L'«interpellanza Derungs concernente il promovimento della costruzione di abitazioni per le giovani generazioni e il ceto medio» è stata trattata nella sessione di febbraio 2021. Nella sua risposta di allora, il Governo ha rinviato allo strumento dei cosiddetti risanamenti di abitazioni conformemente alla legge sulla costruzione di abitazioni a scopo sociale e sul miglioramento delle condizioni d'abitazione nella regione di montagna (CSC 950.250). Secondo il Governo, questo promovimento della costruzione di abitazioni permette di sostenere la popolazione rurale e non rurale che vive in condizioni finanziarie modeste nella regione di montagna del Cantone. Allora era stato sostenuto che la domanda era elevata e che lo strumento dei contributo a fondo perso si sarebbe dimostrato valido. I contributi darebbero un contributo importante all'aumento dell'attrattiva della zona di montagna del Cantone quale piazza abitativa per giovani e famiglie nonché all'insediamento decentralizzato. All'epoca il Governo era tuttavia giunto alla conclusione che un ulteriore potenziamento del risanamento di abitazioni non apparirebbe opportuno.
I contributi cantonali hanno effetti positivi per l'economia regionale. Di regola, al contributo di sostegno cantonale medio pari a 55 000 franchi svizzeri si contrappongono investimenti nell'ordine di grandezza dei costi per una casa unifamiliare, vale a dire costi di costruzione a partire da circa 700 000 franchi in su, ovvero oltre dieci volte il contributo cantonale, e questo tra 20 e 25 volte all'anno. A beneficiare di questi investimenti è soprattutto l'artigianato locale. Ciò contribuisce a conservare posti di lavoro di qualità e preziosi nelle regioni.
Spesso nelle regioni di montagna l'offerta di alloggi in affitto è molto limitata perché investitori istituzionali non investono nella costruzione di tali abitazioni. In molte regioni l'iniziativa sulle abitazioni secondarie ha contribuito ad arrestare la costruzione di nuovi alloggi in affitto da parte di privati. Di conseguenza, spesso la proprietà abitativa rappresenta l'unica alternativa. In molti casi le famiglie sono quindi costrette a trasferirsi in un centro vicino, se nonostante i contributi di sostegno cantonali non sono in grado di costruire o acquistare un alloggio proprio. Si vedono confrontati alla stessa problematica anche i giovani che dispongono sì di un reddito sufficiente, ma di troppo poco capitale proprio per una casa di proprietà.
Le decisioni prese negli ultimi anni in materia di pianificazione territoriale e le ripercussioni della pandemia di coronavirus pongono le zone di montagna di fronte a grandi sfide per quanto riguarda la messa a disposizione di alloggi per la popolazione locale e per i collaboratori delle imprese locali. Una domanda più elevata sul mercato delle abitazioni primarie e secondarie trova un'offerta ridotta a seguito dell'iniziativa sulle abitazioni secondari e della LPT1. Ne consegue una carenza di abitazioni. Inoltre la costruzione e l'acquisto di un alloggio proprio sono ostacolati dall'aumento dei costi di costruzione.
Ciò considerato le firmatarie e i firmatari incaricano il Governo di elaborare un progetto di legge inteso ad aumentare, nel quadro del risanamento di abitazioni, i limiti di reddito e di sostanza nonché i mezzi finanziari in generale per i contributi per il risanamento e l'acquisto di proprietà abitativa.
Coira, 15 febbraio 2023
Derungs, Collenberg, Roffler, Beeli, Berther, Binkert, Brunold, Bundi, Butzerin, Crameri, Degiacomi, Epp, Furger, Gansner, Haltiner, Heim, Heini, Kohler, Lamprecht, Loepfe, Loi, Maissen, Mani, Messmer-Blumer, Righetti, Sax, Schneider, Sgier, Spagnolatti, Städler, Tanner, Tomaschett, Ulber, Zanetti (Sent)