Postulato della deputazione del Grigione Italiano concernente la traduzione in lingua italiana da parte dell`amministrazione cantonale
Sessione: 29.03.2000
La votazione del 12 marzo 2000 sulla riforma giudiziaria e sulla revisione parziale della Costituzione Cantonale ha fatto registrare, nel materiale di voto trasmesso dal Governo agli iscritti in catalogo, un numero considerevole di errori formali e materiali.
Questa constatazione non deve essere considerata un rimprovero generico al servizio traduzione del Cantone e neppure all`amministrazione cantonale in genere che certamente s`impegnano per offrire alla popolazione del Grigioni Italiano un servizio corretto.
Ci piace ricordare in questo contesto che una mozione della nostra Deputazione, inoltrata nel maggio del 1990 ed accettata, sotto forma di postulato, nell`ottobre dello stesso anno dal Gran Consiglio con 102 voti favorevoli e nessun contrario, chiedeva la creazione di posti per il servizio traduzioni di lingua italiana presso i vari dipartimenti e servizi nonchè l`affidamento di un maggior numero di traduzioni fuori dall`amministrazione cantonale e l`emanazione di apposite direttive (PGC 1991, p. 153).
Riconosciamo pure che l`emanazione delle direttive menzionate ha portato un sensibile miglioramento rispetto alla situazione precedente. Ci tocca tuttavia constatare che le traduzioni in italiano non sempre e non in tutti i casi corrispondono ad adeguati criteri di qualità linguistica.
Allo scopo di evitare gli inconvenienti ai quali si è accennato chiediamo al lodevole Governo:
di provvedere affinchè venga dedicata da parte di tutti gli uffici cantonali la necessaria attenzione alla precisione ed alla qualità linguistica dei testi tradotti in italiano;
che vengano integrate nelle „Direttive concernenti la traduzione di testi ufficiali in lingua italiana e romancia“ del 21.1.1991 le norme necessarie e designate le istanze responsabili del „controllo della qualità“ di tutti i testi redatti e pubblicati in lingua italiana da parte dell`amministrazione cantonale.
30 marzo 2000
Namen: Lardi, Noi-Togni, Giovannini, Giuliani, Keller, Rossi, Zarro, Righetti, Monigatti, Pedrini
Session: 29.03.2000
Vorstoss: it Postulat
Risposta del Governo
Corrisponde a verità che nella traduzione italiana dei progetti cantonali in votazione popolare il 12 marzo 2000 sulla riforma giudiziaria sono stati commessi diversi errori. La Cancelleria di Stato ha immediatamente provveduto, una volta accertati i difetti, a correggere i passaggi errati pubblicando la versione corretta, prima della votazione, sul Foglio ufficiale cantonale e contemporaneamente sui giornali regionali in circolazione nel Grigionitaliano. È cosa assai deplorevole che si siano verificati errori del genere. Tuttavia non sarebbe corretto innalzare questo singolo evento a metro di valutazione delle prestazioni fornite dal Servizio centrale di traduzione in lingua italiana.
La Cancelleria di Stato si è sempre occupata in maniera attiva della questione che ha per oggetto la garanzia della qualità nel campo delle traduzioni. Circa tre anni fa si è infatti proceduto, su iniziativa della Cancelleria di Stato e nel quadro di un progetto di Total Quality Management, a sottoporre la qualità e la quantità delle prestazioni fornite dal Servizio di traduzione cantonale ad un più attento esame da parte di un organo esterno, nel caso specifico collaboratori dei Servizi linguistici centrali della Cancelleria federale. La verifica ha dato un esito sostanzialmente positivo. La Cancelleria di Stato ha nondimeno preso in considerazione diverse proposte di miglioramento. Sono state in special modo semplificate le procedure per la ripartizione e l'assolvimento degli incarichi, assegnando a uno dei traduttori la funzione di coordinatore del Servizio di traduzione. Oltre a dirigere il Servizio il coordinatore ha pure il compito di organizzare e coordinare tutti gli incarichi di traduzione. In questa maniera si è potuto sgravare le traduttrici e i traduttori da mansioni amministrative accordando loro più tempo e tranquillità per svolgere il lavoro di traduzione vero e proprio. Sulla scorta dei buoni rapporti che intercorrono con la Cancelleria federale è stato altresì possibile integrare le traduttrici e i traduttori cantonali nel programma di formazione e perfezionamento della Confederazione. Le traduttrici e i traduttori del Servizio cantonale hanno l'obbligo di frequentare almeno uno di questi corsi l'anno.
Nel caso di incarichi di maggiore portata e rilevanza si effettua una revisione interna dei testi tradotti. L'estensione della revisione a tutti gli incarichi presuppone invece una disponibilità di personale che semplicemente manca. Per il medesimo motivo non è possibile operare il controllo della qualità, come sollecitato dalle firmatarie e dai firmatari del postulato, di tutti i testi redatti e pubblicati in italiano dall'Amministrazione cantonale. Su richiesta il Servizio centrale di traduzione sostiene però quanti, in seno ad uffici dell'Amministrazione cantonale, si cimentano pure con compiti di traduzione.
Una possibilità di garantire la qualità delle traduzioni in lingua italiana va intravista nell'intensificazione dei contatti con gli specialisti dei vari settori attivi al di fuori dell'Amministrazione cantonale. Il Servizio di traduzione è altresì aperto a suggerimenti di natura linguistica provenienti dalle regioni italofone, per esempio nel quadro di procedure di consultazione relative a progetti legislativi.
Il Governo intende continuare a prestare attenzione a che le “Direttive concernenti la traduzione di testi ufficiali in lingua italiana e romancia” del 21 gennaio 1991 siano messe in atto dagli uffici cantonali. Essi sono tenuti a dedicare la massima accortezza alla qualità delle traduzioni. Per le ragioni in precedenza illustrate non è per contro attualmente possibile designare uno o più servizi, affidando loro lo speciale compito di controllare la qualità delle traduzioni. Un ampliamento del Servizio di traduzione con conseguente creazione di nuovi posti potrà tutt'al più avvenire con l'entrata in vigore della legge federale sulle lingue e sulla comprensione. In quell'occasione si dovrà mirare ad un'organizzazione permeabile dei servizi di traduzione del Cantone e della Confederazione, così come richiesto a più riprese dal Governo.
Il Governo è disposto ad accogliere il postulato ai sensi delle considerazioni di cui sopra.
Chur, 3. Mai 2000