La legge scolastica del Cantone dei Grigioni è stata recentemente oggetto di un'ampia revisione. Gli obiettivi di formazione menzionali all'articolo 1 sono rimasti invariati. La scuola si sforza fra l'altro di „formare, in base a principi cristiani, dei membri indipendenti e responsabili della collettività”.
Nel nostro Cantone l'insegnamento della religione viene impartito dalle Chiese riconosciute dallo Stato in base al diritto pubblico. Gli enti scolastici devono unicamente mettere a disposizione gratuitamente le aule. L'insegnamento religioso figura sì fra le materie scolastiche obbligatorie, tuttavia chi esercita l'autorità parentale può esonerare i propri figli da tale insegnamento.
In pratica anche nei Grigioni ci sono sempre più bambini che, per svariati motivi, non frequentano le lezioni di religione. Nel corso degli scorsi anni l'importanza della religione nella nostra società è in genere sensibilmente scemata e pertanto anche nelle scuole. Vi si aggiunge il fatto che oggigiorno spesso non viene più compresa la divisione confessionale dell'insegnamento. In numerosi casi questa scissione porta pure a problemi organizzativi sempre maggiori.
In un'epoca caratterizzata da crescente mutismo religioso e da una sempre maggiore mancanza di orientamento etico la scuola deve ribadire, avvalendosi di nuova forza, l'importanza dell'insegnamento religioso ai sensi dell'articolo 1 della legge scolastica. Nel far questo l'istruzione religiosa di base nella scuola va concepita in un senso ampio, vale a dire in un'ottica ebraico-cristiana, ecumenica e multiculturale. Quale passo positivo in questa direzione va citata la ristrutturazione dell'insegnamento religioso al liceo inferiore della Scuola cantonale di Coira.
Il Governo è invitato a rispondere alle seguenti domande:
1. Quali risultati ha dato l'insegnamento ecumenico della religione alla Scuola cantonale grigione?
2. Il Governo condivide l'opinione per cui, ai sensi dell'articolo sugli obiettivi contemplato dalla legge scolastica, l'insegnamento della religione nelle nostre scuole dev'essere impartito in misura potenziata, ma pure in modo ampiamente ecumenico?
3. In quale forma il Governo potrebbe immaginarsi la religione quale materia obbligatoria?
4. Il Governo sostiene l'idea per cui si debba a lungo termine mirare a che l'insegnamento della religione venga gestito, com'è il caso per le altre materie, anche dagli enti scolastici stessi o sotto forma di un'appropriata collaborazione con le Chiese di Stato?
5. Il Governo è disposto ad intavolare a questo proposito trattative con le Chiese di Stato?
6. Il Governo s'impegna affinché alla SUP le future risp. i futuri insegnanti vengano formati per impartire un insegnamento della religione eventualmente soggiacente alla responsabilità dello Stato.
Coira, 30 gennaio 2001
Namen: Jäger, Locher, Arquint, Battaglia, Beck, Brüesch, Butzerin, Cathomas, Catrina, Cavegn, Caviezel, Christ, Christoffel, Claus, Dalbert, Dermont, Feltscher, Frigg, Giuliani, Gross, Hardegger, Jäger, Janett, Joos, Lardi, Loepfe, Looser, Luzi, Mani, Meyer, Noi, Patt, Pedrini, Pfenninger, Pfiffner, Ratti, Robustelli, Sax, Scharplatz, Schmid (Splügen), Schmutz, Schütz, Stiffler, Thomann, Trepp, Valsecchi, Walther, Zanolari, Zindel, Zinsli
Session: 30.01.2001
Vorstoss: it Interpellation