Con i nuovi indirizzi della politica regionale della Confederazione nel 1995 si ha un maggior orientamento dello strumentario verso il rafforzamento della capacità concorrenziale delle regioni e la promozione di potenziali regionali e un abbandono della sola ridistribuzione. Contemporaneamente le regioni sono state esortate a rielaborare i loro concetti di sviluppo e ad adeguarli alle nuove sfide e ai nuovi ideali. Con queste due misure ci si prefigge di promuovere e rafforzare lo sviluppo sostenibile nella regione di montagna.
Sulla base dello sviluppo odierno si delineano tuttavia per parti del territorio rurale e in modo particolare delle regioni di montagna minacciose tendenze. E' avvertibile una centralizzazione molto forte nel settore privato e pubblico, da cui risulta un considerevole smantellamento dei posti di lavoro. Si tratta al riguardo di trasferire i centri di competenza delle imprese negli agglomerati dell'Altopiano o all'estero e dello smantellamento di posti di lavoro presso la Confederazione, la Posta e la Swisscom, come pure della centralizzazione delle strutture in seguito a misure di risparmio. Questi sviluppi contengono una minacciosa riduzione dell'approvvigionamento di base e sono in contraddizione con gli obiettivi superiori della politica in materia di pianificazione del territorio. Sembra che la Confederazione voglia prendere commiato dalla politica delle regioni di montagna e dalla politica regionale, quantunque essa abbia nei confronti della stessa un chiaro mandato (art. 50 Cost). Non si sa neppure come la trasposizione in pratica degli Accordi bilaterali, il previsto nuovo conguaglio finanziario e i risultati della prossimo “round OMC” si ripercuoteranno sulla politica regionale.
Timori e preoccupazioni in questo senso della popolazione interessata devono essere presi sul serio. Lo spazio rurale adempie ai svariati compiti ed ha un grande valore per l'identità del Cantone dei Grigioni.
A tale proposito intendiamo porre al Governo le seguenti domande:
1. Come giudica il Governo questa tendenza riguardo alle sue ripercussioni a media e lunga scadenza sullo spazio rurale segnatamente sulle regioni di montagna e su quelle periferiche?
2. Il Governo condivide l'opinione, secondo cui la Confederazione deve avere una grande responsabilità ed esso è disposto ad ammonirla al riguardo con più insistenza?
3. Il Governo è dell'avviso che la futura politica regionale debba contribuire all'equilibrio degli svantaggi naturali dell'ubicazione e ad evitare le differenze regionali nello sviluppo economico?
4. Esso è disposto a prestare particolare attenzione all'esigenza di uno sviluppo sostenibile dello spazio rurale nell'elaborazione del piano direttore cantonale 2000?
5. Quali passi concreti possono essere intrapresi sul piano cantonale, al fine di garantire anche in avvenire un approvvigionamento di base sull'intero territorio cantonale?
Coira, 29 novembre 2000
Namen: Patt, Cathomas, Roffler, Barandun, Battaglia, Berther (Sedrun), Biancotti, Bischoff, Brüesch, Büsser, Butzerin, Carisch, Casanova (Vignogn), Catrina, Cattaneo, Cavegn, Christ, Christoffel, Crapp, Dalbert, Giovannini, Giuliani Göpfert, Gross, Hardegger, Heinz, Hess, Hübscher, Jeker, Jenny, Joos, Kessler, Koch, Lardi, Lemm, Loepfe, Luzi, Luzio, Maissen, Märchy, Marti, Montalta, Parolini, Patt, Pedrini, Quinter, Ratti, Righetti, Robustelli, Roffler, Sax, Schmid (Sedrun), Stiffler, Thöny, Tremp, Tuor (Disentis/Mustér), Tuor (Trun), Valsecchi, Vetsch, Wettstein, Zanolari, Zarro, Zegg
Session: 29.11.2000
Vorstoss: it Interpellation