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Sessione: 28.11.2000
Tutti vogliono il cellulare, ma nessuno un'antenna.
Le domande di costruzione pongono i comuni di fronte a grossi problemi. “Elettrosmog e irradiazioni pericolose” incutono paura alla popolazione. La nostra salute è in pericolo? Oltre alle questioni che riguardano appunto la salute, vi sono anche altre perplessità giustificate, che non vanno trascurate, quali il deturpamento del paesaggio.
I valori limite delle irradiazioni sono previsti dalla speciale ordinanza in materia, ma possono essere nuovamente modificati ed adeguati.
La nuova tecnologia della radiotelefonia mobile UMTS esige una rete di antenne ancora più fitta. Tutte le ditte che operano in questo campo vogliono allestire una propria rete che copra l'intero Cantone, fatto questo che implicherà l'installazione di altre migliaia di antenne. La fusione non si arresta nemmeno dinanzi alle ditte che operano nel campo della telefonia mobile.
Alle autorità edilizie e alla popolazione risulta difficile comprendere perché sul mercato della telefonia mobile manchi praticamente un coordinamento. Vi è il pericolo che i comuni vengano messi uno contro l'altro dagli offerenti. Un modo di procedere coordinato è urgentemente necessario ed il Cantone viene esortato a intervenire. Le ubicazioni devono essere delimitate e fissate secondo criteri oggettivi, le condizioni quadro generalmente valide devono essere determinate ecc..
Un'urgente necessità d'agire è certamente comprovata. A tale proposito i firmatari dell'interpellanza pongono al Governo le seguenti domande:
1. Il Governo condivide l'opinione, secondo cui la questione del vincolo dell'ubicazione deve essere percepita non solo da parte del comune interessato, ma anche in un quadro più grande?
2. Il Governo è disposto a pretendere da chi ottiene una licenza UMTS un concetto nel quadro della procedura EFZ per la scelta delle ubicazioni delle antenne?
3. Cosa intende fare il Governo per proteggere la popolazione dalle irradiazioni delle antenne della radiotelefonia?
4. Il Governo è del parere che gli offerenti debbano essere resi attenti sul fatto di utilizzare in comune le possibili ubicazioni, che sono state fissate?
5. In caso di fusioni degli offerenti d'impianti di radiotelefonia non devono essere poste delle condizioni concernenti lo smantellamento di antenne non più utilizzate?

Coira, 28 novembre 2000

Namen: Demarmels, Heinimann, Märchy, Bisculm, Büsser, Capaul, Carisch, Casanova (Vignogn), Cavegn, Crapp, Demont, Farrér, Federspiel, Feltscher, Geisseler, Giovannini, Giuliani, Koch, Lardi, Loepfe, Luzio, Maissen, Noi, Parolini, Parpan, Portner, Quinter, Sax, Schmid, (Sedrun), Tremp, Tuor (Disentis/Mustér), Tuor (Trun), Zanolari

Session: 28.11.2000
Vorstoss: it Interpellation

Risposta del Governo

Domanda 1
Per quanto riguarda l'attuale realizzazione della rete di radiotelefonia mobile come pure l'imminente avvio di quella GSM dal punto di vista della legislazione in materia di costruzioni, pianificazione e protezione dell'ambiente si pongono in primo piano i seguenti aspetti:
Nelle zone fuori delle zone edificabili nonché nelle vicinanze di agglomerati e oggetti culturali degni di protezione si tratta principalmente di limitare allo stretto necessario il numero di nuove antenne e di ottimizzare il più possibile le eventuali nuove ubicazioni di antenne.
All'interno o nelle vicinanze di agglomerati è imperativo tener conto dell'esigenza di protezione delle persone da eventuali pregiudizi dannosi o molesti causati da irradiazioni elettromagnetiche.
Il Governo condivide l'opinione degli interpellanti, secondo cui un'efficace considerazione delle citate esigenze è possibile soltanto se le competenti autorità in materia di licenze edilizie possono fare appoggio, al momento di esaminare le domande di costruzione di antenne, su relativi piani e concetti di potenziamento sovralocali e ampiamente armonizzati. A tale proposito il Cantone, per mano dell'Ufficio di pianificazione (UP), ha già adottato all'inizio della fase di allestimento con notevole dispendio le necessarie misure e disposizioni.
Domanda 2
Gli sforzi miranti ad un coordinamento e pilotaggio sovracomunali della costruzione della rete verranno portati avanti nel quadro delle capacità a disposizione in occasione dell'imminente edificazione delle reti di telefonia mobile UMTS. A tale scopo il Cantone richiederà dai licenziatari UMTS tra l'altro i relativi piani di costruzione.
Domanda 3
L'Ufficio per l'ambiente sta esaminando già dall'inizio della costruzione delle reti GSM, nel quadro delle procedure per il rilascio delle licenze edilizie, se le antenne della radiotelefonia mobile corrispondono alle direttive dell'Ordinanza federale sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti, vale a dire se sono rispettati i valori limite per le immissioni nonché i valori limite precauzionali per gli impianti. Per le antenne all'interno delle zone edificabili detto esame viene offerto ai comuni a titolo di una prestazione di servizio. Un inasprimento dei valori limite ad opera del Governo, come piacerebbe verosimilmente agli interpellanti, non è ammesso per motivi giuridici, siccome la citata Ordinanza è un atto normativo federale con carattere definitivo.
Domanda 4
Le imprese che operano nel campo della radiotelefonia mobile sono state già obbligate nelle relative concessioni ad utilizzare in comune, a seconda delle possibilità, ubicazioni per l'installazione di antenne. Per le zone fuori delle zone edificabili le autorità grigioni competenti per il rilascio delle autorizzazione provvederanno anche in avvenire a far adempiere quest'obbligo. All'interno delle zone edificabili s'impone al riguardo un certo riserbo, poiché una coutenza di antenne da parte di più imprese operanti nel ramo comporta una concentrazione risp. accumulo dell'inquinamento da radiazioni, fatto questo non di certo auspicabile nelle zone d'insediamento.
Domanda 5
Già oggi ad ogni licenza edilizia per la posa di un'antenna della radiotelefonia mobile viene fatta dipendere dalla condizione che l'impianto deve essere smantellato a spese dell'impresa di radiotelefonia mobile, non appena esso viene messo fuori servizio. Anche in avvenire si manterrà fede a questa prassi.

Coira, 28 novembre 2000