e tedesco è ancorata nell'articolo 3 della Costituzione cantonale. Il trilinguismo è espressione di unicità e rispecchia la diversità nel nostro Cantone. Tuttavia, oggi nel Parlamento cantonale spesso non risulta scontato potersi esprimere nella propria lingua madre senza dover subire notevoli svantaggi. Questa situazione rappresenta una discriminazione dell'italiano e del romancio. Mentre in altri Cantoni plurilingui i dibattiti in Gran Consiglio vengono interpretati simultaneamente, nel Gran Consiglio grigionese non esiste un'offerta di questo genere. Anche nel rapporto sulla promozione delle lingue della Confederazione è stato criticato il fatto che nella migliore delle ipotesi il Governo cantonale adempierebbe in modo lacunoso al proprio incarico di promuovere la molteplicità linguistica. A livello politico, il Cantone dei Grigioni stenta ad assumersi le proprie responsabilità nella promozione delle lingue ed è chiamato ad attuare delle misure.
Nella sessione del Gran Consiglio extra muros 2019 tenutasi a Pontresina la tematica dell'interpretazione simultanea è stata discussa ampiamente. I partiti sono stati concordi nell'affermare che questo strumento non risolve il problema della discriminazione linguistica, ma rappresenterebbe un passo verso l'equivalenza delle lingue. Durante il dibattito si sono levate voci che chiedevano di conoscere gli effetti dell'interpretazione simultanea. Dovranno essere esaminati in modo approfondito sia l'effetto concreto, sia modelli di attuazione pragmatici al fine di elaborare una soluzione sensata e finanziabile.
La nostra molteplicità linguistica merita quest'analisi approfondita dell'interpretazione simultanea. Per l'unico Cantone trilingue in Svizzera un'attuazione adeguata risulta più complessa che nel resto del Paese; tuttavia si deve osservare che nel Parlamento nazionale un'interpretazione simultanea in tre lingue è già realtà. Sulla base dell'art. 50 della legge sul Gran Consiglio, le firmatarie e i firmatari chiedono perciò l'istituzione di una commissione ad hoc incaricata di esaminare diverse varianti di attuazione pragmatiche di un servizio di interpretazione simultanea e di presentare al Gran Consiglio possibili opzioni di attuazione per la decisione.
Coira, 30 agosto 2019
Rettich, Cantieni, Papa, Aebli, Alig, Atanes, Baselgia-Brunner, Berther, Bettinaglio, Bigliel, Bondolfi, Brandenburger, Brunold, Buchli-Mannhart, Cahenzli-Philipp, Casty, Caviezel (Coira), Censi, Clalüna, Claus, Degiacomi, Della Cà, Deplazes (Coira), Deplazes (Rabius), Derungs, Dürler, Ellemunter, Epp, Fasani, Flütsch, Gartmann-Albin, Gasser, Geisseler, Giacomelli, Gort, Grass, Hardegger, Hefti, Hitz-Rusch, Hofmann, Holzinger-Loretz, Horrer, Jenny, Jochum, Kasper, Locher Benguerel, Loi, Maissen, Märchy-Caduff, Marti, Michael (Castasegna), Müller (Felsberg), Natter, Niggli (Samedan), Noi-Togni, Paterlini, Perl, Pfäffli, Preisig, Ruckstuhl, Rüegg, Rutishauser, Salis, Sax, Schmid, Schneider, Schwärzel, Tanner, Thomann-Frank, Thöny, Tomaschett-Berther (Trun), Ulber, von Ballmoos, Wellig, Wilhelm, Zanetti (Sent), Costa, Davaz, Engler (Surava), Federspiel, Niederreiter