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Sessione: 09.12.2020

L'Amministrazione cantonale è composta da 35 servizi. 32 vengono diretti da uomini, 3 da donne. Il 94 per cento dei cosiddetti funzionari capi è di sesso maschile. A ciò si aggiungono gli stati maggiori dei cinque dipartimenti nonché della Cancelleria dello Stato: anche qui la grande maggioranza delle posizioni di quadro è occupata da uomini.

Fatta eccezione per la capa dell'Ufficio per la scuola popolare e lo sport nonché della vicecancelliera della Cancelleria dello Stato, quando di recente si è trattato di occupare posizioni vacanti in ruoli dirigenziali nei servizi e di quadro, il Governo ha scelto solo uomini, in particolare a capo dell'Ufficio del personale, dell'Amministrazione delle imposte, dell'UCIAML e dell'Ufficio della formazione medio-superiore.

Pare che il Governo in veste di organo di nomina responsabile non abbia ancora riconosciuto i segni dei tempi. Per tale ragione diamo incarico al Governo di agire in conformità ai propri obiettivi (Amministrazione cantonale come datore di lavoro dotato di attrattiva) e di portare avanti l'attuazione delle pari opportunità tra donne e uomini in seno all'Amministrazione cantonale da esso stesso formulata.

Pertanto le firmatarie e i firmatari presentano il seguente incarico al Governo:

  1. In analogia a quanto fatto dall'Amministrazione federale, entro il 2023 devono essere adottate misure affinché le posizioni di quadro la cui nomina è di competenza del Governo vengano occupate tenendo conto delle pari opportunità tra i sessi.
  2. Il Governo fa in modo che esso stesso, gli enti che richiedono di occupare posti vacanti e gli head hunter vengano istruiti in maniera adeguata: ad esempio riguardo alla formulazione degli annunci di lavoro e a come gestire il processo di reclutamento in maniera tale da garantire le pari opportunità tra i sessi.
  3. L'Ufficio di coordinamento per le pari opportunità, responsabile per il "Piano d'azione per l'uguaglianza destinato all'Amministrazione cantonale", dovrà sostenere il Governo con le proprie conoscenze in materia.

Davos, 9 dicembre 2020

Hofmann, Widmer (Felsberg), Atanes, Baselgia-Brunner, Bettinaglio, Cahenzli-Philipp, Cantieni, Caviezel (Coira), Danuser, Degiacomi, Florin-Caluori, Gasser, Holzinger-Loretz, Maissen, Müller (Felsberg), Perl, Preisig, Schwärzel, Stiffler, Tomaschett-Berther (Trun), von Ballmoos, Widmer-Spreiter (Coira), Wilhelm, Bürgi-Büchel, Giudicetti, Hirsbrunner, Pajic, Stieger, Tomaschett (Coira)

Risposta del Governo

Il Governo è a conoscenza del fatto che la maggioranza dei servizi e la Cancelleria dello Stato vengono dirette da uomini. Anche gli stati maggiori e le posizioni di quadro dei cinque dipartimenti sono occupati in prevalenza da uomini. È sotto gli occhi di tutti che nel recente passato solo per la posizione di capo dell'Ufficio per la scuola popolare e lo sport nonché per quella di vicecancelliere siano state selezionate delle donne.

Occorre invece respingere il rimprovero mosso dalle firmatarie e dai firmatari secondo cui il Governo non avrebbe ancora riconosciuto i segni dei tempi. Su base continua vengono messe in atto misure volte a creare condizioni di lavoro moderne che permettano di migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro. Così facendo il Governo auspica anche che un maggior numero di donne si candidi per posizioni di quadro o dirigenziali vacanti.

Dall'incarico Schwärzel concernente gli impieghi a tempo parziale per quadri di ogni livello (sessione di giugno 2019, PVAU 7/2019) il Governo ha desunto il punto centrale di sviluppo "Datore di lavoro attrattivo" e lo ha inserito nel programma di Governo 2021–2024. In più, sulla base di tale incarico è stata introdotta la prassi secondo cui posti a tempo pieno a tutti i livelli gerarchici vengono pubblicati con un volume di lavoro dell'80–100 %, purché ciò sia conciliabile con le condizioni e con le esigenze operative e organizzative.

Inoltre è stato accolto l'incarico di frazione PS concernente un piano d'azione per l'uguaglianza tra donna e uomo nei Grigioni (sessione di giugno 2019, PVAU 5/2019). Dato che il Governo ritiene che un piano d'azione per l'uguaglianza tra donna e uomo con una strategia e delle misure concrete rappresenti uno strumento idoneo per migliorare tra l'altro la conciliabilità tra famiglia e professione, per contrastare la carenza di specialisti e per posizionare il Cantone tra i datori di lavoro moderni e attrattivi, nel dicembre 2020 esso ha deciso l'elaborazione di un tale piano d'azione. Il progetto equal21 è articolato in quattro fasi. Durante la prima fase verrà rilevata la situazione attuale per quanto riguarda l'uguaglianza tra donna e uomo. Nella seconda fase verrà istituito un gruppo di lavoro interdipartimentale e verranno elaborati gli obiettivi e le misure per i dipartimenti, i relativi servizi e la Cancelleria dello Stato. Nella terza fase verranno messe in atto le misure che poi verranno valutate nella quarta fase. I lavori relativi al piano d'azione verranno avviati quest'anno e probabilmente verranno portati a termine entro la fine del 2024. Uno degli obiettivi del progetto consiste nel fare in modo che tra i quadri venga raggiunta l'uguaglianza tra donne e uomini. Il Governo desidera attuare il progetto equal21 già avviato e valutare la sua efficacia per quanto riguarda l'uguaglianza prima di adottare ulteriori misure eventualmente necessarie. Tuttavia nel quadro del progetto occorre prendere in esame le misure adottate dalla Confederazione e, ove risulti opportuno, riprenderle.

Inoltre le firmatarie e i firmatari richiedono che il Governo faccia in modo che esso stesso, gli enti che chiedono di occupare posti vacanti e gli head hunter vengano istruiti in materia. Tutti gli annunci di lavoro dell'Amministrazione cantonale vengono gestiti dall'Ufficio del personale. Le attività di reclutamento vere e proprie, in particolare i colloqui, sono di competenza dei servizi. Visto che però il capo dell'Ufficio del personale è membro del comitato direttivo del progetto equal21 e l'Ufficio del personale ogni anno svolge un convegno con i responsabili del personale dei servizi, nuove evidenze possono essere integrate direttamente nelle procedure di reclutamento dell'Amministrazione cantonale.

Secondo l'ultima richiesta formulata nell'incarico in oggetto, l'Ufficio di coordinamento per le pari opportunità deve sostenere il Governo con le proprie conoscenze in materia. Il Governo e l'Amministrazione cantonale si avvalgono volentieri di questo sostegno. Attualmente l'Ufficio di coordinamento per le pari opportunità ricopre un ruolo chiave nell'elaborazione del progetto equal21. Esso partecipa anche all'elaborazione della revisione della legge sul personale.

Il Governo è disposto a prendere in esame i punti indicati nell'incarico in sede di elaborazione del progetto equal21 e a definire misure corrispondenti a seconda dei risultati.

In base a quanto esposto il Governo chiede al Gran Consiglio di accogliere i punti 2 e 3 dell'incarico in oggetto e di modificare come segue il punto 1:

Nel quadro del progetto equal21 verranno prese in esame le misure adottate dalla Confederazione e, ove opportuno, esse verranno riprese.

10 febbraio 2021