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Sessione: 19.06.2020

La gestione dell’emergenza Covid-19 ha richiesto adattamenti importanti a tutti i livelli della società non da ultimo anche nel quadro dell’amministrazione pubblica. Anche il Comune di Poschiavo ha adottato il lavoro a distanza dando la possibilità ai propri dipendenti di lavorare da casa. Grazie a un ottimo sistema informatico, nel giro di pochi giorni, è stato possibile organizzare e implementare il tutto.

Recentemente il Governo ha trasmesso al Parlamento il disegno di legge concernente la promozione della trasformazione digitale nei Grigioni. Lo stesso Esecutivo, in più occasioni, si è inoltre espresso a favore di un rafforzamento dei Comuni e delle Regioni, di voler raggiungere obiettivi sovraordinati come regioni competitive, una struttura economica decentralizzata e lo sviluppo sostenibile.

Nell’ambito delle circostanze attuali, dovute all’emergenza coronavirus, si sono trovate delle soluzioni innovative tramite il telelavoro o addirittura la scuola a distanza. Sarebbe il momento opportuno per trarre degli insegnamenti per il futuro e per accelerare, dove sensato, la diffusione del lavoro decentralizzato e per rafforzare le lingue minoritarie nell’Amministrazione cantonale.

Domande e interpellanze in questo senso sono già state inoltrate al lodevole Governo a più riprese durante gli anni scorsi, ma con scarso esito. Ora ci si può avvalere anche di un riscontro pratico e concreto basato sull’esperienza raccolta durante il periodo di lockdown.

Domande al Governo cantonale:

  1. Il Governo cantonale ha introdotto misure particolari a favore del telelavoro in relazione al Covid-19 per i dipendenti dell’Amministrazione cantonale?
  2. È possibile stilare un primo bilancio dell’utilizzo del telelavoro sull’attività dell’Amministrazione cantonale in questo periodo (p. es. sull’introduzione di misure particolari, sul numero di collaboratori che hanno lavorato da casa)?
  3. Il telelavoro rappresenta uno strumento per promuovere la rappresentanza delle minoranze linguistiche in seno all’Amministrazione cantonale (p.es. attraverso la creazione di posti di lavoro nelle zone periferiche o la gestione a distanza del servizio traduzioni)?
  4. Grazie al telelavoro sarebbe possibile decentralizzare ulteriori posti di lavoro nelle zone periferiche del nostro cantone?

Coira, 19 giugno 2020

Jochum, Papa, Fasani, Alig, Berweger, Brandenburger, Buchli-Mannhart, Cahenzli-Philipp, Censi, Della Cà, Deplazes (Coira), Ellemunter, Felix, Flütsch, Hartmann-Conrad, Hohl, Kienz, Lamprecht, Maissen, Michael (Castasegna), Müller (Susch), Pfäffli, Preisig, Rettich, Rüegg, Rutishauser, Schwärzel, Thomann-Frank, Thür-Suter, Ulber, Weidmann, Wellig, Zanetti (Sent), Zanetti (Landquart)

Risposta del Governo

In merito alla domanda 1:  durante la crisi legata al coronavirus, nel quadro del Busi­ness Continuity Management (BCM) lo svolgimento del telelavoro ha goduto di parti­colare considerazione. Quale provvedimento volto a combattere il coronavirus (COVID-19), con i decreti del 13 marzo e del 22 aprile 2020 (prot. n. 179 e 340) il Governo aveva disposto il telelavoro in seno all'Amministrazione cantonale, laddove possibile e sensato. In tempi brevissimi è stato possibile mettere a disposizione le in­frastrutture tecniche necessarie a tale scopo.

Grazie al provvedimento disposto dal Governo di svolgere telelavoro è stato possibile fare in modo che durante la crisi legata al coronavirus i processi indispensabili per i cittadini potessero essere garantiti in qualsiasi momento e senza limitazioni.

In merito alla domanda 2:  durante la crisi legata al coronavirus numerosi servizi hanno fatto ricorso in misura prevalente o parziale al telelavoro. Nell'Amministrazione cantonale sono stati impiegati oltre 1000 dispositivi mobili e dall'inizio della crisi sono stati attivati circa 1100 accessi da remoto aggiuntivi su computer privati. Sotto il pro­filo tecnico, 2520 collaboratori hanno avuto la possibilità di lavorare da casa; ogni giorno sono stati poco più di 1000 i collaboratori che contemporaneamente svolge­vano telelavoro. In tutto questo periodo le infrastrutture messe a disposizione dall'Uf­ficio d'informatica hanno funzionato senza problemi. Inoltre anche le riunioni sono state svolte temporaneamente solo in forma virtuale. Numerose unità amministrative sono riuscite a "digitalizzare" in tempi rapidi i processi chiave, cosicché è stato possi­bile svolgere telelavoro rinunciando quasi del tutto all'uso della carta. Dopo i primi al­lentamenti decisi dal Consiglio federale, a metà maggio erano ancora circa 500 i col­laboratori che utilizzavano l'accesso da casa.

Le sfide maggiori sono state rappresentate dai tempi molto stretti per la messa a disposizione delle infrastrutture tecniche (hardware, licenze, larghezza di banda, ca­pacità), i tempi stretti per la digitalizzazione di processi svolti fino ad allora utilizzando carta (ad es. la posta viene scansionata) e il fatto di mettere i collaboratori in condi­zione di utilizzare la tecnologia in maniera efficiente (conferenze telefoniche e video­conferenze; numerose informazioni sono state pubblicate nell'intranet e sono state svolte formazioni online). Inoltre sono stati attributi gradi di priorità ai processi e ove possibile si è rinunciato a contatti diretti con l'utenza o temporaneamente i contatti sono stati limitati a chiamate telefoniche. 

In merito alla domanda 3:  nel programma di Governo 2021 – 2024 (cfr. messaggio del 29 ottobre 2019, quaderno n. 8 / 2019 – 2020, pag. 432) il Governo ha stabilito che la conservazione della lingua romancia e italiana e la cultura grigionese devono essere sostenute mediante diverse misure nei settori formazione, amministrazione, media e trasformazione digitale. Anche un insediamento decentralizzato è molto im­portante per la varietà dei Grigioni. Vi è l'intenzione di migliorare le condizioni quadro necessarie a tale scopo, affinché tale varietà possa essere salvaguardata anche in un'ottica di lungo termine. Il telelavoro offre anche il vantaggio di permettere a colla­boratori di vivere in zone periferiche senza dover fare i pendolari tutti i giorni.

In merito alla domanda 4:  nel prossimo futuro il Governo ha intenzione di disciplinare il telelavoro e il lavoro mobile quali forme di lavoro nell'Amministrazione cantonale e di implementarli. Con ciò esso è convinto di dare un contributo alla salvaguardia dell'insediamento decentralizzato e alla conservazione di posti di lavoro in aree peri­feriche.

27 agosto 2020