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Sessione: 02.10.2000
Stando a quanto riportato dalla stampa, Jean-Pierre Monti, Segretario generale della Federazione svizzera dei funzionari di polizia, avrebbe detto. “Frauen sind ein Riesenplus für die Polizei, sie sind immer einen Tick schlauer, haben eine schnellere Auffassung und ihre intellektuelle Hartnäckigkeit ist erstaunlich.” Il responsabile della formazione e del perfezionamento professionali della Polizia cantonale bernese, Hermann Garz, conferma quanto sostenuto da Monti affermando che: “Frauen können besser mit Aggressionen umgehen und pflegen einen angenehmeren Umgang als ihre männlichen Kollegen. In der Praxis führt dies zu weniger Beschwerden über Polizistinnen.” Le citazioni sono estrapolate dalla rivista Beobachter 15/2000 pag. 34 sgg..
Praticamente ovunque in Europa la quota della donne nei corpi di polizia è più elevata di quella registrata in Svizzera. Le percentuali oscillano fra il 22% dell'Estonia e l'8% della Francia. In questa graduatoria la Svizzera si piazza al penultimo posto: soltanto la Turchia (3%) dispone di una percentuale di donne poliziotto inferiore alla Svizzera (6%). Anche all'interno della stessa Svizzera le oscillazioni sono considerevoli. La quota delle funzionarie di polizia varia fra il 9,6% (Berna) e l'1,6% (Friburgo). Per il resto le donne vengono molto di rado promosse in posizioni dirigenziali.
La quota delle donne attive presso le polizie cantonali non lascia spazio ad illusioni nei Grigioni: soltanto nel Canton Uri (2,5%) e nel Canton Friburgo (1,6%) si registrano percentuali femminili più basse di quelle rilevate nei Grigioni, dove tale valore ammonta solo al 2,6%.
Sulla base di queste considerazioni rivolgiamo al Governo le seguenti domande:
1. Quale è la posizione del Governo rispetto all'affermazione formulata da esperti della formazione, per cui le donne poliziotto sanno gestire meglio le aggressioni e nella mediazione si rivelano migliori dei loro colleghi uomini?
2. Secondo il Governo a cosa va ricondotta questa esigua quota di donne attive presso la Polizia cantonale?
3. Anche il Governo è dell'opinione che con le prossime scuole di polizia debba essere incrementata con determinazione la presenza di donne?
4. Cosa intende intraprendere il Governo per aumentare la quota delle donne all'interno della Polizia cantonale?
5. Cosa si prefigge di fare il Governo per migliorare le opportunità che le donne hanno di ricoprire funzioni dirigenziali anche in seno alla Polizia cantonale?

Coira, 2 ottobre 2000

Namen: Frigg, Meyer, Bucher, Arquint, Butzerin, Cavegn, Christ, Christoffel, Jäger, Joos, Locher, Looser, Märchy, Noi, Pfenninger, Pfiffner, Scharplatz, Schmutz, Schütz, Trepp, Zindel, Martschitsch

Session: 02.10.2000
Vorstoss: it Interpellation

Risposta del Governo

Dal 1976 la Polizia cantonale dei Grigioni assume donne poliziotto. Nell'anno 1992 la percentuale delle donne costituiva il 3,3% degli effettivi, motivo per cui la Polizia cantonale dei Grigioni rientra fra i corpi di polizia all'avvanguardia in Svizzera. Attualmente la quota delle donne impiegate raggiunge pur sempre il 2,9 del personale effettivo. Per la gestione di delitti che ruotano attorno ad un sesso ben preciso (donne) e un'età ben definita (bambini) nonché in virtù della legge federale concernente l'aiuto alle vittime di reati, la Polizia cantonale deve poter fare affidamento su un numero di funzionarie sufficiente. Fattore decisivo per l'assunzione è l'idoneità al servizio di polizia. Su una base di 80-200 candidature per ogni scuola di polizia organizzata negli anni 1989-1997, le donne di volta in volta scelte oscillavano fra le otto e le 23 unità. Da cinque a otto di loro hanno superato gli esami d'ammissione. Nel caso di classi composte da 25-30 elementi sono state assunte da due a cinque donne. Dal 1989 la quota delle donne che hanno frequentato le scuole di polizia era pertanto maggiore rispetto alla percentuale delle donne che si sono candidate. È stato quindi perseguito l'obiettivo che mirava al reclutamento di donne almeno in ragione del 10%.
1. Il Governo non può avallare l'affermazione così come formulata. L'atteggiamento di fronte ad aggressioni e la capacità di fungere da mediatore non sono caratteristiche proprie di un sesso, esse dipendono piuttosto dalla personalità. Sembra invece corrisponde a verità che la disponibilità alla violenza e all'aggressione nei confronti di donne poliziotto sia minore. Di conseguenza per le donne risulta spesso più semplice trovare una via d'uscita a situazioni delicate. Una delle ragioni di ciò potrebbe risiedere nel fatto che le donne poliziotto affrontano le aggressioni e ne vengono a capo fungendo da mediatrici in modo più positivo.
2. Determinante per l'esiguo effettivo femminile è in particolare il periodo relativamente breve in cui le donne restano nel corpo di polizia, durata che attualmente ammonta in media a sette anni. Dal 1997 non è stato inoltre più possibile organizzare una scuola di polizia, fatto questo che ha ridotto la quota femminile allo stato attuale. Nel complesso sette donne hanno abbandonato la Polizia cantonale dopo essersi sposate, due si sono trasferite in un altro corpo di polizia e cinque sono passate all'economia privata.
3. Il Governo è dell'avviso che all'atto di reclutare il personale per le prossime scuole di polizia si debba mirare ad un incremento della quota femminile. Per quanto si annuncino sufficienti candidate valide ed idonee, su 30 aspiranti potrebbero essere reclutate da quattro a cinque donne. Sulla base dell'evoluzione degli effettivi si può presupporre che a partire dall'anno 2002 potranno essere nuovamente organizzate scuole di polizia a scadenze regolari. Se sarà possibile reclutare una percentuale di donne che oscilli fra il 10% e il 20%, la quota femminine aumenterà di conseguenza.
4. La percentuale delle donne può essere potenziata in primo luogo tramite il reclutamento di aspiranti alla scuole di polizia. Negli scorsi anni il Comando di polizia ha inoltre incentivato anche il reinserimento di ex poliziotte garantendo loro lavori a tempo parziale. Il Comando di polizia promuove pure l'occupazione basata sulla scelta di “menu lavorativi” e impieghi part time per funzionarie di polizie in servizio attivo.
5. Il fatto che le donne restino meno a lungo presso la Polizia cantonale ha finora reso impossibile delegare loro veri e propri compiti dirigenziali. Oggigiorno soltanto una collaboratrice vanta più di nove anni di servizio. In precedenza ella ricopriva una posizione di responsabile, alla quale ha però rinunciato preferendo ridurre il proprio orario lavorativo.Il Governo è tuttavia del parere che a media scadenza anche le donne - presupposti criteri quali l'idoneità e sufficienti anni di servizio - potranno e dovranno assumere funzioni dirigenziali in seno al corpo di polizia. In ogni caso alle donne poliziotto saranno accordate le medesime chance dei loro colleghi uomini. Le donne che si riveleranno capaci verranno altresì incoraggiate a candidarsi per impieghi a livello di quadri. Purtroppo sono finora mancate candidature di tal sorta.


Coira, 2 ottobre 2000