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Sessione: 27.11.2000
Nella sua molteplicità e vivacità la vita culturale nel Cantone dei Grigioni costituisce una particolarità a livello svizzero. Senza alcun dubbio tale situazione affonda le sue radici perlopiù nel trilinguismo. La stima nei confronti del trilinguismo è cresciuta nel corso degli ultimi anni e viene sostenuta sia dalla comunità sia dalla politica. Un contributo non irrilevante a questa gradita situazione è stato fornito dal nostro ben istruito corpo insegnante.
Affinché questo settore non accusi perdite, anche in futuro le docenti e i docenti dovranno essere abilitati a concretizzare i relativi aspetti dell'insegnamento musicale per il bene dei bambini. In altre parole si dovrà allenare la voce e la lingua ed esercitare il ritmo, la melodia, il movimento l'accompagnamento e l'ascolto.
Inoltre in numerosi piccoli comuni del nostro Cantone le scuole pluriclassi rappresentano la regola. Sono pertanto indispensabili insegnanti formati e capaci su più fronti.
In questo senso esortiamo, a che il Governo sottoponga al Gran Consiglio misure adeguate a livello di leggi, ordinanze o decreti governativi onde garantire che alla Scuola universitaria pedagogica ci si possa formare e diplomare nella materia “musica” a pari diritto degli altri ambiti di studio obbligatori (prima lingua, matematica e geo-storia). Concretamente ciò significa che la disciplina musica non dovrà essere integrata nella categoria delle cosiddette “materie opzionali”.

Coira, 27 novembre 2000

Namen: Casanova (Vignogn), Demarmels, Butzerin, Bär, Battaglia, Berther (Disentis/Mustér), Bisculm, Brüesch, Bühler, Büsser, Cahannes, Capaul, Carisch, Cathomas, Cavegn, Caviezel (Coira), Caviezel (Pitasch), Christoffel, Conrad, Crapp, Dalbert, Dermont, Farrér, Federspiel, Frigg, Geisseler, Giuliani, Hess, Koch, Lardi, Loepfe, Looser, Luzi, Luzio, Maissen, Noi, Parpan, Perl, Portner, Quinter, Sax, Schmid (Sedrun), Thomann, Tremp, Trepp, Tuor (Disentis/Mustér), Tuor (Trun), Valsecchi

Session: 27.11.2000
Vorstoss: it Postulat

Risposta del Governo

Il Governo condivide l'opinione per cui la cura del settore artistico, che accanto alla musica e al canto comprende anche il disegno e l'arte creativa, riveste grande importanza per lo sviluppo dei bambini.
La Scuola universitaria pedagogica aprirà i battenti nell'anno scolastico 2003/04. Fra le altre cose essa ha l'incarico di formare insegnanti per il livello scolastico elementare. Attualmente il „Gruppo di progetto SUP“ sta procedendo all'elaborazione delle basi per i piani di studio nei singoli cicli formativi. Nell'eseguire questo impegnativo lavoro vanno tenuti in considerazione molteplici sviluppi.
Da un lato va osservato che nel corso degli ultimi anni i compiti non solo educativi ma pure quelli specialistici delle docenti e dei docenti di scuola elementare, che sono definiti dal programma didattico della scuola popolare, hanno conosciuto un forte ampliamento. In considerazione degli sviluppi nel settore delle forme didattiche e di apprendimento il corpo insegnante deve possedere un'elevata competenza specifica in campo informatico; l'inglese si sta affermando quale ulteriore lingua straniera accanto alla lingua seconda recentemente introdotta nella parte germanofona del Cantone. Da alcuni anni l'integrazione linguistica e culturale nell'insegnamento richiede un elevato grado di capacità e abilità. Al contempo anche a livello di scuola elementare si sta imponendo una sempre maggiore suddivisione del lavoro. Le e gli insegnanti riducono per esempio il proprio orario lavorativo per assumere compiti dirigenziali in seno alla scuola; la tendenza all'impiego a tempo parziale non si arresta neppure davanti alle porte della scuola.
D'altro canto nel settore della formazione delle e dei docenti in più cantoni si delinea la tendenza a pianificare formazioni che conferiscono alle e agli insegnanti di scuola elementare un'abilitazione all'insegnamento ampia ma che rinunciano ad accentuare il ruolo dell'“allrounder“ („decatleta“). Sulla scia di questa tendenza evolutiva le formazioni devono essere improntate ai compiti centrali della scuola ed essere pilotate anche dai punti forti delle e dei futuri insegnanti. Nel caso di questa variante strutturale il primo anno di studi dovrebbe essere concepito in maniera tale che una formazione di base ad ampio ventaglio permetta in tutte le materie, quindi anche nelle discipline artistiche, la scelta di elementi formativi d'approfondimento con conoscenza del futuro campo professionale.
Nell'ambito dell'esecuzione della legge sulla Scuola universitaria pedagogica il Governo si occuperà, una volta ultimati i necessari lavori di fondo, dei piani di studio e pertanto anche della strutturazione dei cicli formativi. All'atto di prendere una decisione l'Esecutivo cantonale presterà attenzione agli sviluppi determinanti e terrà conto della situazione, ad esso nota, vigente nel nostro Cantone caratterizzata da scuole pluriclassi e scuole elementari con un docente unico.
Al momento attuale il Governo non vuole vincolarsi decidendo quali materie secondo quale sistema e con quali specificità dovranno essere insegnate alla Scuola universitaria pedagogica. Una precoce limitazione del margine di manovra decisionale, attuata senza conoscere i risultati dei lavori di base, non è ritenuta cosa opportuna. Il margine d'azione riguardo alla strutturazione dei piani di studio deve invece essere tutelato nell'interesse di una formazione qualitativamente elevata e di un riconoscimento complessivo delle esigenze.
Per queste ragioni il Governo propone di respingere il postulato.

Coira, 27 november 2000