Prima di entrare nel merito delle singole domande, va osservato che il Cantone non ha rinunciato al seggio che gli spettava in seno alla CFPN. Quale rappresentante del Cantone il Consiglio federale ha nominato il deputato al Gran Consiglio Robert Giacometti. Così facendo vi è pure la possibilità, e questo per la prima volta, che due membri dei comuni sede del Parco facciano parte della CFPN.
Domanda 1
Elemento decisivo per la mancata presa in considerazione della proposta di nomina avanzata dal Governo per la presidenza della CFPN è stata, stando allo scritto del competente Dipartimento federale, l'intenzione di evitare conflitti d'interesse fra il Cantone e la Fondazione "Parco nazionale svizzero“(Fondazione PNS), in special modo anche tenendo presente il progetto di ampliamento assai discusso a livello politico. Inoltre al Consiglio federale premeva che il Parco nazionale restasse, anche in futuro, un progetto nazionale ben ancorato a livello svizzero.
Risposte 2 e 3
Come già menzionato all'inizio, anche in futuro il Cantone sarà rappresentato nella CFPN con un membro. È pertanto garantito che potrà continuare ad esercitare un'influenza su questioni specifiche e questioni riguardanti la Fondazione PNS. Volgendo lo sguardo ai rapporti esterni fra il Cantone e la Fondazione PNS occorre distinguere fra l'attuale PNS e il progetto di ampliamento. Per quanto attiene all'attuale PNS e al suo territorio circostante più attiguo gli interessi del Cantone devono essere assicurati tramite contratti (utilizzo dello „Spöl“, indennizzo per danni causati dalla selvaggina, coordinamento della polizia della caccia ecc. ) nonché tramite l'ordinanza cantonale sul Parco nazionale. Per quanto riguarda il progetto di ampliamento va rilevato che esso può essere concretizzato unicamente con il consenso del Cantone. In più settori (caccia, pesca, selvicoltura, agricoltura ecc.) tale progetto tocca di fatto ambiti di competenza del Cantone.
Domanda 4
Come sempre il Governo riconosce nell'ampliamento del PNS un'opportunità per uno sviluppo sostenibile e che val la pena attuare. A favore di quest'ottica non vi sono soltanto riflessioni di carattere ecologico, bensì pure, e soprattutto, economiche. Se anche in futuro il Parco nazionale vorrà creare, quale credibile fattore del marketing locale, vantaggi concorrenziali, il rinnovo dell'idea del Parco ne costituisce una premessa. Il Governo è tuttavia dell'avviso che dopo la bocciatura del Comune di Zernez debba essere effettuata un'ampia valutazione della situazione e che soltanto sulla base di detta valutazione e consultando tutti gli ambienti interessati (organizzazioni regionali, comuni politici e patriziali, associazioni ecc.) sarà possibile decidere come procedere.
Domanda 5
Per le regioni la delimitazione di ulteriori ampie zone di protezione a titolo di spazi complementari ad aree più sollecitate può certamente costituire una prospettiva improntata al futuro. Progetti del genere sono però molto promettenti unicamente se si basano su concetti fondati, se partono da approcci complessivi tenendo in pari considerazione gli interessi della protezione e quelli dello sfruttamento e se sono sviluppati e condivisi dalla popolazione direttamente interessata. Qualora siano adempiute queste condizioni quadro, il Governo vede senz'altro delle possibilità per la delimitazione di altre ampie zone di protezione nel Cantone e in questo senso è pure disposto a promuovere attivamente relativi progetti delle regioni.
27 febbraio 2001